">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Ventiquattro ore senza di noi

Ventiquattro ore senza di noi

(1 Marzo 2010) Enzo Apicella
Sciopero generale dei lavoratori migranti

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Flessibili, precari, esternalizzati)

LE CHIACCHIERE STANNO A ZERO, MENTRE CRESCONO LE BUGIE DELLA GIUNTA RAGGI SU ROMA MULTISERVIZI

(29 Giugno 2021)

comunicatousi

Parlare oggi di una “gara ponte” per la gestione del global service (cioè per nidi e scuole comunali: servizi di pulizie, ausiliariato, sanificazione e igienizzazione, assistenza ai bambini, trasporto scolastico anche per Rom, Sinti e disabili) completamente inventata rispetto ai bisogni e alle esigenze reali, senza le motivazioni di “urgenza” previste nel codice degli appalti con la procedura negoziata, vuol dire affrontare una situazione di gestione del settore educativo-scolastico (senza dimenticare l’assistenza ad alunni-e disabili con gli ex AEC oggi OEPA, con circa 3.000 operatori e operatrici, la ristorazione scolastica – la vecchia mensa che oggi occupa oltre 4000 operatrici nei 15 Municipi di Roma Capitale e nelle scuole statali dell’obbligo), che prosegue da più di 20 anni in forma esternalizzata ad AZIENDE e cooperative, sempre con la logica dell’emergenza, non con una programmazione e pianificazione efficace, razionale, economicamente sostenibile per la Capitale d’Italia. Una situazione di peggioramento dei servizi, che ancora una volta è scaricata e pagata sia dall’utenza che dai lavoratori.
Oltre 20 anni fa, l’USI fu l’unico sindacato che su mandato dei lavoratori firmò il passaggio degli LSU/LPU del Progetto POLIS con la relativa stabilizzazione, anche nelle partecipate comunali tra cui ROMA MULTISERVIZI, da quel momento oltre ad una presenza tra i dipendenti comunali (avevamo già vinto la battaglia per ottenere il passaggio di educatrici ed insegnanti precarie a TEMPO INDETERMINATO) e nelle biblioteche, nelle cooperative sociali come nelle imprese di pulimento, seguiamo con viva attenzione e tante mobilitazioni la travagliata gestione delle aziende pubbliche partecipate, spesso guidate da politici non competenti del settore, messi a capo a seconda degli equilibri delle Giunte al governo della città.
La situazione si è aggravata purtroppo in questi ultimi anni di gestione della GIUNTA RAGGI, un pò in tutte le partecipate in primis FARMACAP e ROMA MULTISERVIZI (che ricordiamo è in maggioranza di proprietà dell’AMA che specialmente in questi ultimi anni di gestione caotica se n’é completamente disinteressata).
La RMS (ROMA MULTISERVIZI SPA) dalla fine degli anni ’90 si interessa di gestire i servizi oggi definiti in GLOBAL SERVICE e negli anni 2000 vinse la gara per la sua gestione, proseguendo fino ad oggi con varie proroghe tecniche; occupando con contratti quasi tutti part-time a 8/10/12 mesi (da noi sempre contestati) circa 2500 lavoratori senza rispettare completamente il CCNL di settore - imprese di pulizie multiservizi – servizi integrati (specie per quanto riguarda le ferie, preesistenti contratti a 12 ore, uso massiccio di straordinari – ore supplementari, uso di lavoratori interinali/in somministrazione, in maniera ingiustificata e a quel che risulta, anche in sostituzione di personale in organico e non come affiancamento alla forza lavoro contrattualizzata, in alcuni servizi e attività).
Le promesse fatte da questa GIUNTA sia in campagna elettorale, che dopo in incontri con i lavoratori e le lavoratrici nelle commissioni consiliari, erano di “INTERNALIZZARE IL SERVIZIO” (stessa promessa che stanno facendo per gli OEPA già AEC), ma questo non è mai avvenuto; pure nei verbali vennero modificate successivamente le dichiarazioni dell’Assessora MURARO, poi defenestrata!).
Nei vari tavoli tecnici prima unitari (poi i confederali concertativi vollero la nostra esclusione per paura di non poter gestire con accordi al ribasso, la questione e di perdere tessere sindacali e quote di micro potere) ci vennero fatte promesse di trovare nuove soluzioni che rispettassero la legge MADIA (anche se la stessa Ministra spiegò che non c’erano problemi di internalizzare (ndr per noi Usi il termine esatto e la proposta è di RI-PUBBLICIZZARE con assorbimento della forza lavoro utilizzata, in una società partecipata di primo livello con idonea funzione e “mission”), un servizio utile e necessario alla CAPITALE, come era avvenuto in altre città, come SCELTA POLITICO AMMINISTRATIVA NELL’AMBITO DELLE PREROGATIVE DI UN ENTE LOCALE (come fu fatto anni fa con il consorzio di servizi sociali ed educativi nei Comuni del Verbano Cusio Ossola o la Mulltiutility a Napoli).
