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(28 Maggio 2011) Enzo Apicella
Fincantieri chiude gli stabilimenti di Sestri Ponente e di Castellammare di Stabbia e annuncia 2.500 licenziamenti.

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(Lotte operaie nella crisi)

PER LA SOLIDARIETÀ AGLI OPERAI IN LOTTA

(6 Febbraio 2021)

fronte unico bla bla bla n. 3

Nella notte fra l’1 e il 2 febbraio, il picchetto dei lavoratori del SI Cobas, al magazzino ‘Fedex TNT’ di Piacenza, è stato aggredito dalle ‘forze dell’ordine’ con lancio di lacrimogeni contro gli operai che hanno resistito e reagito alle violenze, costringendo polizia e carabinieri a desistere dall’obiettivo di far uscire i camion dai magazzini.
Alla ‘Fedex TNT’ di Piacenza è in corso, da giorni, uno sciopero sia per questioni interne allo stabilimento, sia per questioni dei magazzini a livello europeo, dopo che l’azienda ha dichiarato il licenziamento di 6.500 operai, di cui circa 800 in Italia. Anche nel magazzino ‘Fedex’ di Liegi, in Belgio, è in corso un duro sciopero.
Nella prospettiva dello sblocco dei licenziamenti dopo il 31 marzo, la forte azione di questi lavoratori è un segnale di buon auspicio.
L’obiettivo degli attivisti del sindacalismo conflittuale dovrà essere quello di impedire che le lotte contro i licenziamenti siano separate, da un’azienda all’altra, dai sindacati collaborazionisti (Cgil, Cisl, Uil, Ugl) e disperse nell’alveo dei palazzi istituzionali, per unirle invece nell’azione sindacale e con adeguate e opportune rivendicazioni.
Sarà necessaria e doverosa una campagna per un’azione unitaria del sindacalismo conflittuale: sindacati di base e opposizioni in Cgil.
Oltre alla '’TNT Fedex' un altro importante sciopero - organizzato dal SI Cobas - è da giorni in corso in alcuni magazzini SDA, con epicentro nel magazzino romano di Passo Corese.
SCIOPERI VERI E SCIOPERI ... VIRTUALI
In concomitanza a queste lotte operaie dure e reali vi è stato lo “sciopero generale” proclamato da ‘SI Cobas’ e ‘Slai Cobas per il sindacato di classe’, sostenuto anche da attivisti della opposizione in Cgil.
Quest’azione di sciopero è stata indetta da un numero di sindacati conflittuali largamente inferiore rispetto a proclamazioni di “scioperi generali” del passato, già allora un’azione insufficiente per il fatto che alcune organizzazioni di base non venivano coinvolte nella proclamazione o altre promuovevano, addirittura, scioperi contrapposti in date alternative, a distanza di giorni.
Lo sciopero del 29 gennaio è stato, come era prevedibile, al di là dei proclami, uno sciopero svoltosi quasi nella sola logistica.
E, nonostante i lavoratori di questa categoria siano interessati al rinnovo del Ccnl, i promotori hanno dato allo sciopero un carattere prevalentemente politico. Sicché non ha aderito nemmeno l’Adl Cobas che in passato aveva scioperato assieme al SI Cobas nelle vertenze per il Ccnl.
Per ricostruire un movimento operaio e sindacale, degno di essere tale, occorre agire in modo aderente allo stato reale delle cose. I lavoratori, oggi, non sono disposti a dissipare giornate di salario per c.d. scioperi politici, né per 'scioperi generali' tanto per fare, né per obiettivi sindacali avveniristi o massimalisti.
I lavoratori non devono essere schiacciati dall’infausta alternativa fra il collaborazionismo dei sindacati di regime e la frenesia di dirigenze del sindacalismo di base/conflittuale.
Disperdere energie e forze in azioni estranee alla volontà generale di lavoratori e lavoratrici indebolisce le lotte reali e il conflitto sindacale attualmente in corso. Occorre concentrare l’azione per la solidarietà e il sostegno a lotte reali, da quelle aziendali ai rinnovi dei Ccnl, a chi lotta per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, a chi sviluppa iniziative e campagne contro la repressione, l’obbligo di fedeltà, i codici etici, con la più ampia ed estesa unità per un fronte sindacale unitario.
Avere il senso della realtà, vuol dire essere attivi e determinati su quanto è possibile e necessario fare. La strada è ancora lunga per realizzare ciò che pensiamo e ciò che sarebbe giusto. Le nostre proposte non sono assolutamente tese a “volare basso” ma ad avere lo sguardo rivolto a terra e non per aria, nell’esclusivo interesse delle classi lavoratrici.

5 febbraio 2021

Coordinamento Lavoratori/trici Autoconvocati per l'unità della classe (C.L.A.)

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