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Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

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Che fine ha fatto la sanità pubblica?

(9 Giugno 2020)

Un'assemblea pubblica a Roma (quartiere Quadraro) il 20 giugno

20 giugno coordinamento cittadino sanità 2

La comparsa e diffusione del Covid 19 ha fatto esplodere le criticità enormi in cui da anni versa la Sanità pubblica. I numerosi tagli che hanno devastato il SSN sono stati accompagnati da una lenta ma inesorabile volontà di rendere la Sanità un settore dove poter produrre profitto.

I risultati di questo processo sono: lo spostamento di sempre più fondi alle strutture private; il passaggio dalle USL (Unità Sanitarie Locali) alle ASL (Aziende Santarie Locali) che secondo una visione privatistica si competono i soldi nell'elargizione dei servizi; il sempre più alto costo del ticket; l'uso massiccio dell'intramoenia (la libera professione nelle strutture pubbliche) a fronte di tempi di attesa lunghissime per le prestazioni pubbliche; l'utilizzo massiccio di forza lavoro sfruttata e ricattabile; un servizio carente e molto spesso disumanizzato che vede pazienti e famiglie sole nel cercare di trovare soluzioni in un totale abbandono a cui vengono lasciati dalle strutture territoriali.

Tutto questo colpisce maggiormente gli strati proletari che in larga parte si trovano costretti a rinunciare alle cure e per lo più sono coloro che sono anche più esposti poichè vivono in territori più devastati e compromessi da un punto di vista ambientale e che maggiormente subiscono la nocività del lavoro, subendo dunque una maggiore incidenza di malattie e di mortalità.

Dalle condizioni di lavoro alla casa, dall’uso del territorio alle nocività, dal tema delle migrazioni alle questioni di genere, tanti sono gli aspetti in cui risaltano le contraddizioni di una società che in apparenza promette grandi opportunità per tutti/e, ma che di fatto nega il soddisfacimento dei più elementari bisogni a chi non ha i mezzi per soddisfarli.
Tra questi c’è, non ultimo, la salute il cui assolvimento è affidato ad un sistema sanitario pubblico, sempre meno aderente ai principi di universalità, uguaglianza di trattamento e gratuità e sempre più orientato alla privatizzazione delle prestazioni sanitarie, che fa della salute una merce socialmente discriminante.
Durante l'emergenza Covid il collasso del sistema è stato definitivo: con il virus che ha dilgato nel RSA (Residenze Sanitarie per Anziani) in cui da sempre quasi la totale gestione è affidata agli interessi privati, con la chiusura di tutte le prestazioni mediche (fatto salvo per le prestazioni con carattere di urgenza con codice prestaione U e B), con la cancellazione degli appuntamenti, esami e interventi molto spesso prenotati con molti mesi di anticipo.
Ad oggi anche la ASL ROMA 2 (la nostra ASL di appartenenza) non da nessuna risposta su come la Regione e territorialmente la ASL intende riprendere l'accesso alle cure per la popolazione.
Rimane chiuso l'accesso alla prenotazione di visite e esami, non si ha nessuna notizia certa di come verranno smalititi tutti gli appuntamenti annullati in questi mesi e in tutto ciò invece sono riprese le visite in intramoenia.
Ancora una volta chi ha i soldi per curarsi lo farà attraverso l'intramoenia o accedendo alla sempre più florida offerta privata ... chi non potrà permetterselo ... che si ammali, che muoia, che viva una vita di dolore e sofferenza.
Noi non ci stiamo!
Per questo vi invitiamo a confrontarci per contribuire a sviluppare mobilitazioni che invertano questa tendenza. Vogliamo confrontarci con il Coordinamento Cittadino Sanità che da alcuni anni è attivo anche su questo territorio con un percorso di lotta per una SANITA' PUBBLICA, GRATUITA, UMANIZZATA.
Perché solo se sapremo esprimere una forza adeguata potremo ottenere risultati che riguardano tutte e tutti.

ASSEMBLEA PUBBLICA
sabato 20 giugno ORE 17:00
Giardino di Ciliegi – via Filippo Re

Assemblea Quadraro Vecchio 20 maggio 2018 e Coordinamento Cittadino Sanità

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