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Una nota sul caso Petrilli

(11 Aprile 2021)

In allegato, la proposta di legge a firma di Bernardini, Beltrandi, Farina, Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco, Zamparutti

La campagna per il risarcimento dell'ingiusta detenzione è partita in Italia su iniziativa del signor Giulio Petrilli, ingiustamente condannato a 5 anni e 8 mesi per partecipazione a banda armata negli anni 70, poi assolto nel 1986 , che non ha potuto usufruire del risarcimento entrato in vigore nel 1989 perchè la legge non è retroattiva.

Per lo spirito di giustizia e riconciliazione anche questo provvedimento trova posto nelle politiche tese a superare i cosiddetti anni di piombo, che oltre a portare sofferenze in tante famiglie, hanno contribuito a nascondere con la ossessione securitaria tante altre falle nel sistema politico e sociale italiano.

La lunga battaglia di denuncia ed informazione politica nel Paese iniziata dopo il 2000 ha evidenziato a tutto 2016 che su ben 4 milioni di persone vittime di errori giudiziari, solo 25.000 avevano ottenuto il risarcimento.

Grazie alla proposta di legge promossa dal Partito Radicale, nel 2012 Petrilli si è visto prima concedere e poi negare qualsiasi riconoscimento al risarcimento per le sue frequentazioni contrastanti col pentimento.

Non ha avuto successo neanche la proposta dell'Onorevole Gianni Melilla di SEL, con il ddl 2871 recante “Modifiche agli articoli 314 e 643....ingiusta detenzione” a quello che potrebbe essere l'atto costruttivo e risanatore di tante sofferenze e parzialità.

Fra le associazioni che hanno supportato una battaglia di lungo respiro vanno citati il Partito Radicale, del quale riportiamo la pdl del 2010, la rivista on line Ristretti Orizzonti, al Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, Antigone, l'Osservatorio permanente sulle carceri delle Marche, ed oltre ai partecipanti alle conferenze stampa la eurodeputata del PRC Eleonora Forenza, che è riuscita a ottenere il pronunciamento favorevole del Parlamento Europeo contro lo spirito degli articoli 314 e 643 riguardanti le frequentazioni dell'ex imputato.

Al momento il Comitato per il risarcimento dell'ingiusta detenzione è impegnato ad inserire, atraverso i parlamentari che accoglieranno le sue proposte, clausole all'interno delle riforme dei processi che saranno oggetto di esame della ministra Cartabia.


L’intenzione di noi sottoscrittori è che venga ripreso in considerazione un capitolo particolare della giustizia e della storia italiana negli anni 70.

Per queste ragioni siamo a chiedere un incontro dedicato al ddl sull'ingiusta detenzione.

Marcello Pesarini

Fonte

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Allegati scaricabili

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