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(10 Ottobre 2011) Enzo Apicella

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(Di lavoro si muore)

Fase 2: l’esempio di lotta degli operai Piaggio

(20 Maggio 2020)

Il governo Conte, attuando la volontà dei padroni, ha riaperto dal 4 maggio le attività manifatturiere e delle costruzioni, senza tenere in conto le esigenze di salute e di sicurezza dei lavoratori e delle loro famiglie.

Più di 4 milioni e mezzo di operai, sotto il ricatto del lavoro e del salario, sono tornati a produrre, in mezzo a mille rischi, merci che nel loro valore incorporano il plusvalore creato dal loro lavoro non retribuito.

Così è stato anche alla Piaggio di Pontedera (PI), dove il padrone Colaninno vuole riempire in fretta i magazzini di motorini in vista dell’estate.

Perciò gli operai vengono obbligati a lavorare a pieno ritmo e a distanze ravvicinate, senza rispettare il protocollo di sicurezza sulla divisione in più turni, con DPI inadeguati e senza pause durante i turni di lavoro. Questo senza nessun reale confronto con gli RLS e senza effettuare test sierologici e tamponi. Come al solito, l’unica legge a cui il padrone obbedisce è quella del massimo profitto.

Di fronte al pericolo per se stessi e per tutta la collettività, dopo aver verificato che le loro proposte venivano sistematicamente ignorate, gli operai Piaggio hanno dato una prima risposta.

Sono scesi in sciopero a fine turno per ottenere: la riduzione del numero dei lavoratori presenti in fabbrica, per garantire le necessarie distanze di sicurezza; la riduzione dell’orario di lavoro e/o pause aggiuntive per non essere costretti al disagio di lavorare in un turno di otto ore con la mascherina, specie con il caldo.

La ripresa della mobilitazione degli operai della Piaggio di Pontedera (Pi) mostra a tutti i proletari quale deve essere l’atteggiamento di fronte alla scelta fra profitto e salute: non piegarsi ai diktat dei capitalisti e non sottomettersi alle burocrazie sindacali, ma riprendere la via della lotta colpendo gli interessi del padrone a suon di scioperi.

Imponiamo l’adozione dei mezzi necessari a salvaguardare la sicurezza e la salute, in fabbrica e sui mezzi di trasporto. Niente sicurezza, niente produzione!

Mobilitiamoci nei posti di lavoro, sviluppiamo collegamenti tra le fabbriche e nel territorio, strappiamo ogni ambito sindacale dalle mani dei collaborazionisti e riprendiamo l’iniziativa per la difesa contro le criminali politiche di padroni, Stato e governo.

Piena solidarietà agli operai Piaggio e a tutti i lavoratori che lottano contro l'assenza di sicurezza, le inadempienze, le rappresaglie padronali, le imposizioni governative.

Lotta, unità e organizzazione di classe, per far ricadere il peso della epidemia e della crisi sui padroni e i ricchi!


Coordinamento comunista toscano (CCT)
coordcomtosc@gmail.com

Coordinamento Comunista Lombardia (CCL)

coordcomunistalombardia@gmail.com

Piattaforma Comunista - per il Partito Comunista
del Proletariato d'Italia
teoriaeprassi@yahoo.it

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