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Un piromane si aggira per l'Europa

Un piromane si aggira per l'Europa

(7 Maggio 2010) Enzo Apicella
L'agenzia di rating Moody's, la stessa che consigliava di investire in Lehman Brothers, soffia sul fuoco della crisi europea e invita a disinvestire in Grecia, Portogallo e Italia

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Sull'incontro sindacale RSU 12 NOVEMBRE 2020 nella società Zètema Progetto Cultura

(16 Novembre 2020)

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Care/i colleghe/i, come sapete il 12/11 u.s. si è tenuto il Tavolo RSU, da remoto, relativo l’organizzazione dei corsi di formazione da remoto per il personale di assistenza di sala e quello polivalente.



La presentazione è stata fatta a più voci (il dr. Tagliacozzo ha introdotto la dr.ssa Mulone, la dr.ssa Rubino ed Eugenio Renzetti).

In sintesi, per quanto riguarda il personale di assistenza di sala, la sinergia tra la dr.ssa Del Bono (Ufficio Formazione), la Didattica ed i nostri astronomi ha prodotto dei moduli di due giornate a settimana per il personale full time ( la prima tra il lunedi e il mercoledi e la seconda tra giovedi e venerdi) e per il personale part time, un giorno solo. I temi sono quelli affrontati già nei primi corsi, effettuati durante il periodo del lockdown. In più, gli appuntamenti con i nostri astronomi.

Per il personale polivalente, oltre la formazione sono state previste attività inerenti direttamente biglietterie e librerie (quali la riorganizzazione dell’anagrafica delle MIC, per la quale in futuro ci sarà anche un upgrade, o attività di ricerca o di promozione, di catalogo, coordinati con la dr.ssa Silvestro). Queste attività, è stato concordato con la Sovrintendenza, verranno effettuate dal lunedi al sabato, a partire da domani 16/11 e, per ora, fino al 3/12 p.v.

Il dr. Tagliacozzo ha tenuto a precisare che questa rotazione consentirà di continuare ad erogare le attività SENZA PERDITE da parte dell’Azienda.

Tutte le sigle hanno rilevato che i piani di formazione dovrebbero essere temi del Tavolo RSU, ma si comprende l’esigenza vista la situazione emergenziale.

Come RSU/USI, sono intervenuta chiedendo se ci fosse obbligatorietà a frequentare tale formazione ed il dr. Tagliacozzo ha specificato che “sono giornate lavorative”, sottintendendo, ovviamente, che, per la mancata frequenza debba esserci una giustificazione afferente ai nostri istituti contrattuali che, vi ricordo, non sono solo le ferie (per es. festività soppresse, congedi straordinari, permessi visite mediche, L. 104 etc..).

Ho inoltre sollecitato, dopo l’intervento in merito dell’O.S. CISL, poiché lo avevo proposto io stessa lo scorso 9 marzo, la possibilità di predisporre dispense cartacee per chi non avesse strumenti informatici o, addirittura di verificare con il nostro Help desk se sia possibile convertire vecchi PC non rottamati allo scopo. Mi è stato, così, spiegato che la piattaforma utilizzata consentirà anche delle lezioni semplicemente telefoniche.

In ultimo, ho focalizzato l’attenzione sul tema dei lavoratori “fragili” proprio dell’area museale. Recentemente avevo comunicato in azienda di essere a conoscenza di un collega dell’assistenza di sala, già adibito allo smart working, che stava seguendo un corso di inglese da remoto. Ho pertanto sollecitato l’inserimento in questo giro di formazione di quei colleghi fragili che, oggi, sono reclusi in casa per via delle loro patologie ed a cui l’azienda non ha concesso nessun tipo di mansione in smart working, neanche adibendoli ad altre mansioni come previsto dai decreti vigenti.

E’ intervenuta, quindi, la dr.ssa Rubino per spiegare che il collega era stato messo in smart working perché non in possesso di certificato del medico di base, seppur riconosciuto fragile dall’azienda. Complimentandomi con l’Azienda per avere trovato la soluzione che tutelasse il collega, ho dovuto, però, ricordare che medesimo trattamento non era stato riservato a colleghe COSTRETTE a ricorrere al certificato di malattia per non essere esposte al rischio del contagio da COVID, che, nel loro caso sarebbe davvero fatale. Relativamente la possibilità di svolgere lo smart working per i lavoratori fragili, ho ricevuto pieno supporto dall’O.S. UGL e il dr. Tagliacozzo ha concluso dicendo che avrebbe effettuato ulteriori accertamenti normativi, visto che anche lui vorrebbe ampliare la platea di lavoratori in Smart working. Mi sono, comunque, resa disponibile, allo scadere del certificato medico attuale dei colleghi direttamente coinvolti, a collaborare con l’Azienda per la predisposizione di un loro avvio al lavoro agile, onde evitare ulteriori prosecuzioni di malattie. Buon lavoro a tutte/i.

Serenetta Monti (RSU/USI Zètema)

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