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(9 Ottobre 2005)
Trattativa partita, ma subito interrotta. Nonostante i vertici dell'Electrolux di Porcia e le rappresentanze sindacali di stabilimento ieri siano rimasti al tavolo per oltre tre ore.
Durante le quali non si sono fatti molti passi avanti. Anzi, le parti - dopo alcune richieste di chiarimento sul piano di riorganizzazione avanzate dal sindacato - hanno capito che non ci sarebbero molti margini per la trattativa.
Una prossima riunione potrebbe essere convocata per i primi giorni della settimana ventura. L'azienda vorrebbe chiudere la partita entro la fine di ottobre.
Il coordinamento sindacale nazionale del gruppo ha dichiarato otto ore di sciopero contro i 200 licenziamenti della fabbrica di Firenze, ma anche per gli esuberi dichiarati a Porcia e per la mancanza di un confronto sui piani industriali nei diversi stabilimenti italiani della multinazionale scandinava. E come risposta di gruppo, già lunedì prossimo ci sarà una nuova azione di protesta con due o forse quattro ore di fermata produttiva.
L'impresa chiede di discutere subito e in tempi brevi la riorganizzazione tecnologica delle linee e solo in un secondo tempo (nel 2006) la questione delle 250 eccedenze.
Il sindacato vorrebbe, invece, discutere da subito su tutta la partita: non distinguendo la ristrutturazione innovativa dai conseguenti esuberi.
È da sottolineare, però, che Fim, Fiom e Uilm unitariamente e convintamente si sono detti d'accordo sul piano che punta a rendere più competitiva la fabbrica mettendola in condizione di produrre la nuova lavatrice globale. Le Rsu hanno quindi dichiarato la loro piena disponibilità a discutere anche degli aumenti di produttività e dei ritmi lavorativi richiesti.
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