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Stop agli allevamenti per vivisezione

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Unione Sindacale Italiana USI: una critica alla nota protocollo QM20210059142 del 16 settembre 2021

(22 Settembre 2021)

comunicatousi

All’Amministrazione dell’ENTE LOCALE Roma Capitale - Assessora con delega alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Dott.ssa Veronica Mammì fax 06 77207587 veronica.mammi@comune.roma.it assessoratoallascuola@comune.roma.it
Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici Direzione - Dott.ssa Luisa Massimiani luisa.massimiani@comune.roma.it staff dir.dipscuola@comune.roma.it
Direzione Servizi di Supporto al Sistema Educativo e Scolastico
Dott.ssa Ivana Bigari ivana.bigari@comune.roma.it
Direzione Generale c.a. Direttore Generale – Dott.ssa Gabriella Acerbi
gabriella.acerbi@comune.roma.it direzione.generale@comune.roma.it
protocollo.direzione.generale@pec.comune.roma.it
Vice Direttore Generale - Area Tematica Servizi alla Persona
c.a Giovanni Serra giovanni.serra@comune.roma.it
Direzioni dei Municipi di Roma Capitale da 1 a 15 e ai Direttori delle Dir. Socio Educative Municipali Loro sedi via e mail
Società Roma Multiservizi Spa c.a. Direzione Generale/organizzazione Dott. Pio Velardo fax 06 41205854 Pio.velardo@romamultiservizi.it c.a. Dott.ssa Filomena Semeraro filomena.semeraro@romamultiservizi.it

OGGETTO: INTERVENTO E RILIEVI CRITICI DA SINDACATO USI, su nota prot. QM20210059142 del 16/9/2021 e applicazione di mansione non conforme e non legittima, a carico di operai e operai di Roma Multiservizi SpA, di “controllo e verifica possesso certificazione verde Covid 19 o green pass” per accesso al lavoro altro personale, dipendente comunale di asili nido e scuole infanzia, dipendente pubblico di scuole, personale servizi esternalizzati, cittadinanza. Carenza normativa e contrasto con disposizioni imperative di legge di fonte costituzionale e di rango internazionale con improprio utilizzo e richiesta prestazioni lavorative e professionali non delegabili a dipendenti di Roma Multiservizi Spa già addetti all’appalto “in global service”, rispetto a quanto indicato nella disposizione comunale citata
( D.L. 122 del 10/9/2021, modifica L. 87 17/6/2021 art. 9 ter.1, art. 1 c. 4 D.L. 122/2021).
RICHIESTA DI REVOCA IN AUTOTUTELA, della disposizione citata e ripristino condizioni di legalità, correttezza amministrativa, rispetto leggi e gerarchia fonti del diritto ordinamento giuridico italiano, violazione L. 300/1970 artt. 8, 15, L. 367/1958 ratifica Convenzione OIL 87, disposizioni D. Lgs. 81/2008 (tra cui obbligo datoriale verifica e integrazione del D.V.R. e per stazione appaltante – Ente committente del DUVRI, per impatto su fattori di rischio e pericolo derivanti da tale disposizione a dipendenti soc. Roma Multiservizi SpA, anche se con imposizione su mansioni improprie e non conformi), art. 2087 codice civile, rischio di applicazione disposizioni penali a carico dirigenti Amm.ne Capitolina e in solido con datore di lavoro, per “interposizione di manodopera”. Invito e diffida ad adempiere.
La Usi Unione Sindacale Italiana, segreteria intercategoriale e con sezione sindacale costituita e operante presso la società Roma Multiservizi SpA, interviene per quanto indicato nell’oggetto del presente atto, da intendersi quale invito ad adempiere rispettando la ”gerarchia delle fonti del diritto” del ns. ordinamento giuridico e diffida dal proseguire nella pretesa di voler imporre, ai dipendenti con qualifica operai della società Roma Multiservizi Spa, già addetti all’appalto “in global service” presso nidi e scuole comunali e scuole di pertinenza di Roma Capitale, mansioni e attività improprie e non previste, relative alle attività di “verifica e controllo della certificazione verde covid 19 o green pass” nelle sedi di lavoro, nei confronti di altri lavoratori e lavoratrici, dipendenti pubblici o di aziende, cooperative, associazioni, della cittadinanza, tramite le disposizioni la cui legittimità e correttezza di impostazione si contesta in fatto e in diritto, come la citata nota prot. QM20210059142 del 16 settembre 2021, con applicazione definitiva a partire dal 22 settembre 2021, rivolta a Direttori dei Municipi di Roma Capitale e ai Direttori di Direzione socio educative dei 15 Municipi di Roma Capitale.

