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ALITALIA NAZIONALIZZAZIONE O PRIVATIZZAZIONE DEI 3 MLD DI €? PARTITO L’ASSALTO ALLA DILIGENZA

(9 Ottobre 2020)

alitalia no licenziamenti

SI ALLONTANA IL RILANCIO E SI AVVICINANO RIDIMENSIONAMENTO, LICENZIAMENTI E SMEMBRAMENTO
SCIOPERO DEI LAVORATORI ALITALIA VENERDÌ 23 OTTOBRE 2020 - 24H



A tenere banco sui quotidiani sono i rinvii della costituzione della NewCo AZ, più volte annunciata invano dai Ministri De Micheli e Patuanelli: la contesa sulle nomine del CdA di Alitalia, oltre a far risorgere la Prima Repubblica, sta rischiando di seppellire qualsiasi ipotesi di rilancio della Compagnia di Bandiera italiana, dirottando l’attenzione ed il dibattito sui nomi piuttosto che sui contenuti del Piano AZ.

E’ di ieri l’appello al Governo di Leogrande e Zeni a fare in fretta con la costituzione della NewCo, alimentando il solito schema della drammatizzazione già utilizzato nel 2008 (...anche le cifre dei mancati ricavi negli ultimi 9 mesi sono più alte della media europea e appaiono gonfiate, dapprima a 2,2 Mld di euro e poi corrette a 1,7 mld, dopo l’intervento del prof. Arrigo che continua ad esprimere dubbi sulla veridicità dei dati diramati!): la complessità della situazione, aggravata dal Covid, è nota da mesi ma il Governo e l’Amministrazione Straordinaria, scegliendo da mesi di blindare le informazioni ed evitare qualsiasi confronto, non possono pensare di scaricare il costo della crisi sui lavoratori.

A sgomitare nella ressa sulle nomine nel CdA AZ, come da antica e fallimentare tradizione, ai partiti di Governo fanno da sponda anche alcune tra le OO.SS. mainstream, fingendo di non ricordare gli esisti nefasti che produsse nel 2008 la scelta di abdicare al ruolo del sindacato, alla difesa dell’occupazione, dei salari e dei diritti dei lavoratori, pur di mettere bocca su nomine ed incarichi.

Su Alitalia lo Stato ha deciso di investire 3 mld di Euro (...e quelli fanno gola!), molto di più, in proporzione,
di quanto abbiano fatto Francia e Germania: UNA OCCASIONE CHE NON VA SPRECATA, per favorire il rilancio di Alitalia e dell’intero asset strategico del Trasporto aereo-aeroportuale-indotto italiano.

Altro che licenziamenti, ridimensionamento e smembramento di Alitalia che deve restare Unica e Pubblica: va archiviato il Piano della miseria degli ultimi 15 anni e neppure il Covid può essere il pretesto per riproporre la stessa ricetta, ferme restando le difficoltà evidenti aggiunte dalla pandemia.

Se davvero si vuole rilanciare Alitalia è necessario che la Compagnia di Bandiera italiana si prepari alla ripresa del traffico: un obiettivo che non può conseguirsi con il taglio delle rotte e degli organici, ormai ridotti all’osso, né con spezzatini da scissione dell’atomo e finalizzati a far gestire la mattanza occupazionale a “terzi”, lontano dal cuore e dagli occhi di una Compagnia pubblica e da una compagine sindacale completamente imbambolata, nell’oblio dei privilegi di cui gode.

E’ necessario che la categoria tutta faccia sentire la propria voce, non dimenticando di imporre che:
- QUALSIASI ACCORDO VENGA SOTTOPOSTO ALLA CONSULTAZIONE (REFERENDUM) DI TUTTI I LAVORATORI;
- NESSUNO FIRMI I LICENZIAMENTI NEL PASSAGGIO DELLE ATTIVITÀ DALLA OLD ALLA NEWCO, IN DEROGA ALLE TUTELE NORMATIVE ESISTENTI (art. 2112 Cod. Civ.).
Non c’è altro tempo da perdere. E’ ora che Piloti, Assistenti di Volo e Personale di Terra ritrovino la necessaria e opportuna compattezza, scrollandosi di dosso la rassegnazione: È ALTA LA POSTA IN GIOCO PER RESTARE A GUARDARE UN TEATRINO ASSURDO E PERICOLOSO.


La Cub Trasporti ed AirCrewCommittee, nell’ambito di una giornata di MOBILITAZIONE GENERALE promossa dalla Cub, hanno indetto uno SCIOPERO DEI LAVORATORI ALITALIA E DEL TRASPORTO AEREO-AEROPORTUALE-INDOTTO PER IL 23.10.2020.
A breve sarà comunicato anche L’APPUNTAMENTO PER UN PRESIDIO A ROMA DAVANTI AD UNA SEDE ISTITUZIONALE.

8.10.2020

Cub Trasporti
AirCrewCommittee

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