Stato e istituzioni :: Storie di ordinaria repressione

Bastone & carota, Stato-sbirro & Stato "sociale"

Repressione e non solo.
Ragioniamo sui complessi problemi
davanti al movimento di classe...

(3 Ottobre 2020)

Il nostro volantone per la manifestazione
del 3 ottobre a Modena, indetta
dal S.I. Cobas contro la repressione

Sembra “pazzesco” che centinaia e centinaia di lavoratori, di militanti sindacali di classe, di solidali con le lotte per il pane, cioè per i più semplici ed elementari diritti dei salariati, siano trascinati davanti ai Tribunali dello Stato (democratico) per “difendersi” dall’accusa… di essersi battuti per difendere quel pezzo di pane con gli unici mezzi a disposizione di chi in questa società non ha alcun potere, non conta niente se non come merce-lavoro a disposizione del Capitale e che perciò non ha altro mezzo che la lotta collettiva per difendere e contrattare la sua condizione di libero cittadino-schiavo salariato, di fronte a chi invece tiene il coltello dalla parte del manico vale a dire la classe che detiene il potere sulla società e detta quindi le regole del gioco.
Sembra “pazzesco”… come sembra “pazzesco” il fatto atroce di cui dice il ritaglio che qui sotto riportiamo cioè che nella evoluta e civile Repubblica democratica
“fondata sul lavoro” migliaia e migliaia di lavoratori (e non si tratta solo di proletari immigrati) oggi, nel XXI° secolo, muoiono DI FATICA sul lavoro per guadagnarsi il pane quotidiano.

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