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ITALIAni BRUCIAno

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(21 Agosto 2012) Enzo Apicella

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AL FIANCO DEGLI OPERAI FEDEX/TNT: TUTTI A MONTECITORIO!

(3 Maggio 2021)

fedex montecitorio

Da più di un mese la multinazionale americana Fedex ha chiuso unilateralmente il sito di Piacenza, mettendo per strada 280 lavoratori con annesse famiglie: tutto ciò solo con lo scopo di colpire il SI Cobas, cioè il sindacato scelto dalla quasi totalità di questi lavoratori, e azzerare le conquiste salariali e normative strappate in 1 anni di lotte. Questa decisione è il frutto di una condotta aziendale che vede l'azienda rifiutare da quasi un anno ogni confronto col SI Cobas (che rappresenta la maggioranza dei lavoratori dell'intera filiera nazionale), e segue di poche settimane l'attacco repressivo contro i facchini in sciopero, con l'arresto di due dirigenti nazionali SI Cobas, poi scagionati dal Tribunale di Bologna.

Da più di un mese la FedEx, per raggiungere i suoi scopi, di serve della complicità di Cgil-Cisl-Uil, praticamente assenti sui luoghi di lavoro ma scandalosamente asserviti ai diktat padronali.

L'attacco al SI Cobas e ai lavoratori in lotta, che padroni e confederali minimizzano come una semplice disputa tra sigle sindacali, è in realtà il necessario preludio a un gigantesco piano di ristrutturazione su scala europea, che da quanto dichiarato dalla stessa FedEx dovrà portare in tempi brevi a più di 6000 licenziamenti, a pesanti riduzioni salariali e a una generale precarizzazione all'interno dei magazzini.
Per portare a termine i suoi piani, FedEx ha bisogno di eliminare l'ostacolo principale, rappresentato dalla resistenza dei lavoratori combattivi rappresentati dal SI Cobas.

In un contesto che vede i lavoratori pagare pesantemente il prezzo economico e sociale della ceisi pandemica, e alla vigilia della fatidica data sullo sblocco dei licenziamenti, la lotta dei facchini FedEx non è una semplice vertenza aziendale, bensì una battaglia i cui esiti incideranno anche sul futuro immediato dell'intera classe lavoratrice.

Di fronte al silenzio complice delle istituzioni e del governo Draghi, martedì 4 maggio saremo in presidio fuori al palazzo di Montecitorio, per pretendere l'apertura immediata di un tavolo di crisi nazionale su tutta la filiera FedEx.

Saremo in piazza ancora una volta forti della solidarietà dei lavoratori della logistica di tutta Italia e col sostegno di altri movimenti che da tempo attendono risposte concrete dal governo nazionale e dalle amministrazioni locali, su tutti il movimento disoccupati 7 novembre di Napoli.
Avanti tutta contro i piani di macelleria sociale dei padroni e del governo Draghi.
FedEx, Draghi e Cgil-Cisl-Uil: sindacato lo scelgono i lavoratori!
Solo la lotta paga!


Martedì 4 maggio ore 10,30 presidio a piazza di Montecitorio.

Si Cobas Lavoratori Autorganizzati

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