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Zètema: rigidità inopportune durante una pandemia

(1 Aprile 2021)

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Questo è l’intervento e la nota fatta dalla rappresentanza sindacale Usi nella Società Zètema Progetto Cultura srl di Roma, società strumentale per il settore culturale di totale proprietà di Roma Capitale, in merito alla comunicazione inoltrata a tutto il personale, che modifica con tempi restrittivi e modalità sempre più tecnologiche (e non sempre di disponibilità del personale dipendente), i termini di consegna dei “giustificativi” di varie tipologie di “assenze” (o qualificate come tali). Una rigidità organizzativa e tecnica fatta con comunicazione al personale, che in epoca di pandemia pone maggiori disagi ai e alle dipendenti della società comunale, senza il doveroso confronto sindacale a livello aziendale, con esame e verifica della fattibilità tencica pertutte le aree e settori di intervento di Zètema e il rispetto di condizioni di effettiva fruizione e di documentazione da allegarsi a posteriori, per le varie “assenze” (che per l’azienda spaziano dalle ferie, ai vari tipi di permessi, a quelli per la 104/92, alle visite mediche…)

Oggetto: Intervento RSU/USI soc. Zètema P.C. srl, in merito a comunicazione aziendale n. 39 del 26/3/2021, prot. N. 00001568/21 a tutto il personale, avente per oggetto:” termine entro cui consegnare i giustificativi di assenza; indicazioni per servizio esterno e per gli autorizzatori HR”. Roma, 30 marzo 2021

Gentile dr. Tagliacozzo, in merito la comunicazione in oggetto, preme far notare che la stessa stia delineando una rigidità operativa (poco opportuna, specie in tempi di pandemia dove le situazioni di emergenza fioccano abbondanti) che non rispetta obblighi enunciati nel codice civile (di correttezza, buona fede e diligenza), validi anche per i rapporti contrattuali di lavoro (anche per la controparte datoriale). Tale comunicazione, inoltre, non sembra andare nella direzione del rispetto di serene e corrette relazioni tra i dipendenti e la fruizione di loro diritti e agibilità individuali, garantite da leggi e da provvedimenti pattizi di miglior favore, con il datore di lavoro. Inoltre, tengo a precisare che, senza la conclusione dell’iter di una contestazione disciplinare mirata alla verifica dell’assenza ingiustificata, la stessa non può essere presa in considerazione come tale. La prego pertanto di rivedere le modalità da Lei impostate, magari, facendo anche un passaggio con il Tavolo RSU tutto, onde evitare spiacevoli malintesi che possano produrre, appunto, contestazioni disciplinari destinate ad essere archiviate, con relativa perdita di tempo di tutti i soggetti coinvolti. Attendo fiduciosa cortese riscontro, cordiali saluti.

Serenetta Monti (RSU/USI Zètema)

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