In primo luogo, si opera da parte dell’Amministrazione Capitolina, una illegittima e non conforme opera di “interpretazione” delle norme del D.L. 122/2021 e delle altre disposizioni citate nell’oggetto, con la finalità di voler scaricare le responsabilità e la delega di funzioni e competenze, attribuite dalla stessa disposizione normativa in attesa di conversione in legge, ai “dirigenti scolastici” per il comparto scuola statale e per l’Ente Locale Roma Capitale ai “Direttori dei Municipi” (che al massimo, potevano conferire incarico alle Direzioni socio educative dei 15 Municipi e alle P.O. già con incarico di specifiche responsabilità, con potere di firma su processi e procedimenti amministrativi o parte di essi, pur con le dovute limitazioni di attribuzioni di competenze e ferma restando la responsabilità civile, penale amministrativa e contabile in solido), agli operai e operaie della società Roma Multiservizi SpA, che tali attribuzioni di poteri, competenze e funzioni non potrebbero avere delegate per espresso richiamo delle disposizioni del D.L. 122/2021 ad altri soggetti, con funzioni e responsabilità di natura dirigenziale.
In secondo luogo, perché tale operazione di delega impropria di mansioni e di competenze, contrasta con altre disposizioni imperative di legge, di rango costituzionale o di fonte normativa internazionale (che come si sa, in quest’ultimo caso entra a far parte del complesso del ns. ordinamento giuridico in posizione di supremazia rispetto a norme nazionali, specie se di natura controversa e la cui legittimità di metodo e di merito lascia seri dubbi di corretta applicazione, nei luoghi di lavoro e nello svolgimento delle obbligazioni, ma anche delle garanzie e tutele previste d leggi per i dipendenti, oltre che dal rapporto di lavoro subordinato contrattualizzato e codificato con contratti di lavoro individuali), che costituiscono disposizioni speciali tipiche della disciplina e codificazione di tutele e garanzie per i cittadini-e lavoratori e lavoratrici, prevalenti quindi rispetto alle disposizioni “emergenziali” e transitorie poste a fondamento di tale pretesa dell’Ente committente e stazione appaltante, relative a tali mansioni improprie e non previste come competenza e come responsabilità, a carico degli operai e operaie della Roma Multiservizi Spa. Ci si riferisce agli articoli 8 e 15 della Legge 300 1970 sia in combinato disposto tra loro che autonomamente invocate, legge di portata costituzionale che, specie per l’articolo 15, costituisce applicazione della Convenzione OIL 87, ratificata da legge ordinaria italiana 367/1958, con il divieto esplicito di ogni patto o atto che “rechi altrimenti pregiudizio” nell’attribuzione di mansioni, nelle (minacciate) sanzioni disciplinari, nel mancato rispetto di convincimenti e opinioni personali (in questo ulteriormente confortata dalle modifiche migliorative ed estensive della Legge, a seguito di quanto disciplinato in applicazione di Direttiva Ue, con l’art. 4 comma 1 D. Lgs. 216/2003). Ci si riferisce poi all’applicazione delle Direttive UE, ratificate con il D. Lgs. 81/2008 in materia di salute e si sicurezza sul lavoro e dei luoghi di lavoro, nella parte degli obblighi datoriali in materia di PREVENZIONE, INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO del proprio personale, in caso di introduzione di innovazione con strumenti telematici, informatici, tecnologici rispetto alle mansioni attribuite che tali strumenti non prevedevano, nonché all’obbligo datoriale di ELIMINAZIONE DI OGNI FATTORE DI RISCHIO E PERICOLO diretto o derivante da modificazioni nello svolgimento di prestazioni lavorative, al quale corrisponde sia l’obbligo di valutazione, integrazione o modifica del D.V.R. (Documento di Valutazione del Rischio) e per stazioni appaltanti ed enti committenti, dall’adeguamento