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NOI 9 OTTOBRE: Manifestazione delle associazioni delle vittime delle stragi a Roma

(7 Ottobre 2021)

LA QUESTURA VIETA IL PRESIDIO DELLA MANIFESTAZIONE A MONTECITORIO CONCESSO DA SETTIMANE CONDENDOCI PIAZZA SANTI APOSTOLI ALLE ORE 11. Noi ci saremo

comitato difesa salute sesto

In occasione della Giornata Nazionale in Memoria delle vittime dei disastri industriali istituita con legge 101/2011 per il giorno 9 ottobre (anniversario della strage del Vajont), il nostro comitato NOI, 9 OTTOBRE (di cui fanno parte associazioni, in arrivo da tutta Italia, delle vittime delle stragi del profitto, sui luoghi di lavoro, e movimenti per la salvaguardia dell’ambiente) aveva chiesto alla questura di Roma e ottenuto di tenere un presidio in Piazza Montecitorio, luogo istituzionale riconosciuto da tutta la società civile come simbolo della democrazia parlamentare, punto di incontro tra lo Stato e i suoi cittadini. Il cuore della democrazia.
A pochi giorni dalla manifestazione la questura ci ha comunicato telefonicamente che la piazza non sarebbe stata disponibile e che dovevamo inviare per iscritto la nostra rinuncia a radunarci in quel luogo. Solo in seguito avremmo potuto richiedere un’altra piazza.
Come giustificazione ci è stato detto che erano intervenuti improvvisamente “motivi di sicurezza e di ordine pubblico”, senza però specificare, nonostante le nostre richieste, quali fossero tali motivi. A nulla è valso l’interessamento da parte di un senatore del Repubblica per ottenere informazioni meno vaghe.
Per non mandare a monte mesi di lavoro e soprattutto giudicando prioritaria la volontà di rendere pubblicamente note le nostre richieste -la lotta in difesa della Memoria delle vittime, della vita e della sicurezza delle persone e la tutela dell’ambiente- dopo esserci riuniti in assemblea, il comitato NOI, 9 OTTOBRE ha deciso di accettare il diktat della questura e spostare il nostro presidio in Piazza dei Santi Apostoli.
Ricordiamo che il diritto di manifestare è sancito dall’articolo 17 della Costituzione che recita:
I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.
Chiediamo pertanto ci vengano resi noti i comprovati motivi per cui non ci è stato concesso il diritto di manifestare pacificamente in Piazza Montecitorio, oltretutto per celebrare una così importante giornata istituita per legge in memoria di vittime che oltretutto pesano spesso sulla coscienza dello Stato.
In quella sede avremmo voluto incontrare le istituzioni per ricordare insieme che una Memoria condivisa rappresenta non solo uno sguardo formale di rispetto al passato, ma soprattutto un impegno concreto per il futuro al fine di evitare il ripetersi delle stragi di innocenti in nome del profitto.
Da sole lacrime, belle parole e corone di fiori non servono a nulla. La solidarietà alle vittime e alla popolazioni ferita o minacciata si manifesta con i comportamenti.

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio, che fa parte del Comitato NOI 9 OTTOBRE

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