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Marchio Marchionne

Marchio Marchionne

(26 Ottobre 2010) Enzo Apicella
Esternazione di Marchionne contro la scarsa produttività degli operai italiani

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Il 1° Maggio rilanciamo in tutto il mondo la lotta per il lavoro sicuro, il pane e la libertà!

(28 Aprile 2021)

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Compagni operai e lavoratori,

gli operai e i lavoratori di tutto il mondo si preparano a celebrare il giorno dell'Unità, della Lotta e della Solidarietà Internazionale della classe operaia in un momento di particolari condizioni storiche.

In quasi tutti i paesi, la borghesia internazionale, l'imperialismo, gli Stati capitalisti e i governi borghesi hanno intensificato lo sfruttamento e l'oppressione capitalista sugli operai e i lavoratori, approfittando delle restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19.

Il lavoro a tempo parziale, le ferie forzate, le riduzioni di salario, la cassa integrazione e altre pratiche di lavoro precario sono state applicate di fatto, e i licenziamenti si sono generalizzati col pretesto della pandemia. Nell'ultimo anno, decine di milioni di lavoratori hanno perso il loro impiego e si sono visti privati di retribuzioni regolari. La maggioranza di coloro che hanno perso il lavoro sono donne. Hanno subito a fondo lo sfruttamento capitalista e la doppia oppressione. La violenza contro le donne, in particolare la violenza domestica, e i femminicidi sono aumentati.

I "pacchetti economici" approvati dai governi borghesi col pretesto di adottare misure sociali in risposta agli effetti avversi della pandemia. che s’intreccia con la crisi capitalista, sono stati e continuano a essere uno strumento di trasferimento di risorse ai monopoli capitalisti. Mentre i lavoratori e i settori più sfruttati del popolo sono stati spinti nelle braccia della disoccupazione, della miseria e della fame, i monopoli capitalisti hanno moltiplicato i loro profitti.

L'attacco capitalista ai "diritti democratici" e alle libertà politiche non è minore degli attacchi che avvengono sul fronte sociale ed economico. Ogni minimo tentativo degli operai e lavoratori, dei poveri della città e della campagna, dei giovani e delle donne di rivendicare i propri diritti è stato oggetto di restrizioni che ancora continuano. Le proteste e manifestazioni popolari affrontano la violenza poliziesca, gli arresti e le detenzioni. Gli Stati e i governi capitalisti, specialmente la Germania, la Francia e il Regno Unito, hanno già preso misure per dare più poteri alla polizia e alla gendarmeria, oltre che per garantire che le "misure poliziesche" siano permanenti. Perfino nei paesi conosciuti come la culla della "democrazia borghese", la reazione politica è in aumento e le pratiche reazionarie e fasciste sono applicate più ampiamente contro la classe operaia e l'opposizione sociale e popolare.

Lavoratori e lavoratrici, fratelli e sorelle, la realtà non può essere occultata in eterno!

La pandemia ha mostrato agli operai, ai lavoratori e agli oppressi il vero volto dell'imperialismo capitalista, dei governi borghesi e del fronte dei padroni. Non è possibile occultare per lungo tempo lo sfruttamento capitalista e il saccheggio imperialista, il fatto che il sistema capitalista è il nemico dell'umanità e dell'ecosistema. Specie nelle condizioni attuali, in cui la disoccupazione e la povertà, assieme all'uso della forza contro il popolo, si sono ampiamente manifestati, in cui la polarizzazione si è approfondita, nessuna demagogia, nessuna propaganda grossolana o sporca può occultare questa verità. E, in effetti, sempre più ampi settori di operai e lavoratori prendono coscienza della realtà e l'opposizione sociale cresce. Il fatto che la lotta contro le conseguenze della disoccupazione e della povertà stia aumentando in molti paesi, è una riprova del fatto che la classe operaia e le masse sfruttate non vogliono abbracciare il capitalismo e respingono il dominio dei monopoli. Man mano che cresce la loro coscienza della realtà sociale e della propria forza, aumenta il numero di coloro che esigono un radicale cambiamento di sistema.

Ai poli opposti del capitalismo attuale stanno la classe lavoratrice, sempre più povera e alienata dal suo lavoro, mentre produce tutta la ricchezza sociale; e all’altro polo, l'accumulazione capitalista intensificata, basata sulla schiavitù salariata della classe operaia e il saccheggio dei paesi dipendenti da parte di un pugno di capitalisti monopolisti sempre più parassitari e decadenti.

