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(20 Agosto 2013) Enzo Apciella

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Roma, 3 giugno: presidio autorganizzato di lavoratrici e lavoratori e social corner

(30 Maggio 2020)

3 GIUGNO 2020 DALLE 14.30 ALLE 18.30, A PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO, PROSEGUE INSIEME LA PROTESTA AUTORGANIZZATA DI OPERAI E OPERAIE DI ROMA MULTISERVIZI, di ADDETTE ALLA RISTORAZIONE SCOLASTICA, del personale di ASSISTENZA AD ALUNNI-E CON DISABILITA’ (Oepa Aec). E se ci fossero anche gli utenti e famiglie, meglio ancora!
PRESIDIO E SOCIAL CORNER (già preavvisato con riscontro positivo dalla Questura di Roma).

lav multiservizi per l'internalizzazione

LA MOBILITAZIONE CONTINUA, dopo aver esperito senza esiti positivi la procedura alla Prefettura di “tentativo obbligatorio di conciliazione” imposta per legge 146/90 e 83/2000, con il mantenimento dello stato di agitazione, coperto e proclamato dall’Usi intercategoriale.
PERCHE’ INTERCATEGORIALE DEVE ESSERE LA LOTTA, senza cedere alla tentazione di frammentare i settori, dividere lavoratori e lavoratrici della “filiera scolastica”, con continui “TAVOLI TECNICI” e la gestione delle situazioni (le “vertenze”), a “cassetti separati”, in modo corporativo.
Abbiamo assistito alle solite e rituali iniziative frammentate e divise, più finalizzate a ridare visibilità alle burocrazie e ai vertici sindacali, con tavoli di incontro sterili che rinviano ad altri “tavoli”, che producono soluzioni minimali che rappresentano l’elemosina della Giunta Raggi, come contentino per le attività di “sanificazione” di scuole e asili (con una quantificazione di monte orario insufficiente a garantire servizi sicuri ed efficaci e RETRIBUZIONE DIGNITOSA PER TUTTI i circa 2500 dipendenti del “global service” di Roma Multiservizi), SPACCIATA COME UNA GRANDE VITTORIA ( in media 30 ore AL MESE a operaio!), in vista di una ripresa: i centri ricreativi estivi a giugno.
NON VI E’ STATO IL CAMBIO DI PASSO CHE SERVIVA: LA CONCRETA PROGRAMMAZIONE PER LA RIPRESA DI TUTTA LA FILIERA DEI SERVIZI, ANCORA ESTERNALIZZATI, collegata alle attività didattiche educative. NESSUNA SCELTA VERSO LA RI-PUBBLICIZZAZIONE DI TALI SERVIZI STRATEGICI ED ESSENZIALI, con l’assorbimento della fora lavoro utilizzata. INVECE IL DIRETTORE GENERALE DI ROMA CAPITALE, Giampaoletti, conferma il processo di GARA A DOPPIO OGGETTO, con tutte le conseguenze dannose e penalizzanti per i circa 2500 dipendenti (in maggioranza part time con cause in corso, di riconoscimento delle ore supplementari non convertite, dato il carattere “strutturale”, in ore ordinarie contrattualizzate) di Roma Multiservizi.
ANCHE IL SETTORE DELLA RISTORAZIONE SCOLASTICA (15 società subentrate a gennaio 2020 in appalti nei 15 Municipi della Capitale, con circa 4000 addette, quasi tutte donne e in regime di part time), E’ FERMO DA MARZO, con servizi sospesi per effetto della chiusura di asili nido e scuole, con ammortizzatori sociali non erogati da quasi tutte le società e tante lavoratrici ridotte quasi…”alla fame” (e trattandosi di ristorazione…), senza concrete e certe possibilità di continuità lavorativa e occupazionale.
