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Ricordando Stefano Chiarini

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(6 Febbraio 2007) Enzo Apicella
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LA TEORIA DELLA MONETA MODERNA
Un'illusione che abbaglia
di Michael Roberts

Asterios Editore. Traduzione e cura: Antonio Pagliarone

(5 Luglio 2020)

teoria della moneta moderna

MMT. Un'illusione che abbaglia

La MMT esercita una certa attrazione nella sinistra in quanto sembra offrire un supporto teorico alle politiche di spesa fiscale finanziate attraverso l’emissione di moneta da parte della banca centrale e per far fronte al deficit di bilancio e al debito pubblico senza timore di crisi, permettendo quindi di sostenere politiche di spesa pubblica per progetti infrastrutturali, per la creazione di posti di lavoro e per l'industria, in diretto contrasto con le politiche mainstream neoliberali di austerità e di un intervento governativo ridotto al minimo.

La Teoria Moderna della Moneta (MMT) si basa sostanzialmente sull’idea, in passato sostenuta dai cartalisti, che sia lo stato a creare moneta, di conseguenza il denaro circolante è denaro emesso dal governo per cui non occorre la tassazione dei cittadini perché lo stato possa disporre della valuta corrente. Caso mai la tassazione potrebbe contribuire al regolare funzionamento del sistema in quanto permetterebbe di attenuare una eventuale inflazione.

La “teoria” moderna della moneta si è sviluppata come reazione ad una “austerity” prolungata e sono sempre di più coloro che fanno affidamento su politiche economiche definite rozzamente come “sovraniste”. Ma tale “teoria” mescolata ad un keynesismo rinnovato, ha preso piede anche negli ambienti della sinistra progressista, mentre molti intellettuali ultrasinistri sono stati abbagliati dalle contorsioni monetariste, dopo aver sostenuto lo “stimolo della domanda”, e confondono con estrema leggerezza Marx con Keynes. Gratta gratta sotto un marxista troverai sempre un keynesiano.

Come i keynesiani anche i nuovi sostenitori della MMT ritengono che è proprio un peccato che il capitalismo non si renda conto che funzionerebbe senza problemi se solo i politicanti non fossero così stupidi nel non accorgersi che è indispensabile piazzare i keynesiani o i sostenitori della MMT nei posti di comando della politica fiscale e monetaria e utilizzare solo loro come consiglieri del re.

Trasmesso da Antonio Pagliarone

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