Per la situazione di Roma Multiservizi, raccogliemmo da soli sulla nostra proposta di petizione popolare, ben 22.000 firme di cittadini e cittadine, di lavoratori, che vennero consegnate sia alla Presidenza dell’Assemblea Capitolina che in copia alla Sindaca Raggi, ma le note conseguenze giudiziarie di DE VITO, fecero si che tali firme depositate, scomparvero nei meandri delle segrete stanze, senza mai essere portate al voto in Aula Giulio Cesare, come petizione popolare e secondo il rispetto di procedure di partecipazione diretta e popolare, disciplinate dallo Statuto di Roma Capitale.
Fu poi nei tavoli tecnici dal 2016 in poi, che comparve la figura dell’Avv. LANZALONE (noto alle cronache giudiziarie per il suo arresto e poi la sua riduzione ai “domiciliari”), che come collaboratore (pure se ancora non nominato) della RAGGI, propose una gara “a doppio oggetto”, che ebbe una vita molto travagliata e che ancora oggi non sì è risolta, perché rimandata dalla giustizia italiana alla CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA, ed oggi è in attesa della sentenza che dovrà poi essere riconfermata dai tribunali amministrativi italiani e dal CONSIGLIO DI STATO, dopo che già l’anno scorso si era espresso, criticamente, la Commissione dell’Unione Europea.
Nel frattempo l’AMMINISTRAZIONE CAPITOLINA, tramite il dipartimento politiche scolastiche ed educative, ha tentato più volte di trovare soluzioni “tampone” per non dare la proroga tecnica funzionale alla continuazione del servizio all’utenza, in attesa delle decisioni degli organi giudiziari.
Soluzioni con affidamenti alla CNS, fatta a luglio del 2020 (in piena pandemia), che poi sono stati bloccati dalla giustizia amministrativa e sulla stessa lunghezza d’onda si muove questa proposta del giugno 2021, di GARA PONTE con procedura negoziata, che preoccupa sia i sindacati per mancanza di una chiara clausola sociale e di una tempistica idonea a permettere la programmazione e ripresa delle attività a settembre prossimo, che gli stessi dipendenti, che rischierebbero di vedersi confermate solo le poche ore di contratto individuale formale, per gli amministrativi, la messa in mobilità come esuberi.
La Bugia più grande degli ASSESSORI LEMMETTI (Bilancio con delega alle aziende partecipate) e MAMMI’ (Politiche Scolastiche ed Educative) e della stessa Sindaca RAGGI, è che sarebbero stati costretti dall’ANAC – Autorità nazionale Anti Corruzione – che non ha assolutamente competenza né ingerenza vincolante (L’ANAC è competente sulla regolarità formale delle procedure di gara e sul rispetto delle norme a contrasto di infiltrazioni criminali, anticorruzione e trasparenza delle procedure con spendita di soldi pubblici), sulle scelte politiche amministrative delle GIUNTE e in particolare su ROMA CAPITALE, in assenza di ulteriori e chiari INDIRIZZI E ORIENTAMENTI DI SPETTANZA DELL’ASSEMBLEA CAPITOLINA, come si chiama il Consiglio Comunale di Roma Capitale.
Si ricorda, che è ricorrente una società o meglio un consorzio di cooperative, che è posto da una parte dell’Amministrazione comunale, in antagonismo alla ROMA MULTISERVIZI: la CNS (Consorzio Nazionale Servizi, aderente alla Lega delle Cooperative), che aveva vinto in qualche modo la gara CONSIP nel 2014, fatto che provocò la prima grande e massiccia mobilitazione operaia, perchè prevedeva una riduzione quantificata tra i 600 e i 700 dipendenti in meno, nel global service: gara che venne poi rigettata e annullata, in un periodo in cui nella CNS regionale del Lazio, una delle figure dirigenziali di spicco un certo Salvatore Buzzi, diventato pochi mesi dopo famoso come “il ras delle cooperative”, nel primo troncone dell’inchiesta sugli appalti e affidamenti a Roma, chiamata 8e giustamente) “sistema di mafia capitale”.
La stessa cordata di cooperative della CNS, presente anni fa, ricompare anche attualmente, coe uno dei soggetti papabili nelle procedure negoziate ed è individuta, secondo alcune componenti politiche e dirigenziali apicali dell’Amministrazione capitolina, il soggetto vincitore e aggiudicatario della “GARA A DOPPIO OGGETTO” per l’appalto dei servizi del global service, in attesa di sentenza della Corte di Giustizia Europea, con procedura già sconfessata da altri pronunciamenti di Tar e Consiglio di Stato.
