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Usciamo di casa

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(28 Settembre 2012) Enzo Apicella
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(Lotte operaie nella crisi)

Dal segretario CUB sullo sciopero generale del 23 ottobre

(17 Ottobre 2020)

Il giorno 23 ottobre la Confederazione Unitaria di Base scenderà nelle varie piazze italiane per lo Sciopero Generale, a Napoli ci sarà un presidio in Piazza Municipio alle ore 10.00, in occasione dell’evento, Marcelo Amendola, Segretario Generale della CUB, ha lanciato il suo invito a partecipare alla manifestazione, esprimendosi con un messaggio breve ma chiaro:

Con la situazione che si sta venendo a verificare non solo in Regione Campania ma in tutta Italia, proporre una lotta come sta facendo la CUB oggi, non solo è giusta ma direi: “necessaria più che mai”.

I problemi che ci hanno spinto a lottare nei mesi scorsi, subito dopo la quarantena per tutelare il nostro lavoro, come scendere nelle piazze a sostegno degli indotti maggiormente colpiti, in primis: il Turismo; inoltre, per chiedere reddito certo e garanzie per un mondo migliore per tutti tutelando l’ambiente e i diritti, oramai, quelle lotte non sono più sufficienti.

Al ritmo che procede la malattia e con essa la scelta mirata e decisa dalla classe padronale, abbiamo sentito in questi giorni le esternazioni del capo degli industriali, se non si reagisce, questi ci toglieranno tutto, e diciamoci la verità: non ci vuole molto per capirlo, ormai il disegno è chiarissimo.

Allora o si lotta adesso con forza per difendere i nostri diritti acquisiti o dopo sarà purtroppo tardi.

Non sono pessimista, ma abbastanza realista nel pensare che, dopo il passaggio della seconda ondata di Covid, nel nome del sacrificio e della crisi, saremo tutti precari, senza reddito e senza futuro, perciò bisogna rispondere con un’azione di lotta, come lo sciopero generale da noi proclamato, affinchè, si possa mettere sempre al centro dell’ agenda dei governanti che, i diritti di uomini e donne, quella forza lavoro che manda o ha mandato avanti il sistema Italia, deve essere tutelata, sostenuta e valorizzata nei momenti di difficoltà e non cancellata per volere del padrone di turno.

Dobbiamo essere noi oggi, a fermare tutto per far valere i nostri diritti non aspettando loro con i lockdown per farci morire di fame!

A voi la scelta. Io ho già le idee molto chiare.

Un abbraccio, Marcelo Amendola.

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