">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale, ambiente e salute    (Visualizza la Mappa del sito )

Un messaggio per l'Europa

Un messaggio per l'Europa

(26 Marzo 2011) Enzo Apicella
La nube radioattiva fuoriuscita da Fukushima ha raggiunto l'Europa

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale, ambiente e salute)

ASSOLTI ANCHE IN APPELLO I DIRIGENTI BREDA/ANSALDO: PER GLI OPERAI UCCISI DALL’AMIANTO NESSUNA GIUSTIZIA

OLTRE IL DANNO LA BEFFA: LE ASSOCIAZIONI PARTI CIVILI NEL PROCESSO CONDANNATE A PAGARE LE SPESE PROCESSUALI

(19 Gennaio 2021)

IN ITALIA PER GLI OPERAI E LA CLASSE LAVORATRICE NON C’E’ GIUSTIZIA. PER I PADRONI NON RISPETTARE LE NORME DÌ SICUREZZA E UCCIDERE GLI OPERAI PER IL PROFITTO NON E’ REATO

Dopo poco più di un’ora e mezzo di Camera di Consiglio la Corte d’Appello della V Sezione Penale, composta di tre giudici, il Presidente Matacchioni, il relatore Arnaldi e dalla giudice Sola, hanno confermato la sentenza di primo grado nonostante il Procuratore Generale Nicola Balice nella sua requisitoria abbia richiesto condanne dai 2 ai 4 anni e 11 mesi per i dirigenti.

Ancora una volta la verità storica raccontata dagli operai, dall’ASL e dai consulenti del Procuratore Generale si è scontrata con la verità processuale.

Il Tribunale penale di Milano si è schierato contro i lavoratori morti d’amianto, di malattie professionali e di profitto, sostenendo in modo vergognoso padroni e manager che non rispettano per il profitto la vita umana mandando a morte centinaia di lavoratori e cittadini.

Il Palazzo di Giustizia di Milano, da tempo chiamato dai lavoratori PALAZZO DELL’INGIUSTIZIA, anche questa volta non si è smentito.

Fiducia nello stato e nei tribunali noi non ne abbiamo mai avuta; da decenni abbiamo sempre lottato in fabbrica e nel territorio e da anni anche nei Tribunali dei padroni a difesa dei nostri compagni di lavoro uccisi dalle sostanze cancerogene e dallo sfruttamento, sapendo di andare contro una giustizia che è di classe, che difende solo gli interessi dei padroni.

I giudici che hanno assolto i manager imputati dell’omicidio colposo di decine di lavoratori esposti alle sostanze cancerogene senza protezioni, hanno condannato noi e le altre associazioni parti civile a pagare anche le spese processuali sperando di farci stare zitti in futuro. Essi lanciano, per l’ennesima volta, un segnale chiaro: chi mette in discussione il loro sistema economico-politico-giudiziario, chi porta sul banco degli imputati padroni e manager, chi ostacola il profitto, rivendicando sicurezza sul lavoro, ambienti di lavoro salubri, giustizia, sarà punito e pagherà un caro prezzo.

COME GIA’ SUCCESSO ALTRE VOLTE CERCAVAMO GIUSTIZIA E ABBIAMO TROVATO LA LEGGE DI CLASSE.

Uno stato, una legge, una magistratura che difendono solo una parte dei cittadini, quella dei potenti e dei loro tirapiedi, non sono nostri.

Questa sentenza ci fa arrabbiare, ma non ci arrendiamo. La rabbia e l’odio contro la società e la giustizia dei padroni non ci porta alla rassegnazione ma infonde in tutti i nostri compagni ancora più determinazione nella lotta.

CONTRO SENTENZE E LEGGI INGIUSTE RIBELLARSI E’ UN DOVERE E COMBATTERE UNA RAGIONE DI VITA.

La lotta contro le morti sul lavoro e per la sicurezza nei luoghi di lavoro e nel territorio continua nelle strade, nelle piazze, nei luoghi di lavoro e anche nei tribunali, fino alla Corte di Cassazione.


Milano, 19.gennaio 2021

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio

8159