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SPOLETO, RESOCONTO DELLA NOTTATA DI IERI dalle 21 alle 24

(23 Ottobre 2020)

Il Presidio al Pronto soccorso oltre ad aver avuto la partecipazione spontanea di un centinaio di persone, ha avuto la presenza di alcuni esponenti politici, anche della maggioranza che hanno fatto capolino, preoccupati più che altro di dire: “io non c’entro”: Il gioco delle parti. Arrivati sul posto per contenere la spontanea mobilitazione della popolazione e per depistare le responsabilità. Che chi ha eletto la Tesei e importato lo specialista padano Coletto, con i risultati che si sono visti, non c’entri, è un “bel dire” che con la verità non c’entra niente. Complice di ciò che accade oggi è anche chi ha mandato al governo della Regione la Giunta a guida leghista che oggi decide contro Spoleto. Oggi può solo dire ho sbagliato, oppure tacere.

E invece si sono anche permessi di arringare i presenti alla guerra tra campanili: “Facciamolo ad Assisi che è una scatola vuota” oltre a cercare di spegnere gli animi più accesi, “alla Flaminia no, non serve”.

Ma quando qualcuno ha preso l’iniziativa chiedendo allora blocchiamo la “Flaminia”: tutti hanno alzato la mano e subito sono partiti.

E’ stato un blocco parziale, a strappi ma comunque significativo. Il fatto che era notte e l’intervento delle Forze dell’Ordine non hanno consentito un’azione più lunga (l’iniziativa è durata all’incirca un’ora) e la rabbia dei presenti non ha trovato piena soddisfazione. Una cosa è certa, non ci si ferma qui.

Aurelio Fabiani