Secondo il rapporto 2020 di Oxfam, nel 2019 la ricchezza delle 2.153 persone più ricche superava la ricchezza totale di 4 miliardi e mezzo di persone. La ricchezza dell’1% più ricco era più del doppio della ricchezza di 6 miliardi e 900 milioni di persone. La ricchezza dei 10 uomini più ricchi, tra essi Jeff Bezos, Elon Musk, Bernard Arnault, Bill Gates, Mark Zuckerberg, è aumentata di un totale netto di 540 miliardi di dollari tra marzo e dicembre del 2020. La Cina, coi suoi 626 miliardari, capeggiati da Zhong Shanshan e Ma Huateng, è il secondo paese - dopo gli Stati Uniti – in quanto ad abbondanza di miliardari. Il rapporto segnala che l'aumento della ricchezza dei dieci uomini più ricchi, durante nove mesi di pandemia, è sufficiente affinché tutto il mondo si vaccini varie volte.

Nell'altra faccia della medaglia, vediamo le zone di fame nelle diverse regioni del pianeta, specialmente nell'Africa subsahariana. In tutto il mondo, ogni giorno muoiono quasi 25.000 persone di fame. Nel 2019, il numero di persone che vivono nella fame è aumentato di 10 milioni e ha raggiunto i 690 milioni di persone. In Africa i bambini muoiono perché non possono comprare antibiotici al costo di un 1 dollaro. Eppure, il denaro consumato nell'industria cosmetica mondiale supera i 200 miliardi di dollari.

Tra il 2011 e il 2017 non c’è stato praticamente nessun aumento dei salari reali. Inoltre, durante la pandemia i salari sono scesi e i problemi dei lavoratori sono aumentati, fra questi l'accesso al vaccino come problema importante.

Dimostriamo la forza della classe operaia!

La classe operaia e i lavoratori di tutto il mondo, dalla Cambogia agli USA, dalla Francia all'India, dall'Italia all'Ecuador, dalla Grecia al Cile, dalla Turchia al Brasile, dall'Egitto alla Cina e alla Bolivia, hanno cercato di rispondere alla barbarie capitalista con scioperi e resistenza, dovunque hanno potuto superare le barriere stabilite dai governi borghesi e dalla burocrazia sindacale. L’aumento dei prezzi dei beni di consumo basilari, delle imposte, la perdita di posti di lavoro, i bassi salari e l'aumento della povertà, assieme al peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita, alla mancanza di sicurezza in molti paesi, hanno creato condizioni per lo sviluppo delle lotte dei lavoratori e delle masse popolari. Le rivendicazioni di lavoro, pane e libertà sono state sollevate in tutto il mondo.

Ci avviciniamo al 1° Maggio del 2021 in un periodo nel quale si acutizzano le contraddizioni tra il lavoro e il capitale, l'imperialismo e i popoli oppressi, e tra gli stessi imperialisti, nel quale la probabilità che i loro "conflitti" passino della diplomazia al campo di battaglia è ogni volta maggiore. Un 1° Maggio combattivo con partecipazione massiccia mostrerà la forza della classe operaia. Un 1° Maggio energico darà alla classe operaia e ai popoli oppressi la forza morale di cui c’è bisogno per impegnarsi in battaglie più avanzate, servirà affinché la lotta faccia passi avanti.

Per la classe operaia, il 1° Maggio è un giorno nel quale mette a prova la sua forza contro il fronte capitalistico. Per questa ragione, la classe operaia deve unirsi nel 1° Maggio nella maniera più organizzata. Laddove sia possibile, i lavoratori devono formare "comitati del 1° Maggio", eletti attraverso la più ampia partecipazione nelle fabbriche, nei posti di lavoro e in tutti gli ambiti, con il fine di evitare lo svuotamento del 1° Maggio da parte della burocrazia sindacale. Organizzando il 1° Maggio in accordo col suo significato, la classe operaia troverà non solo milioni di lavoratori gettati nelle braccia della disoccupazione, ma anche i contadini poveri che non possono produrre, i piccoli commercianti che fronteggiano la rovina, i poveri delle zone rurali e della città, la gioventù e le donne che lottano contro il capitalismo e la reazione. In un certo senso, il 1° Maggio può svolgere il ruolo di leva nella lotta della classe operaia e dei popoli.

Oggi, i lavoratori affrontano due compiti contro i monopoli capitalisti che non conoscono limiti nello sfruttamento e nel saccheggio e intensificano la loro violenza, prendendo misure contro il malcontento e le proteste che si manifestano: rafforzare le file della classe operaia rinforzando la sua unità in ogni paese e su scala internazionale; sviluppare la sua unità e la sua alleanza con i popoli oppressi.

Pertanto, andiamo avanti per celebrare il 1° Maggio in una maniera degna del suo significato storico!

Viva il 1° Maggio!

Viva l'unità, la lotta e la solidarietà internazionale della classe operaia!

Esigiamo posti di lavoro sicuri, pane e libertà!

Viva il 1° Maggio, viva l'internazionalismo proletario!

Comitato di Coordinamento della Conferenza Internazionale di Partiti e Organizzazioni Marxisti-Leninisti - CIPOML

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