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Resoconto commentato dell'iniziativa assembleare per una Farmacap pubblica e indivisile, svoltasi a Torrenova il 21 maggio

(23 Maggio 2021)

farmacap

Si è svolta il 21 maggio 2021, nella stessa giornata degli incontri internazionali sul G20 sulla salute e delle proteste non solo a Roma ma in varie parti d’Italia, di contrasto alla privatizzazione della sanità e dei servizi, per una sanità pubblica e accessibile a tutti e tutte, una importante e riuscitissima assemblea pubblica, con incontro di lavoratrici e lavoratori di Farmacap, gli utenti e cittadinanza del territorio dl Municipio Roma 6, l partecipazione di consigliere e consiglieri comunali e municipali, presso lo spazio antistante la farmacia comunale e lo sportello sociale di prossimità della FARMACAP, in Piazza Torraccio di Torrenova.
L’iniziativa è stata autogestita dal personale della farmacia e dello sportello sociale, da loro promossa e organizzata, con la copertura sindacale (anche di assemblea) e il sostegno delle Rsa congiunte di Usi, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil. Ha avuto un riscontro di presenze di utenti e cittadine, che sono intervenute nel dibattito, molto confortante, con un’affezione e una dimostrazione di difesa delle farmacie comunali PUBBLICHE e dei servizi socio sanitari assistenziali erogati sul territorio, nonché del personale dipendente che ci lavora, a tratti commovente, ma con una chiarezza popolare disarmante di difesa dei servizi pubblici, nel senso di NON accettare le inopportune e pessime scelte della Sindaca Raggi, della sua Giunta, in contrasto con quanto approvato dall’Assemblea Capitolina anche nelle due ultime sedute in sede straordinaria (10 marzo e 5 maggio 2021), contrarie allo smantellamento e alla distruzione di questa strategica azienda comunale. La stessa RELAZIONE DELLA PROCURA GENERALE DEL LAZIO DELLA CORTE DEI CONTI, DEL 10 MAGGIO SCORSO, HA FORTEMENTE CRITICATO QUESTO COMPORTAMENTO NON CONFORME DI SINDACA E GIUNTA E DIRIGENTI DEI VERTICI CAPITOLINI, colpevoli di aver compresso fortemente, le funzioni statutarie e ufficiali di indirizzo, orientamento, vigilanza e controllo dell’organo elettivo dell’Assemblea Capitolina, sostituendole con atti unilaterali, di aver omesso l’approvazione di ben sei bilanci di Farmacap, di non aver inserito nei fondi del Bilancio di Roma Capitale, sufficienti risorse economiche per il ripianamento dei disavanzi della propria azienda speciale comunale, né aver previsto misure e provvedimenti finalizzati ad evitare l’aggravarsi della situazione economico-finanziaria, alla pari di quanto è stato valutato negativamente dalla stessa Corte dei Conti, per AMA (ciclo dei rifiuti e piano di ristrutturazione aziendale deficitario), ATAC (trasporto pubblico locale, con concordato amministrativo approvato in tribunale carente in sede di esecuzione), altre aziende pubbliche.
Sono stati presenti e partecipi, diversi consiglieri e consigliere comunali (Fassina, Baglio, Celli, Zannola, Grancio, Catini e Figliomeni), 2 consiglieri municipali, oltre a diverse decine di utenti, che si sono alternati all’assemblea presidio(ndr, anche per rispettare le disposizioni anti contagio sul covid 19 e le limitazioni imposte dalla Questura, tra distanziamento sanitario, divieto di “assembramento” e misure di protezione nello spiazzale davanti alla farmacia comunale).
Una riuscitissima iniziativa territoriale, che fa seguito alle manifestazioni centrali al Campidoglio dei dipendenti di Farmacap, del 10 marzo e del 5 maggio scorso, in quest’ultima occasione con lo sciopero intera giornata che ha portato anche alla chiusura di parecchie farmacie, pur nei limiti restrittivi della legge 146 90 sugli scioperi nei servizi essenziali garantiti anche quel giorno, che dà impulso e speranza per la prosecuzione delle mobilitazioni e la continuazione della lotta.
