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Que viva Fidel

Que viva Fidel

(23 Ottobre 2012) Enzo Apicella
Fidel appare in pubblico per smentire la propaganda imperialista che lo dava per morto

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Cuba sotto tiro dei soliti “sinistri” personaggi

(8 Ottobre 2005)

Puntuale come un orologio, è ripresa nel nostro paese una campagna di diffamazione contro l’esperienza rivoluzionaria di Cuba. La differenza con campagne analoghe già viste in passato, è che protagonisti ed interlocutori di questa campagna sono esponenti e attivisti del “popolo della sinistra”.

I lunghi articoli di Antonio Moscato sul quotidiano “Liberazione” e la pubblicazione del recente libro di Aldo Garzia, sono così diventati l’occasione per riattivare a sinistra delle vere e proprie leggende metropolitane (vedi la tesi “il Che tradito da Fidel Castro”), più simile a quella del “coccodrillo della Vucciria” (1) che ad una rigorosa ricostruzione storica delle varie fasi della Rivoluzione Cubana.

A rendere più odiosa questa campagna di mistificazione storica e politica, sono le recenti polemiche sui diritti d’autore sugli scritti di Ernesto Che Guevara. E’ spiacevole – e sotto molti aspetti vergognosa – questa partecipazione entusiastica di esponenti della sinistra al mercato delle icone.

Un mercato che ha visto le pagine migliori, sacrificate a operazioni di marketing che hanno trasformato Che Guevara in un articolo da bancarella.

Vedere studiosi, editori, giornalisti sgomitare tra le bancarelle per partecipare al bottino si è trasformato in uno spettacolo francamente indecente. Costoro ci accusano di essere “bigotti” ma il loro agire concreto non ne fa dei rivoluzionari quanto, piuttosto, dei gregari di tesi che giornali e forze politiche moderate già diffondono a piene mani.

E’ irritante vedere un giornale come Liberazione consegnare acriticamente delle pagine rilevanti ad una ricostruzione - come quella di Antonio Moscato – segnata da imprecisioni, falsità e interpretazioni del tutto soggettive. Sarebbe stato opportuno creare magari un contraddittorio che avrebbe arricchito i lettori di Liberazione. Comunque stiamo lavorando per rendere disponibile documenti e testimoni che smantellano la ricostruzione storica e le interpretazioni soggettive di Antonio Moscato.

Confondere la ricerca storica – anche nelle sue pagine meno chiare – con la sistematica ed autolesionistica demolizione del patrimonio storico del movimento operaio, fino ad oggi ha portato acqua con le orecchie solo agli avversari politici della sinistra e alla loro egemonia sulla storia. Chi si presta a questa operazione di “complicità con il nemico” prima o poi ce lo siamo sempre trovato dall’altra parte (vedi la traiettoria dei Giampaolo Pansa, dei Bordin, degli Adornato o dei neoconservatori statunitensi).

Queste campagne contro Cuba non solo indeboliscono la solidarietà con una esperienza rivoluzionaria attuale ed importante (così la pensano gran parte delle forze popolari in tutta l’America Latina) ma logorano l’identità e l’autonomia politica della sinistra anche in Italia.

Uno sguardo al nostro recente passato ci dimostra tutte le devastazioni politiche, umane, morali lasciate da operazioni come quelle in corso contro Cuba. Ci sono esponenti della sinistra che portano enormi responsabilità in questa devastazione. Non gli consentiremo di sottrarsi. Questa responsabilità devono sentirsela tutta.

(1) Nel quartiere della Vuccìria a Palermo, c’è la leggenda secondo cui nelle tubazioni della fontana della piazza del quartiere si nascondeva un coccodrillo. Siccome sparivano dei bambini, la leggenda sosteneva che venivano mangiati dal coccodrillo. Una parte della popolazione è sempre stata disposta a credergli…ma rimane sempre una leggenda.

Associazione di solidarietà con Cuba “La Villetta”
info@associazionelavillettapercuba.org

Fonte

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Commenti (1)

EVVIVA LA SINISTRA ITALIANA DEMOCRATICA E PROLETARIA

ANCHE LA SINISTRA HA IMPARATO A RUBARE, E BENE, NASCOSTA DIETRO LA TESSERA DI PARTITO DI CHI CREDEVA CHE UNA VOLTA ERA IL PARTITO DEI LAVORATORI
LA SEDIA DAL CULO NON SI TOGLIE A NESSUNO
LASCIATE CUBA DOVE STA NELLA SUA AUTODETERMINAZIONE E MI RIVOLGO AI SIGNOREI PSeUDO POLITICI QUANDO VANNO A VISITARLa DI NON RINTANARSI ALL'HOTE HAVANA LIBRE (A SPESE NOSTRE NATURALMENTE) OCON L'APOGGIO DELLA AMBASCIATA ITALIANA, MA DI VIVERE VERAMENTE CON LA GENTE E CON LA REALTA CUBANA , FORSE SARA UN DETTERRENTE PER LORO, A COSTRUIRE UN SOCIALISMO, COME LO HA COSTRUITO CUBA, UNA ISOLA DI 13 MILIONI DI ABITANTI, SOFFOCATA DA PIU DI 40 ANNI DA UN MOSTRO DI(DEMOCRAZIA, SE COSI SI PUO CHIAMARE9 STATI UNITI D'AMERICA)

(9 Ottobre 2005)

LUCIANO MEREU

luciano.mereu@fastwebnet.it

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