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il pane e le rose

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Il governo punta a liquidare Alitalia a qualunque costo

Oltre 7500 esuberi, smembramento, ridimensionamento, perdita di un asset strategico e sperpero di denaro pubblico

(21 Agosto 2021)

Ita e air cub

UN GOVERNO IRRESPONSABILE
Draghi&Co non sembrano voler sentire ragioni: continuano ad insistere, con ossequioso servilismo ai diktat europei ed enorme irresponsabilità, che ITA s’ha da fare a qualunque costo e contro ogni logica.
Il progetto ITA e la strada da intraprendere sono tutt’altro che chiari e sono concreti i rischi di fallimento.
Al momento l’unica certezza esistente è che l’ennesimo “Piano della miseria” di Alitalia, se si dovesse realizzare, comporterà il ridimensionamento e lo smembramento della Compagnia di Bandiera italiana (…eloquente l’auspicio del Presidente di Enac che ITA diventi un “vettore di riferimento”!), un immane disastro sociale con migliaia di llicenziamenti (…gli scartati da una selezione inscenata da una società esterna pagata per fare questa teatrale schifezza!), la perdita di un asset strategico per il nostro Paese e un insensato sperpero di denaro dei contribuenti.

L’ALTERNATIVA ESISTE E NESSUNO PUÒ FINGERE DI NON CONOSCERLA
L’alternativa esiste ma il Governo di “salvezza nazionale” (… forse della Germania!) pretende di tirar dritto, sostenuto da satiri e ninfe che, fingendosi difensori degli interessi collettivi (…lavoratori compresi!) si sono rivolti agli spregiudicati manovratori invocando in coro di fare presto con il decollo di ITA, pur sapendo cosa si preparasse per la categoria, per i cittadini e per il Paese.
Il volo di prova è stato realizzato e, Enac, con pronta e spintanea determinazione, ha assegnato il COA e le licenze di esercizio ad ITA che, così, avvierà da subito le vendite dei biglietti per i voli dal 15 ottobre, data in cui, per il momento, è annunciato il decollo operativo della new-Co: una partenza per destinazione ignota!

SENZA AEREI: L’ENNESIMA COMPAGNIA DI CARTA?
Ad oggi ITA possiede solo 2 aerei e non è dato sapere se e come onorerà i titoli di viaggio venduti: con ogni probabilità per i primi mesi di operatività dovrà rivolgersi ad Alitalia Sai in A.S. per i voli di medio e corto raggio, trasformatasi per l’occasione in venditrice di capacità e a terzi (l’A.S. prima o poi chiuderà!) per i voli di lungo raggio, le cui autorizzazioni non è immediato ottenerle.

S’ODONO A DESTRA SQUILLI DI TROMBA, A SINISTRA S’ODE UNO SQUILLO: IN REALTÀ NON C’È PROPRIO NULLA DA FESTEGGIARE.
In tanti si dicono soddisfatti ma, la realtà è che si accelera il progetto ITA ma la new-Co si presenterà sul mercato in bassa stagione (...quando le perdite sono garantite!) e prima che l’orizzonte pandemico si rischiari, come un vero e proprio General Sales Agent, alla stregua di Amadeus, Galileo ed altri ancora, vendendo biglietti per voli che effettueranno altri (con soli 2 aerei l’offerta è più che striminziITA!).

AMPIO IL FRONTE POLITICO CHE MIRA A LIQUIDARE ALITALIA
Il sospetto è che sia ampio il fronte politico che mira alla liquidazione di ciò che resta di Alitalia e che, anche chi nel 2018 aveva costruito la campagna elettorale sul rilancio della compagnia di Bandiera, abbia deciso da tempo di girarsi dall’altra parte, lasciando al proprio destino migliaia di lavoratori AZ.

ITA: UN FRAGILE CASTELLO DI CARTA
Ad oggi, comunque, non è dato sapere come intende ITA commercializzare i biglietti, mentre si annuncia la chiusura delle vendite di Alitalia Sai in A.S.: del fantomatico sito della new-Co non si hanno notizie e non si sa come verranno commercializzati i biglietti, mentre nulla è dato sapere sulle modalità con cui verranno rimborsati i passeggeri che hanno acquistato biglietti AZ che diverranno inutilizzabili.
Per non parlare del risibile e preoccupante annuncio dell’affitto del marchio Alitalia: un favore che non è dato sapere per quale motivo la UE dovrebbe concedere, visto che il Governo non ha voluto e non ha saputo in alcun modo arginare la prepotenza della Vestager e gli interessi della concorrenza.

I LAVORATORI AZ. AL SERVIZIO DI ITA: TUTTI SANNO E NESSUNO PARLA.
Non è dato sapere neppure a che titolo il personale AZ stia già iniziando a fornire la propria prestazione ad ITA mentre risulta dipendente di Alitalia: non sono solo gli operatori del call center in tale condizione ma anche quelli di tanti altri settori. Esistono contratti di servizio stipulati dai Commissari?

SI ANNULLINO I BANDI PER HANDLING, MANUTENZIONE E MARCHIO SI RINUNCI A PEGGIORARE IL CONTRATTO
ALL’ITALIA SERVE UNA COMPAGNIA UNICA E PUBBLICA.
Nel frattempo sui bandi per handling, manutenzione e marchio le bocche restano cucite come anche sulle modifiche peggiorative dei contratti sia di volo che di terra: è urgente e necessario che il Governo desista da tale scellerato progetto di polverizzare ciò che resta della Compagnia di Bandiera italiana e, rinunciando allo “spezzatino” e alla preparazione del bocconcino per Lufthansa, punti a rilanciare davvero l’intero comparto aereo-aeroportuale, il cui problema non è certo il costo del lavoro. Anzi.
Draghi&Co si adoperino per individuare nuove regole di sistema che consentano di non svantaggiare la Compagnia di Bandiera italiana e non consegnino il mercato del trasporto aereo italiano alle low-cost: un Paese di 60 mln di abitanti non merita un tale saccheggio.

I SORRISI E LA PROPAGANDA NON RIESCONO A NASCONDERE LA VERITÀ.
I festeggiamenti per la “falsa” partenza di ITA e la martellante propaganda (…svettano le veline del Messaggero), comunque, non cancellano il dramma sociale, oltre che industriale, che sta per abbattersi sui lavoratori Alitalia e sul Paese: è delittuoso insistere con il fallimentare Piano di questa new-Co, con lo smembramento ed i tagli di 7500 lavoratori.
In realtà ferve da tempo l’attività di Draghi e dei suoi sodali per archiviare la nazionalizzazione di Alitalia (un precedente da cancellare per Draghi&Co) e preparare la sua svendita alla concorrenza, nonostante l’enorme costo sociale e industriale che tale scellerato disegno comporta.
Spetta alla categoria e difendere il proprio futuro. Non serve restare a guardare in silenzio.

SERVE UNA MOBILITAZIONE INCESSANTE PER TUTELARE IL FUTURO DELL’INTERA CATEGORIA E DEL PAESE
DA SUBITO MANIFESTAZIONI ED ALTRE INIZIATIVE FINO A:

SCIOPERO DEL TRASPORTO AEREO-AEROPORTUALE 24.9.2021
SCIOPERO GENERALE 11.10.2021

Non voltarti dall’altra parte...difendi il tuo futuro!
20 agosto 2021

Cub Trasporti Aircrewcommitte

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