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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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2021... ODISSEA NEI DIRITTI DI LAVORATORI/TRICI DELLE COOPERATIVE

(18 Gennaio 2021)

comunicatousi

Il 23 dicembre 2020, durante l'incontro annuale tra cooperativa, RSA USB e RSA USI per la definizione di permessi, alcuni dei quali come quelli studio variabili di anno in anno in base alle richieste, necessitando quindi di periodica ridefinizione, è stato perpetrato un vile attacco alle agibilità sindacali e alle conquiste ottenute con l'accordo del 6 Marzo 2018, attacco che ha trovato forza nei soliti firma tutto “filo aziendali”.
L'iter che portò all'accordo e alla messa in regola della Cooperativa Eureka I su determinati istituti contrattuali non è per noi negoziabile, come riteniamo sempre valido e dicevamo allora

LA COSA FUNZIONA COSÌ, NON È UNA CONCESSIONE “PADRONALE” IL RICONOSCIMENTO DELLE 25 ORE EX FESTIVITÀ SOPPRESSE A TUTTO IL PERSONALE MA LA CORRETTA APPLICAZIONE della Legge 54/77 e dell’articolo 60 del CCNL Cooperative Sociali, quindi DI CONTRATTI E LEGGI SUL LAVORO CHE OGNI SOGGETTO CHE HA IN ATTO O PARTECIPI A BANDI DI APPALTO, AFFIDAMENTI E CONVENZIONI CON ROMA CAPITALE È TENUTO AD APPLICARE, PENA L'ESCLUSIONE O LA REVOCA (o le sanzioni pecuniarie del codice degli appalti). Del resto il monte ore annuale delle 4 giornate ex festività soppresse, E’ FRUTTO DI UN NORMALE CALCOLO ARITMETICO, APPLICANDO I PARAMETRI DEL CCNL e vale per tutti-e, a prescindere dal regime contrattuale.
Non bastasse, da parte dell'ex presidentessa, presente alla riunione con le RSA malgrado non sia neanche membro del CdA ma “delegata per le relazioni con i sindacati”, è arrivata la pretesa di limitare il riconoscimento delle assemblee sindacali e la gestione del monte ore annuale (10 ore retribuite) di lavoratori e lavoratrici, definendo unilateralmente in quali casi siano da considerarsi legittime assemblee per la loro retribuzione (quindi con una violazione di rilevanza costituzionale, dell’articolo 20 della Legge 300 1970, dello stesso articolato del CCNL all’articolo 20 e della convenzione 87 sottoscritta dall’Italia in sede OIL nel 1948 e ratificata con L. 367/1958, che vietano le discriminazioni o patti e atti contrari alla legge, pure per la partecipazione alle assemblee…). Ciò in vista anche di un anno 2021 che si prefigura peggiore del 2020, su condizioni lavorative, salari, diritti e dignità (compresa la salute e la sicurezza). Consideriamo ciò una grave lesione dell'attività sindacale e una condotta non opportuna e illecita, se confermata da successivi atti concreti della cooperativa sociale. Diversamente la rappresentanza USB l'ha invece immediatamente accolta e appoggiata. Per Cooperativa e USB vanno riconosciute le assemblee sindacali ai soli lavoratori/trici che contestualmente all'assemblea hanno un turno lavorativo, fatta eccezione per chi si riunisca in pausa pranzo non disturbando l'attività produttiva. Viene attaccato il diritto di organizzarsi e confrontarsi in sede diverse dai locali della cooperativa. Dichiara, la sesta componente di fatto del CdA, che assemblee sindacali dei lavoratori in concomitanza di presidi e manifestazioni (!?!), non sono legate all'attività aziendale ma attività politico sindacale, quindi nulla va riconosciuto al lavoratore che vi si rechi qualora non abbia turni da coprire, ottenendo ancora il pieno supporto dall'altra RSA, che nella premura di non far freddare troppo la penna, ci consiglia pure la formula da utilizzare per firmare un verbale visti i vari punti dell'accordo che non riteniamo sottoscrivibili, perché fuori dal nostro quadro normativo italiano e internazionale. Del resto il CCNL parla di monte ore individuale di 10 ore annue e la scelta è di spettanza del singolo operatore od operatrice, di come utilizzarle per difendersi diritti e condizioni di lavoro, non è possibile legittimare che sia il datore di lavoro a dirti a quali assemblee andare e quali no, per avere la normale retribuzione delle ore di assemblea sindacale, convocate secondo legge 300/70!
La nostra posizione e dichiarazione a verbale, è chiara su questi punti e abbiamo il pieno sostegno del nostro sindacato di riferimento Usi, di molte altre rappresentanze sui posti di lavoro, che condividono il nostro orientamento, anche dal punto di vista strettamente tecnico giuridico, oltre che “politico sindacale”.
Osteggeremo in tutte le forme possibili tali “amenità”, che riteniamo siano solo il preludio a quanto potrà accadere nei prossimi mesi, nel falso nome dell'economicità causa pandemia e dei ridotti introiti, celando il vero obiettivo: l'annientamento dell'emancipazione dei lavoratori e della pratica della lotta di classe nel terzo settore e nelle cooperative sociali, in nome di una fasulla unità nazionale o aziendale, del “siamo tutti sulla stessa barca”, di condizioni di lavoro che, nel sistema di appalti su servizi socio assistenziali – educativi e socio sanitari con committenti pubblici, su servizi strategici a minori, disabili, anziani, di contrasto alle nuove povertà, a livello nazionale e anche nella Capitale d’Italia, ci sta facendo pagare un prezzo troppo alto, in termini di salario, libertà e dignità, diritti individuali e collettivi, su salute e sicurezza sul-del lavoro.

Roma, gennaio 2021

Unione Sindacale Italiana Usi fondata nel 1912
Rsa Usi c/o Soc. Coop. Sociale Eureka I

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