Capitale e lavoro :: Finanziaria 2006

Tagli alle coop sociali: il teatrino delle colpe di uno, dell'altro e di nessuno

(21 Ottobre 2005)

E' di oggi la notizia della polemica tra i responsabili delle cooperative sociali di Lega e Confcooperative e AGCI sulle "minacce velate" di prossimi tagli agli appalti per i servizi sociali affidati al no profit.

Il teatrino è ben collaudato: la giunta taglia perchè "non ne può fare a meno" (la colpa è del Governo Berlusconi!), le coop scaricano la crisi sui soci lavoratori e dipendenti (la colpa è del Comune!), i lavoratori e lavoratrici si precarizzano e si immiseriscono ulteriormente (e la colpa è delle coop!) e i servizi sociali alla persona si riducono, si avviliscono, si chiudono (colpa di tutti e di nessuno!).

La situazione del settore è già da molto tempo critica: le cooperative stanno già "anticipando" le prossime politiche di "razionalizzazione delle coop sociali" della giunta comunale, registriamo da più parti un crescente disagio tra i lavoratori del settore.

Vengono tagliate ore di lavoro, ridotti gli incarichi, aumentati i carichi di lavoro, questo in un settore come i servizi sociali e sanitari è doppiamente grave. Sono diverse le coop che cominciano a parlare di crisi e intanto non si pagano gli integrativi contrattuali.

Le cooperative sociali sono state il cavallo di troia per violenti e rapidi processi di privatizzazione, ma ora evidentemente non basta più neppure questo.

Dopo anni e anni di continua riduzione della spesa sociale, ora questa ultima finanziaria è un colpo finale al sistema del welfare gestito dagli enti locali, ed ora alle cooperative sociali verrà chiesto di gestire il "welfare dei miserabili".

E' arrivato il momento di rivedere da cima a fondo il rapporto tra pubblico e privato sociale, le nuove ASP (ex IPAB) dovrebbero diventare uno strumento per invertire i processi di esternalizzazione e privatizzazione, togliendo alle coop sociali il ruolo di fornitrici di manodopera a basso costo e con pochi diritti.

Non è un caso che saranno in molti i lavoratori delle cooperative sociali ad aderire allo sciopero nazionale di venerdì 21 OTTOBRE prossimo.

Luigi Marinelli
RdB/CUB