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(10 Ottobre 2011) Enzo Apicella

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Il signor bisognerebbe

sullo sciopero unitario del sindacalismo di base del 21 ottobre

(27 Ottobre 2005)

Il signor Bisognerebbe vorrebbe cambiare il mondo. Lo dice ogni giorno sia che parli di sindacato, di politica, di tutto e di niente... ma al momento buono...

Il signor “Bisognerebbe” si lamenta, a ragione, di questo governo.

Il signor Bisognerebbe non ne puo’ piu’ di avere un salario che è del tutto insufficiente, non adeguato al lavoro che svolge e che soprattutto non gli consente di vivere decentemente e talvolta neanche di arrivare a fine mese.

Il signor Bisognerebbe non vuole che il suo TFR/TFS finisca nei fondi integrativi dove, nella migliore delle ipotesi, non si sa che fine farà.

Il signor Bisognerebbe non vuole che la sua azienda chiuda, che il suo lavoro venga esternalizzato, non vuole che la scuola pubblica diventi un azienda, che i trasporti siano privatizzati e diventino a rischio, che gli scippino la pensione, che la malattia diventi un business, che il suo salario reale diminuisca ad ogni rinnovo contrattuale, che i giovani, magari i suoi figli, a cui offrono ormai solo lavori precari, non abbiano un futuro.

E dice, spesso e volentieri “Bisognerebbe fare qualcosa perché tutto questo non avvenga”.

Poi pero’, nella sua pratica quotidiana, per “quieto vivere”, per fare “carriera”, per non contrariare il suo capo o il suo dirigente (quando non è lui, come talvolta capita, il capo o il dirigente), perché gli pagano gli straordinari o molto piu’ semplicemente perché è alla ricerca di “gratificazione”, per sentirsi “considerato”, oppure perché comunque ci sono “gli utenti”, ”i malati”, “i bambini”, “gli studenti”, la “gente che ha bisogno” ecc…, finisce per tappare lui buona parte dei i buchi che farebbero saltare il sistema ed entra in contraddizione palese con tutti i suoi “bisognerebbe”.

Cosi’, ad esempio, di fronte allo sciopero unitario del sindacalismo di base del 21 ottobre, che ha come obiettivi tutti i suoi bisognerebbe, biascica il suo “Certo bisognerebbe fare questo sciopero ma…. tanto la maggioranza non lo farà…per cui non lo faccio anch’io!” e si sente a posto con sua coscienza (spirituale o di classe a secondo della formazione che ha avuto).

Poi magari, tra un mesetto, dopo che bofonchia ormai da anni “Cgil-cisl e uil non ci tutelano piu’, sono piu’ attenti ai problemi della controparte e ai loro interessi (vedi TFR) che ai lavoratori…bisognerebbe non pagargli piu’ la tessera! Questi sindacalisti bisognerebbe rimandarli a lavorare..ecc.” farà il prossimo sciopericchio (articolato e non per tutto il giorno per non fare male alla controparte) di cgil-cisl e uil (che tra l’altro servirà per chiedere per loro stessi il monopolio dei fondi integrativi per la pensione in cui versare TFR/TFS). Ovviamente perché” Bisognerebbe non farlo…ma la maggioranza lo farà..per cui non posso non farlo proprio io!” E cosi’ legittimerà, per l’ennesima volta, quelli che critica tutti i giorni.

Il signor Bisognerebbe è uno che vorrebbe che qualcun altro realizzasse per lui i suoi “bisognerebbe”. Insomma questa società fa schifo, bisognerebbe cambiarla ma…”tengo famiglia”, devo pur vivere, non voglio compromettere la mia carriera, perché mi devo esporre proprio io, ecc…Per cui, ci tedia ogni giorno con i suoi bisognerebbe, si dichiara democratico e di sinistra ( per carità talvolta vota DS o “persino“ Rifondazione, partecipa ai girotondi, frequenta “persino” i centri sociali ed ha magari la tessera dell’Arci, della Cgil o “persino” dei COBAS o della CUB) ma a parte quando parla, quando si tratta di agire preferisce starsene tranquillo nel gregge, per non mettere in discussione i suoi “privilegi” veri o presunti, o fare il capogregge per conto di quelli che critica giornalmente. Del resto non puo’ contrariare, proprio lui, il governo, il ministro, il suo dirigente, il suo sindaco, il suo capo…che -sia detto per inciso - “Sono incapaci e andrebbero rimossi anzi, già che ne parliamo qualcuno lo faccia al piu’ presto” ma lui, insomma, con loro ci deve convivere tutti i giorni, così come con i suoi colleghi “pecoroni” che –loro si –non si danno mai una smossa e subiscono tutto!! Per farla breve, il signor Bisognerebbe vorrebbe che qualcun altro facesse le cose per lui, mentre lui “fa bella figura” e copre, con il suo lavoro, i buchi piu’ ‘appariscenti provocati dalle scelte che “Bisognerebbe annullare o cambiare!” Il signor (o la signora) Bisognerebbe vuole sempre la botte piena e la moglie (o il marito) ubriaca. Il signor (o la signora) Bisognerebbe dovrebbe decidersi. O sta con lo stato di cose esistenti o si muove per cambiarle. O diventa il signor Bisogna o resta il signor “Tutto sommato va bene così”. Anche perché, personalmente, comincio a pensare che il signor Bisognerebbe, bisognerebbe prenderlo (metaforicamente) a calci nel culo ogni volta che si lamenta, non fosse altro per non trovarsi iscritti d’ufficio nel club dei signori Bisognerebbe.

Sarà anche poco elegante e politicamente scorretto e non servirà a fargli cambiare idea perché è talmente abituato a prendere e a dare calci e a ingoiar o far ingoiare rospi tutti i giorni che non se ne accorgerebbe nemmeno o tutt’al piu’ si limiterebbe a dire che “Non bisognerebbe dare calci…”, ma servirebbe a me, per togliermi una gran bella soddisfazione!

Penso proprio che la prossima volta che incontrerò un signor Bisognerebbe non mi neghero’ di certo questo immenso piacere.

Milano, 24 ottobre 2005

P.s.- lo sciopero, tutto sommato è riuscito (oltre 50.000 al corteo e oltre 1 milione di partecipanti all’agitazione, probabilmente non molto meno di quello che metterebbero insieme cgil-cisl e uil se tutti i media li oscurassero) ma con la partecipazione di tutti i signor Bisognerebbe i risultati sarebbero di ben altre dimensioni e consentirebbero di raggiungere la massa critica necessaria per incidere sulla situazione attuale…..

Enrico Baroni - della CUB

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