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(17 Novembre 2010) Enzo Apicella
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(Di lavoro si muore)

Firenze, 26 settembre: un convegno su “sicurezza, salute, obbligo di fedeltà”

(24 Settembre 2021)

fronte unico bla bla bla n. 3

L'obiettivo del CLA, da quando si è costituito, è unire le forze militanti del sindacalismo conflittuale, di base e di aree di opposizione in sindacati confederali, lavoratori e lavoratrici iscritti e non iscritti, attivisti, delegati Rsu e Rls, familiari di chi ha perso la vita sul lavoro, per il lavoro, per stragi industriali e ambientali.
Senza combattere la frantumazione, superare gli ostacoli che dividono, non potremo produrre le condizioni per invertire i rapporti di forza e modificare lo stato di cose presente.
Da inizio 2021 i morti sul lavoro sono, al 20 settembre, 512; i lavoratori morti “in itinere” 560, per un totale di 1072. A questi si devono aggiungere, oltre a 170 lavoratori e lavoratrici morti a causa del Covid. Solo in Toscana, dove a maggio è morta stritolata Luana e dove si tiene il nostro Convegno, da inizio anno sono 45 i lavoratori morti, negli ultimi 20 giorni sono 6! Negli ultimi 5 anni la media è di un morto a settimana...
Nel contempo aumentano le rappresaglie verso delegati/e e attivisti/e che “osano” pretendere misure di sicurezza, protezioni, rispetto delle norme e la repressione padronale e di Stato verso i lavoratori e le lavoratrici che lottano contro i licenziamenti e per condizioni di lavoro dignitose (come alla Texprint di Prato, alla Unes di Trucazzano (MI) e S.Giuliano Milanese, fino all'Alitalia)
Come CLA, da quasi due anni, siamo impegnati sui temi della sicurezza, della salute, della repressione.
La pratica ci ha fornito alcune conferme sul percorso intrapreso, in particolare, nelle iniziative per unire lavoratori e familiari di numerose stragi, come quella del 29 giugno 2009 a Viareggio o del 5-6 dicembre 2007 alla Thyssenkrupp: ci insegna a non arrendersi, a non delegare, a rivendicare quella 'giustizia' negata dai Tribunali di Stato. Per ribadire che stragi, morti sul lavoro, licenziamenti, sfruttamento, soprusi e rappresaglie, hanno la stessa origine: il sistema capitalista che barbaramente subordina la salute e la vita al mercato e al profitto.
Quanto è stato fatto in questo campo e per sostenere lavoratori e lavoratrici mobilitati contro licenziamenti, repressione padronale e di Stato, sia dal CLA, sia da quanto altri hanno promosso e organizzato, seppure attività preziosa, non può fare passi avanti se non viene collettivizzato e socializzato.
A fronte di stragi, morti sul lavoro, nessuno, fino a oggi, è stato capace di condurre sistematicamente e permanentemente controinformazione, denuncia, agitazione e mobilitazione, su questi temi. Nessuna organizzazione sindacale o altra associazione, da sola, è stata in grado di assumere un impegno degno di questa emergenza.
La via maestra è una linea e una pratica collettiva, tra forze disponibili, singole o organizzate per una Campagna su “Salute, sicurezza e repressione nei luoghi di lavoro”. Lo sviluppo di questa permetterà di comprendere le debolezze, superarle, e approfondire la conoscenza delle forze avverse che tolgono la vita, minano la salute, reprimono e intossicano di falsità. Forze che, su questi temi, mostrano la totale irriformabilità, oltre a manifestazioni di criminalità. Un anello debole del sistema, che intendono risolvere anche attraverso forme di repressione,aspetto che deve essere parte integrante della Campagna.
Dopo la morte di Luana a Prato, e le morti sul lavoro che si moltiplicano, si sono levate voci di indignazione di partiti, istituzioni e sindacati, con iniziative rituali e celebrazioni a tempo ... Una politica, nel miglior dei casi “del dopo” che viene subita da superstiti, familiari, lavoratori e lavoratrici o dalla stessa opinione pubblica e che tende a relegare i familiari delle vittime al ruolo di “maggioranza silenziosa” come silenziosa è la voce di chi non c’è più.
I rappresentanti di Stato avocano a sé la questione della sicurezza, della salute e della vita, con l’obiettivo di strapparla dalle mani della classe lavoratrice; gridano ripetutamente: ora basta! Non è più tollerabile! Sono costretti alla promessa di commissioni, tavoli, qualche ispettore in più o all’aumento di controlli e punizioni esemplari.
Mentre elevano a chiacchiere sicurezza e salute, peggiorano le condizioni di lavoro con licenziamenti di massa, contratti capestro, precarietà, appalti e subappalti, esternalizzazioni, lavoro nero. Con licenziamenti selettivi, rappresaglie e ritorsioni, puniscono chi denuncia la mancanza di protezioni, di controlli, la violazione delle norme e l'esclusione dei meccanismi salvavita. Condizione destinata ad approfondirsi e aggravarsi con il governo Draghi e i provvedimenti contenuti nel PNRR.
Dall'incontro del 3 marzo scorso, il CLA ha approfondito la conoscenza, lo studio sui temi della repressione, dell'obbligo di fedeltà, dei codici etici, del rapporto fiduciario, per una campagna che ostacoli chi vuole neutralizzare avanguardie, delegati Rsu/Rls, attivisti, patrimonio da difendere e sviluppare.
Non dobbiamo limitare l'azione di solidarietà e sostegno nei confronti dei familiari delle vittime, degli stessi lavoratori e lavoratrici colpiti dalla repressione, a momenti spontanei, episodici e locali. La “memoria” e l’azione non possono essere né a tempo, né istituzionali, ma parte di un percorso, di un processo, cosciente, collettivo, organizzato.
“Conflitto d'interesse”, rapporto fiduciario, “obbligo di fedeltà”, codici etici aziendali… sono l'armamentario vecchio e nuovo del padrone, delle aziende, dello Stato. La nostra lotta è la sfida dei senza potere a poteri forti, ai poteri privati e “pubblici”.
Convegno su “sicurezza, salute, obbligo di fedeltà”
domenica 26 settembre dalle ore 10.30 alle ore 16.30
al CPA Firenze-Sud, Via Villamagna 27
Un Convegno che abbia come protagonisti familiari di stragi e morti sul lavoro; lavoratori e lavoratrici, Rsu e Rls, attivisti/e che lottano e sono colpiti dalla repressione; esperti che mettono a disposizione conoscenze e competenze a sostegno di chi subisce rappresaglie fino al licenziamento e di chi conduce la lotta per l'unità della classe.
Un Convegno di approfondimento e studio, per una coscienza e forme di organizzazione superiori, a cui invitiamo sindacati, coordinamenti e comitati di lavoratori in lotta, chi è colpito dalla repressione padronale e di Stato, per contrastare il famigerato “obbligo di fedeltà”. Un appuntamento per coordinare forze disponibili a unirsi, diffondere e propagandare appelli e proposte.

Coordinamento Lavoratori/Lavoratrici Autoconvocati (CLA) per l'unità della classe

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