DALLE PERIFERIE E DAI QUARTIERI POPOLARI, PARTE UNA RISPOSTA DI LAVORATRICI, LAVORATORI E UTENTI ALL’ARROGANZA DEI POTENTATI ECONOMICI, DEGLI SPECULATORI DEL SETTORE FARMACEUTICO E PARAFARMACEUTICO, molto interessati alla dismissione e scorporo delle farmacie comunali, allo smantellamento della Farmacap, per ottenere quote di “mercato” finalizzate a utili e profitti sulla pelle dei settori popolari meno abbienti, territori sgombrati da “presenze fastidiose” di presidi pubblici farmaco-socio-sanitari e assistenziali, rappresentate dalle farmacie e sportelli sociali dell’Azienda Speciale Comunale FARMACAP, con la “deportazione” della forza lavoro tra farmacisti-e, operatrici e operatori sociali formati e specializzati, circa 330 persone, verso altre sponde…nell’ambito del famigerato piano di ristrutturazione e smantellamento di diverse aziende pubbliche e partecipate comunali…nel segno del piano dell’ex Assessore Colomban e delle mire affaristiche della Sindaca (che si ricandida pure!), di componenti della Giunta capitolina molto “chiacchierati” per una gestione poco trasparente, meno efficace e funzionale agli interessi pubblici da tutelare e rispettare.
Intanto, arriva il 4° commissario in 7 anni (ma non un vero Presidente e un CdA efficace e funzionale, almeno come controparte), con l’incarico di procedere allo scorporo dei settori di intervento della Farmacap (45 farmacie comunali distribuite sul territorio cittadino, specie in zone popolari prive di servizi integrati pubblici, 10 sportelli sociali di prossimità, il servizio ReCup) e alla dismissione del patrimonio immobiliare e delle esperienze lavorative, umane, di chi ci lavora. Commissario, che ha già convocato sindacati e Rsa interne, per il 28 maggio mattina e in presenza, per “illustrare” il piano di cui è esecutore e per avere un primo incontro ufficiale di relazioni sindacali industriali…per noi, un confronto non si nega a nessuno,
TANTO NON CI INCANTA, né la sua giovane età e i modi garbati espressi nelle prime interviste sui telegiornali locali (PRIMA ANCORA DI INCONTRARE RAPPRESENTANZE SINDACALI E UTENTI DEI SERVIZI…), né il fatto che sia l’ennesimo “avvocato-commissario”, nominato il 19 maggio con ordinanza della Sindaca avvocata Raggi, con il compito “sporco” di smantellare la Farmacap, distruggere 23 anni di lavoro e di esperienza territoriale a sostegno della salute della cittadinanza e della popolazione, scorporarla nella sua essenza e “mission” originaria, che nel bene e nel male (con sei bilanci non approvati e risultanze contabili discutibili per la loro effettiva attendibilità), ha costituito un baluardo alla mercificazione della salute, per le tutele farmaco sanitarie assistenziali specie per le fasce meno abbienti di utenti nelle periferie, con finalità che certo non sono coerenti con gli interessi pubblici e collettivi che dovrebbero essere prioritari e prevalenti, per un Ente Locale come la CAPITALE D’ITALIA, per le sue aziende pubbliche, che vanno rifinanziate, tutelate, rilanciate e rafforzate per la loro funzione strategica, rispetto agli interessi speculativi privati, non certo “meritevoli di tutela”, rispetto agli interessi pubblici, con le necessarie misure di ripristino della serenità e sicurezza del lavoro dei dipendenti (I QUALI, COME IL SINDACATO USI HA RIBADITO CON ATTO UFFICIALE DI DIFFIDA il 19 maggio, ATTENDONO IL PAGAMENTO REGOLARE DI RETRIBUZIONI E STIPENDI DI MAGGIO 2021, A FRONTE DI PRESTAZIONI LAVORATIVE OFFERTE CON CAPACITA’ E CORRETTEZZA…malgrado la situazione di incertezza e di disagio).
Così come manca da parte dell’Amministrazione capitolina, un contratto di servizio con la Farmacap, che è ancora azienda pubblica, con tutti i requisiti di rispetto di leggi e contratti per i servizi e le prestazioni erogate alla cittadinanza in questi anni, anche su questo aspetto come il pagamento regolare di retribuzioni, sindaci-avvocati e avvocati-commissari dovranno renderci conto anche nelle varie sedi competenti, civili, amministrative, contabili e penali.
A proposito di …”commissari”, A RIDATECE MONTALBANO di Camilleri, che è mejo.

A cura dell’Unione Sindacale Italiana Usi fondata nel 1912

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