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Sostegno alla mobilitazione nazionale antifascista del 17 Aprile 2021 a Carpi

(16 Aprile 2021)

simbolo potere al popolo

Potere al Popolo Modena dopo aver firmato la petizione lanciata su Change.org ha deciso di sostenere anche l'appello lanciato da Assemblea #lantifascismononsiarresta di Carpi, con la sua presenza in piazza Martiri insieme agli Antifascisti mobilitati.

Abbiamo deciso di partecipare attivamente all'organizzazione della loro mobilitazione richiesta per il 17 aprile proprio per dare sostegno al processo previsto per il 23 aprile ai 26 antifascisti di Carpi, che nel 2017 contestarono pacificamente un presidio di Forza Nuova. 26 militanti che sono sotto processo con il rischio concreto di essere condannati dal Tribunale di Modena per aver intonato canti della Resistenza in una riunione pubblica definita non autorizzata.

L'accusa si basa sull'art. 18 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, emanato durante il regime fascista e in contraddizione con la libertà di riunione e di espressione sancite dalla Costituzione italiana. Misure repressive ereditate rispettivamente dal regio decreto del 1931 e dal Codice Rocco di epoca fascista.

Questa mobilitazione nasce infatti, dalla necessità di denunciare alcuni fatti che a seguito di incresciosi azioni di revisionismo storico autorizzati dalle Procure e dai governi che si sono susseguiti negli ultimi anni, sono successi a Carpi come in altre parti del paese.

Azioni indiscriminate usate parallelamente contro gli antifascisti mobilitati e contro i lavoratori in lotta per denunciare modalità “al limite del legale” di sfruttamento e di caporalato applicato soprattutto a un popolo d'immigrati che a causa di una legge razzista, subisce il ricatto della sottomissione pena l'espulsione per decreto e la condanna alla povertà nel loro paese di provenienza.

Come Potere al Popolo non possiamo tollerare che degli uomini e delle donne, indipendentemente della loro provenienza, siano considerate solo braccia di lavoro, come sia necessario denunciare ed impedire, anche con le mobilitazioni, che la nostalgia di un oscuro passato fatto di repressione e di limitazione dei diritti umani e politici, possa costituire l'asse portante del nuovo pensiero capitalista e liberale di questa nazione.

Non è un caso se oggi a Modena sono sotto processo oltre 500 lavoratori. Un numero che neanche durante le lotte degli anni 50' in questa città, medaglia d'oro alla Resistenza, ha conosciuto.

Se si vuole stabilire il rispetto della legalità è bene che le Procure italiane e le forze politiche parlamentari ricordino che l'Italia è una Repubblica nata dalla lotta alla dittatura fascista. Una Repubblica Costituzionale a cui entrambi hanno giurato di servire e rispettare. Una Costituzione che definisce illegale la ricostituzione delle organizzazioni di matrice fascista e di diritto dei Democratici e quindi degli antifascisti agire in sua difesa.

L'antifascismo non si processa.

Potere al Popolo Modena

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