UNA CONDIZIONE MATERIALE COMUNE, quella di SERVIZI RIMASTI ESTERNALIZZATI E CON BANDI DI GARA “CHIACCHIERATI”, DI SALARI DI FATTO AZZERATI, con la giustificazione della sospensione di servizi educativi e scolastici a causa del Corna virus Covid 19; con ammortizzatori sociali non corrisposti da Inps e non erogati dai datori di lavoro, di queste lavoratrici, come avvenuto per i dipendenti di Roma Multiservizi e quelli di molte cooperative sociali di assistenza ai disabili, anziani e minori. COMPRESO IL SERVIZIO di assistenza scolastica e l’inclusione sociale ad alunni-e con disabilità (Oepa già Aec, oltre 2500 addetti-e), con la beffa di una caotica e disorganizzata attività di “rimodulazione” dei servizi, con forme di intervento a distanza, una dequalificazione del tipo di intervento necessario per alunni-e con disabilità nelle scuole di pertinenza di Roma Capitale, come già segnalato e denunciato dall’Usi. Le proposte, argomentate e sostenute anche giuridicamente, DI RITORNO A GESTIONE PUBBLICA DI TUTTI QUESTI SERVIZI E ATTIVITA’, SONO FINORA RIMASTE DISATTESE. Sia per IL GLOBAL SERVICE, CHE LA RISTORAZIONE, CHE L’ASSISTENZA AD ALUNNI-E DISABILI, FORNITA DA OEPA già Aec, HANNO VISTO IN QUESTI ANNI UN CONSENSO NOTEVOLE DELLA CITTADINANZA, VERSO LA C.D. “INTERNALIZZAZIONE”, CON UNA PREVALENZA DI INTERESSI PUBBLICI MERITEVOLI DI TUTELA, che colleghino la gestione efficace e ottimale di servizi strategici, essenziali nella filiera delle attività del “mondo scuola”, con gli interessi di lavoratori e lavoratrici. TROPPI SONO INVECE, GLI INTERESSI ECONOMICI, FINANZIARI, DI SPECULAZIONE, DI CONTROLLO DI FLUSSI DI VOTI E DI CONSENSO, QUINDI INTERESSI PRIVATI non sempre “puliti”, CHE SI CONTRAPPONGONO AGLI INTERESSI PUBBLICI e che una sorta di “comitato di affari” a Roma Capitale, sta cercando di far prevalere, NEL SILENZIO ANCHE IMBARAZZANTE DELLA STESSA ASSEMBLEA CAPITOLINA DELLA CAPITALE D’ITALIA, che degli interessi pubblici prevalenti su quelli privati e privatistici, con orientamenti e indirizzi coerenti, dovrebbe farsi portavoce. A QUESTO SCENARIO, SI AGGIUNGE ANCHE LA CONTINGENZA DELLA FASE 2, CON L’ANNUNCIATA RIPRESA (CENTRI RICREATIVI ESTIVI con bando di gara) DI ATTIVITA’ scolastico – educative e di servizi collegati, la riapertura di parte degli asili nido comunali e delle scuole.
LA SCELTA DELL’AMMINISTRAZONE CAPITOLINA, NON SEMBRA ORIENTARSI, VERSO L’UTILIZZO CON PRIORITA’ E PRECEDENZA, DI DIPENDENTI GIA’ IMPIEGATI NEL GLOBAL SERVICE, NELLA RISTORAZIONE SCOLASTICA, DELL’ASSISTENZA AD ALUNNI-E DISABILI… fomentando una odiosa “guerra tra poveri” e risposte insufficienti, con provvedimenti tampone. SCELTA POLITICA, CHE CONTRASTA CON QUELLA AUSPICATA, SERIA PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE DI INTERVENTI, PER IL BUON ANDAMENTO DEI SERVIZI PUBBLICI, IL DIRITTO ALLO STUDIO, LA SANITA’ E IGIENE PUBBLICA DEGLI SPAZI COMUNALI, L’INTEGRAZIONE E INCLUSIONE SCOLASTICA E SOCIALE, CON IL DIRITTO AL LAVORO, ALLA CONTINUITA’ LAVORATIVA E OCCUPAZIONALE, in vista della riapertura IN SICUREZZA, MA NORMALE, PER L’A.S. 2020-2021 a settembre prossimo.
NON RIMARREMO SILENZIOSI. PROSEGUIAMO LA MOBILITAZIONE IN CORSO, ACCOMUNANDO I SETTORI E CHI CI LAVORA IN MODO ARTICOLATO, EVITANDO strumentalizzazioni, divisioni in pezzettini, PER LA RI-PUBBLICIZZAZIONE DI QUESTI SERVIZI, L’ASSORBIMENTO NELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE DEL PERSONALE, come in passato alleandoci con l’utenza sensibile. NELL’IMMEDIATO, BATTIAMOCI PER RIVENDICARE UN LAVORO STABILE, SICURO, UN SALARIO DIGNITOSO, CHE RIQUALIFICHI IL PATRIMONIO DI ESPERIENZA E DI CONOSCENZA ACQUISITO DA QUESTE MIGLIAIA DI LAVORATRICI E LAVORATORI. SE NON ORA, QUANDO?

Segreteria intercategoriale Usi Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912

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