Nel frattempo sulle partecipate comunali è intervenuta anche la CORTE DEI CONTI il 10 maggio 2021, criticandone la gestione, la poca trasparenza ed in alcuni casi la mancata approvazione dei BILANCI, la mancata previsione di piani di risanamento idonei e sufficienti alla loro funzione, lo schiacciamento delle prerogative di Assemblea Capitolina, fino alla loro compressione totale, negli indirizzi, orientamenti e delibere conseguenti, a tutto vantaggio di delibere di Giunta Comunale )organo esecutivo) e di atti dirigenziali sprovvisti di trasparenti e chiari orientamenti politico amministrativi dell’organo elettivo di un Ente Locale, tra i quali anche la mancata previsione e accantonamento, in caso di dichiarate perdite di esercizio, di somme sufficienti ripianare situazioni debitorie, nel Bilancio capitolino. Contro questo stato di cose, dove le BUGIE, le “mezze verità” e le omissioni e ritardi crescono, con esternazioni inopportune e facilmente smentibili, della Sindaca Raggi a difesa dell’indifendibile sul corretto operato della “sua Giunta” e dei “suoi dirigenti apicali”, come le ultime dichiarazioni filmate rintracciabili sui social e nelle reti hanno dimostrato, l’USI Unione Sindacale Italiana, si è sempre battuta in prima fila, richiamando i lavoratori e le lavoratrici alla mobilitazione e alla lotta, possibilmente in modo congiunto e combattivo.
Per questo, oltre a mantenere una mobilitazione quasi permanente e con obiettivi chiari e definiti, senza rincorrere gli eventi ma CREANDO DI NUOVO LE CONDIZIONI FAVOREVOLI, I RAPPORTI DI FORZA NECESSARI A SVILUPPARE I PUNTI PRIORITARI DELLA PIATTAFORMA RIVENDICATIVA e bloccare procedure di gara, bandi a rischio della TUTELA OCCUPAZIONALE PIENA, DELLE CONDIZIONI SALARIALI DIGITOSE, DEL RECUPERO DI ASPETTI NORMATIVI CERTI E DI DIRITTI PER TUTTI-E, anche su IDONEI CARICHI DI LAVORO, RITMI E ORARI DI LAVORO, MISURE SERIE SU SALUTE E SICUREZZA, L’USI e le su strutture invitano come nel recente passato, i lavoratori e le lavoratrici a dare forza all’unica vera opposizione a questo stato di cose, attraverso una campagna di organizzazione e tesseramento a Usi, anche alla Roma Multiservizi, rafforzandone la rappresentanza e la consistenza associativa interna, lasciando finalmente il meccanismo vecchio, stantio, trito e ritrito, posto in essere dalle burocrazie e dai vertici di sindacati concertativi se non “collaborazionisti”, che ormai non può più garantire alcuna “pace e tranquillità” se non cedendo con altri accordi al ribasso o compromessi con alcune forze politiche, sulle fondamentali garanzia salariali, normative, di monte ore contrattuale (gli impegni presi in Consiglio comunale di portare tutti i lavoratori ad almeno 5 ore giornaliere di contratto, è rimasto disatteso, permettendo l’ennesimo accordo sindacale cgil cisl uil Roma Multiservizi, discriminatorio tra servizi dello stesso appalto e tra dipendenti, di adeguamento graduale a 4 ore giornaliere di monte ore, come avviene tra chi lavora nei nidi e nelle scuole e chi ne viene penalizzato su servizio di trasporto scolastico-scuola bus, lasciando inalterata la gestione clientelare e non paritaria su ore supplementari, che non diventano ore ORDINARIE di lavoro con tutti i diritti connessi per chi lavora), o di carichi di lavoro (nelle pulizie la base è la SUPERFICIE IN METRI QUADRI DA PULIRE, alla quale collegare IL TEMPO ORARIO per svolgerlo in modo rispettoso di ritmi e dlle aumentate disposizioni su salute e sicurezza), occupazionali dei circa 2400 operai e operai dell’appalto in global service, CHE HANNO NECESSITA’ DI CONTINUITA’ LAVORATIVA E DI PROSECUZIONE CON LIVELLI DECENTI, DELLE VARI ATTIVITA’ DI SERVIZI ALL’UTENZA E ALLA CITTADINANZA, senza essere usati come massa di manovra.

E’ ORA DI TORNARE PROTAGONISTI E PROTAGONISTE, senza delegare a sterili trattative e ad accordi al ribasso, né di rimanere passivi in attesa dello scontro legale in atto tra Roma Capitale e Roma Multiservizi, su gara ponte, procedure negoziate e aggiudicazioni, proroghe, PREPARANDO NUOVE MOBILITAZIONI INDIPENDENTI E DAL BASSO, CONVOCANDO ASSEMBLEE PRESIDI IN PRESENZA E ROMPENDO IL MURO DEL SILENZIO E DELL’OMERTA’.

SEGRETERIA INTERCATEGORIALE LOCALE DI USI Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912

3605