correlato del D.U.V.R.I. Attività previste da disposizione imperativa di legge, applicativa di disposizioni internazionali, che non risulta in questo strettissimo lasso di tempo, essere stata positivamente svolta ed effettuata anche apposita verifica con tutte le figure a vario titolo competenti e interessate (medico competente aziendale, RSPP, RLS…) del datore di lavoro e per quanto riguarda Roma Capitale, dalle Direzioni dei 15 Municipi, Si richiede di avere prova che tali operazioni siano state correttamente ed effettivamente svolte, in data certa e scevra da qualsiasi operazioni di “aggiustamento” a posteriori, di attività e funzioni codificate dal D. Lgs. 81/2008, unitamente alla verifica delle altre misure a tutela della salute e della sicurezza di chi lavora ed opera a vario titolo nei nidi e nelle scuole di pertinenza di Roma Capitale, con personale comunale o in regime di appalto, affidamento o convenzione con fondi e soldi pubblici, con personale esternalizzato di aziende, cooperative, associazioni accreditate (rispetto idonea fornitura e utilizzo corretti D.P.I., verifica distanza sanitaria tra le persone, verifica corretta cubatura aule e spazi per attività didattiche, di mensa o ludico ricreative dei locali adibiti a tali attività nella giornata scolastica, specie in presenza di alunni-e con disabilità, idonea informazione e formazione del personale, regolare e periodica attività di SANIFICAZIONE DEI LOCALI, IGIENIZZAZIONE DEGLI STESSI, PULIZIE APPROFONDITE, uso di materiali e prodotti conformi alle indicazioni Ue …) e a tutela dei beneficiari dei servizi educativi e scolastici, bambini-e utenti, in questi giorni di inizio dell’Anno Educativo e Scolastico 2021/2022.
TUTTE DISPOSIZIONI IMPERATIVE DI LEGGE, CHE NON POSSONO ESSERE DEROGATE E CHE NESSUNA DISPOSIZIONE DEI D.L. citati, avrebbe la forza normativa di sospendere, abrogare, limitare nella loro piena efficacia e validità sostanziale, circoscrivere, perché creerebbe una concreta e attuale violazione di garanzie di legge a favore di lavoratori e lavoratrici anche per l’accesso al luogo di lavoro, quindi un “…recare altrimenti pregiudizio…” espressamente vietato all’articolo 15 della Legge 300 1970, non solo per le mansioni improprie e illegittime pretese da Roma Capitale, ai dipendenti di Roma Multiservizi SpA, ma anche nei confronti di tutti gli altri dipendenti che, a vario titolo, lavorano nelle scuole e nei servizi educativi di pertinenza di Roma Capitale stessa, sul trattamento dei dati personali e del generale rispetto della “dignità umana”, come citano altre disposizioni di legge anche internazionali.
Anche sui dispositivi che si dichiara essere “di proprietà di Roma Capitale”, nonché su indicazioni specifiche in materia di organizzazione del lavoro interna (che si ricorda, è di competenza del datore di lavoro Roma Multiservizi SpA, casomai con il confronto costruttivo per l’impatto sulle condizioni di lavoro, ritmi, orari, mansioni, condizioni salariali e normative su salute e sicurezza, con le OO.SS. e le varie rappresentanze sindacali interne), sulle mansioni e sulle modalità di utilizzo di tale strumentazione tecnica, che vanno molto oltre i limiti imposti dalle leggi italiane e dalle norme internazionali non solo in regime di appalti pubblici ma in generale di utilizzo legittimo e corretto della forza lavoro, agli Enti committenti e alle c.d. “stazioni appaltanti”, con una intromissione e una ingerenza che configura l’ipotesi di rilevanza penale del lavoro, della c.d. “interposizione di manodopera”, ancora illegittima in Italia. Ciò, in un servizio e appalto come quello del “global service”, caratterizzato da un notevole impiego di forza lavoro, prevalentemente femminile, in regime di part time, con salari bassi, orari di lavoro non corrispondenti ai carichi effettivi di lavoro e