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NELL'ANNIVERSARIO DEI FATTI DEL 26 GIUGNO 1975 NELLA RISERVA DI PINE RIDGE. UNA LETTURA PUBBLICA A VITERBO E UN APPELLO AL PARLAMENTO EUROPEO

(26 Giugno 2021)

Leonard Peltier

Foto ripresa dal sito pressenza.com

Sabato 26 giugno 2021 a Viterbo, nel "Parco delle querce" nel quartiere di Santa Barbara, il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", Peppe Sini, ha letto e commentato il discorso tenuto da Leonard Peltier il primo giugno del 1977 al termine del processo svoltosi a Fargo (nel Nord Dakota) nel quale fu condannato innocente per un delitto che non aveva commesso.
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I fatti di sangue del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge
Il 26 giugno 1975 nella riserva indiana di Pine Ridge, nel Sud Dakota, vi fu un conflitto a fuoco al termine del quale due agenti dell'Fbi e un nativo americano restarono uccisi.
Della morte dei due agenti dell'Fbi fu accusato Leonard Peltier, attivista dell'American Indian Movement, difensore dei diritti umani dei nativi americani.
L'accusa si basava su prove false e su testimonianze altrettanto false. La falsità delle une come delle altre fu subito dimostrata, ma al termine di un processo-farsa Leonard Peltier venne scandalosamente condannato nonostante la sua innocenza fosse del tutto evidente.
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Alcune parole conclusive rivolte da Leonard Peltier al giudice
Nelle parole che rivolse al giudice prima della lettura della sentenza, Leonard Peltier dopo aver riassunto ancora una volta le flagranti illegalità e menzogne commesse e propalate da chi istruì e gestì il processo ed aver ribadito la sua evidente innocenza, concluse dicendo:
"Non ho fatto nulla per cui sentirmi in colpa.
Non rimpiango di essere un attivista nativo americano: migliaia di persone negli Stati Uniti, in Canada e in tutto il mondo continuano e continueranno a sostenermi per denunciare le ingiustizie che sono avvenute in quest'aula di tribunale.
Provo compassione per il suo popolo, costretto a vivere sotto un sistema tanto orribile. Sotto il suo sistema, vi vengono insegnati la cupidigia, il razzismo, la corruzione e, più grave di tutto, la distruzione della Madre Terra.
Nel sistema dei nativi americani, ci viene insegnato che tutte le persone sono Fratelli e Sorelle; a condividere la ricchezza con i poveri e i bisognosi. Ma la cosa più importante di tutte è rispettare e proteggere la Terra, che noi consideriamo nostra madre. Ci nutriamo dal suo seno, nostra Madre ci dà la vita dalla nascita e, quando è il momento di lasciare questo mondo, ci riprende nel suo ventre. Ma la cosa principale che ci viene insegnata è di preservarla per i nostri figli e i nostri nipoti, poiché saranno quelli che vivranno su essa.
No, non sono io il colpevole qui dentro; non sono io quello che dovrebbe essere chiamato criminale: l'America bianca razzista è il criminale che distrugge le nostre terre e e la mia gente".
(Cit. in Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, 1994, p. 182).
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Un dovere dell'umanità
Dal 1977 Leonard Peltier è detenuto, tutti sanno che non ha ucciso nessuno - gli stessi accusatori hanno dovuto ammetterlo - ma continua ad essere detenuto da oltre quarant'anni.
Perché è detenuto pur essendo innocente?
E' detenuto per lo stesso motivo per cui in tanti paesi del mondo sono detenuti tante donne e tanti uomini difensori dei diritti umani delle persone e dei popoli, difensori della Madre Terra.
E' detenuto perché un regime violento e razzista, rapinatore e distruttivo, non vuole riconoscere i diritti fondamentali degli esseri umani e del mondo vivente, e quindi perseguita e mira ad annientare chi si batte per essi.
Il governo degli Stati Uniti d'America, ed i potentati economici di cui è il comitato d'affari, continua a derubare, perseguitare ed opprimere le popolazioni native americane e non solo.
La persecuzione e la strage dei nativi americani, la depredazione e l'avvelenamento delle loro terre residue, è sotto gli occhi di tutti.
Non è un dovere dell'umanità opporsi a questo genocidio che continua?
Non è un dovere dell'umanità richiamare anche gli Stati Uniti d'America, come ogni altro paese del mondo, al rispetto dei diritti umani e della natura?
Non è un dovere dell'umanità richiamare anche gli Stati Uniti d'America, come ogni altro paese del mondo, a rispettare le leggi e i trattati che proibiscono violenze così scellerate come la persecuzione razzista, le stragi, il genocidio e la distruzione del mondo vivente?
Non è un dovere dell'umanità richiamare anche gli Stati Uniti d'America, come ogni altro paese del mondo, al rispetto della democrazia e dell'umanità?
Non è un dovere dell'umanità battersi perché gli Stati Uniti d'America finalmente liberino Leonard Peltier, l'uomo innocente Leonard Peltier, il difensore dell'umanità e della Madre Terra Leonard Peltier?
Leonard Peltier non è un criminale, ma un eroe.
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Un appello al Presidente del Parlamento Europeo
Ancora una volta chiediamo alle istituzione europee, che con gli Stati Uniti d'America hanno legami tali da avere il potere di influire sulla politica americana, di impegnarsi per la liberazione di Leonard Peltier.
Ancora una volta chiediamo a tutte le persone di volontà buona e a tutte le istituzioni democratiche di scrivere al Presidente del Parlamento Europeo, l'italiano David Sassoli, affinché si esprima e si impegni, ed impegni il Parlamento Europeo tutto, per la liberazione di Leonard Peltier.
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Un minuto di silenzio in memoria di Camara Fantamadi
La lettura del discorso di Leonard Peltier svolta oggi per iniziativa della struttura nonviolenta viterbese nel "Parco delle querce" del capoluogo laziale si è aperta con un minuto di silenzio in memoria di Camara Fantamadi, bracciante maliano morto nelle campagne pugliesi ucciso dalla fatica, dalla calura, dallo sfruttamento schiavista e dalla violenza razzista dilaganti nel nostro paese.
Nel ricordo di Camara Fantamadi ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori più atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalità che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanità.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla è più importante, più necessario, più urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiché la prima radice di ogni altra violenza e oppressione è la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanità in due e nega piena dignità e uguaglianza di diritti a metà del genere umano e così disumanizza l'umanità intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si può sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanità; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanità può essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitù, all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitù in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti è privato di fondamentali diritti non è più una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalità costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiché compito delle forze dell'ordine è proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza è la più importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilità di armi è il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanità intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine è uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanità e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che è la sola casa comune dell'umanità intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanità intera.
Salvare le vite è il primo dovere.

Viterbo, 26 giugno 2021

Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera - Viterbo

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