al monte ore attualmente codificato nei contratti individuali, inferiore a quanto sarebbe legittimo corrispondere, senza effettive verifiche tra monte ore complessivo attribuito, quello erogato materialmente con criteri di equità e parità di trattamento, corrispondente per le pulizie alla superficie in metri quadri da pulire rispetto al tempo di lavoro formalmente contrattualizzato; con il distoglimento di tempo di lavoro per mansioni tipiche dell’appalto, con le integrazioni dovute alle ulteriori misure di contrasto al covid 19 applicative dell’art. 2087 codice civile e del D. LGS. 81 2008 in vigore dall’anno scorso, di parte del personale per tale attribuzione, impropria e illegittima, di certificazione e controllo, di operai della Roma Multiservizi, nei confronti di altri lavoratori e lavoratrici e di settori della cittadinanza, del possesso della c.d. “green pass”, la cui effettiva utilità pratica è ancora tutta da dimostrare in concreto come strumento se quello di controllo sull’accesso al lavoro aggirando garanzie e tutele di legge, che è mansione ben diversa dal mero accertamento della temperatura corporea, (mansione legittima come esigenza di contrasto e di verifica di sintomi da covid 19).
Pertanto, proprio per le valutazioni sopra descritte e le implicazioni sotto vari profili, che danno un tasso elevato di responsabilità civile, amministrativa penale e contabile nei confronti dei dirigenti dell’Amministrazione capitolina, nel caso di reiterazione di pretese e attribuzioni non consentite, delegando la funzione, come mansione impropria e illegittima ai danni e carico dei dipendenti operai e operaie di Roma Multiservizi SpA, per le criticità che comprimono fino quasi ad annullarle, di interessi collettivi e di quelli delle persone (questi si interessi meritevoli di tutela), alle quali si intende scaricare la responsabilità che le stesse norme poste a fondamento delle pretese di Roma Capitale sono attribuite ai dirigenti capitolini, in violazione di disposizioni imperative e prevalenti di legge rispetto alle “interpretazioni” delle norme transitorie dei D.L. citati, si RICHIEDE LA REVOCA DELLA DISPOSIZIONE E DELLE PRETESE DI DELEGA DI FUNZIONI E DI ATTRIBUZIONE DI COMPETENTE IMPROPRIE, posta con la nota prot. QM20210059142 del 16/9/2021, con la contestuale SOSPENSIONE DELL’EFFICACIA A PARTIRE DAL 22 SETTEMBRE 2021, CON LA PROCEDURA DI INTERVENTO “IN AUTOTUTELA”, per l’alea e il rischio che si determinerebbe, sia per la violazione delle leggi citate, che per la violazione del divieto di interposizione di manodopera nell’esecuzione del contratto di appalto. La presente vale quale invito e diffida ad adempiere, sia per l’ENTE COMMITTENTE E STAZIONI APPALTANTI DI ROMA CAPITALE, che per quanto di competenza, per la società Roma Multiservizi SpA. Si auspica un’attenta valutazione e riflessione su quanto rappresentato dalla scrivente O.S., nell’ambito dell’intervento e attività sindacale garantita per legge, a tutela degli interessi collettivi e di quelli delle persone coinvolte da eventuali provvedimenti discriminatori o sanzionatori, da minacce o da pressioni indebite abusando della superiorità gerarchico funzionale nei confronti di operai e operaie, con rilievi che anche altre OO.SS. hanno sollevato in queste ore, in relazione alla mansione impropria e illegittima richiesta.
Distinti saluti. La O.S. USI e il servizio legale - controversie di lavoro, rimane sempre disponibile al confronto, pur nel rigoroso rispetto delle disposizioni di garanzia, di tutela a favore di lavoratori e lavoratrici e per il benessere reale, per la soddisfazione di bisogni ed esigenze di utenza e cittadinanza.

Trasmette e inoltra per Unione Sindacale Italiana Usi fondata nel 1912 – il segr. intercategoriale p.t. Roberto Martelli

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