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VETRIOLO GIORNALE “CLANDESTINO”. COME PIEGARE LE PAROLE ALLE INTENZIONI POLITICHE E GIUDIZIARIE

(13 Novembre 2021)

casa rossa

Clandestini questa è la parola chiave che dà il senso all’operazione repressiva “Sibilla” contro il Circolaccio Anarchico di Spoleto e altri. Come ogni serio studioso sa la lingua non è cosa morta ma rappresenta i segni con cui una comunità percepisce la realtà nella sua dimensione sociale e culturale. E’ del tutto evidente perciò che la parola clandestino si associa a qualcosa di nascosto che trama nell’ombra. Paradossalmente non c’è nulla di più pubblico e trasparente della rivista Vetriolo, presente ovunque, dalle Fiere dei Libri, alle Feste, ai banchetti delle iniziative politiche. Se ne possono condividere oppure no i contenuti ma di clandestino non ha un bel nulla. Mancano alcune autorizzazioni di rito ma gli inquirenti che hanno non casualmente utilizzato questa parola sono a conoscenza, in possesso, sanno chi lo stampa e chi ci scrive da sempre, dei 5 diversi stampati usciti ci sembra in 4 anni, come dimostrano le carte dove gli inquirenti hanno dissezionato la rivista, parola per parola. E’ come se uno che guida l’auto senza bollo fosse clandestino, oppure si usasse clandestino per l’altra parte della barricata, cioè per il lavoro nero o le buste paga fasulle, pr loro mai blitz notturni perchè evidentemente i padroni non disturbano il sistema ma ne sono una parte costituente. Perciò usare la parola clandestino per Vetriolo può avere una sola ragione quello di diffondere allarme e rafforzare lo stato di polizia e l’attuale fortissima limitazione di manifestare, scioperare ecc…, che dai decreti sicurezza in avanti si è continuamente accresciuta.

Abbiamo visto larga parte delle carte dell’operazione, le accuse in sostanza si definiscono in istigazione a delinquere attraverso articoli scritti, e scritte sui muri attribuite a elementi del Circolaccio sulla base di deduzioni ma nessuna dimostrazione di tipo “colti sul fatto”. Il tentativo di fare di Vetriolo una Associazione Sovversiva non si regge letteralmente in piedi. Siamo quindi al reato di opinione.

Sulla base di ciò sembra che il PM volesse chiedere 8 arresti e invece ne ha avuto uno, già detenuto, e uno ai domiciliari.

Per denunciare questa grave situazione da Stato di emergenza, in un incontro tenuto sabato alla Casa Rossa di Spoleto, decine di compagni dell’area della sinistra comunista e non solo, e anche anarchici, di tutta l’Umbria, si sono incontrati e hanno elaborato un documento di protesta e di non accettazione supina a questo stato di cose. Il documento è stato sottoscritto da 20 organizzazioni tra Partiti della sinistra comunista, tutto il Sindacalismo di Base, i Centri Sociali e l’Associazionismo Anticapitalista (Confederazione Cobas Umbria; Potere al Popolo; C.S. Germinal Cimarelli; Unione Sindacale di Base dell’Umbria; CUB Umbria, Casa Rossa Spoleto, Partito dei CARC Umbria, Partito Comunista dei Lavoratori, SI COBAS Perugia, Nucleo Internazionalista, Circolo Island CRX Perugia, Partito Comunista Umbria, Partito della Rifondazione Comunista Spoleto, Partito Comunista Italiano – Umbria, Partito della Rifondazione Comunista Terni, Terni solidale, Fronte Comunista – Umbria, Fronte della Gioventù Comunista Umbria – Assemblea permanente senza green pass Umbri ASI Cuba).

Quindi da una larghissima parte della realtà politica e sociale umbra e tanta parte della stampa, non ha riportato del documento neanche qualche riga di esso.

Così larga parte della stampa dopo aver riportato tutto ciò che hanno detto i Magistrati inquirenti e le forze di polizia ha censurato coloro che in questa operazione vedono ben altro, inserendosi essa in quell’insieme di iniziative e provvedimenti che oggi impediscono di manifestare liberamente, che puniscono con multe salatissime le manifestazioni di protesta dei lavoratori, che producono denunce e arresti per le cose che vengono scritte.

UNA DOMANDA CORRE D’OBBLIGO, QUESTA SVOLTA DI LARGA PARTE DELLA STAMPA FA PARTE ANCH’ESSA DELLO STATO DI EMERGENZA IN ATTO DOPO LE NUOVE DIRETTIVE EMANATE DAL VIMINALE E DAL GOVERNO DRAGHI? LO CHIEDIAMO A QUEI GIORNALISTI CHE COSI’ HANNO AGITO E DAI QUALI VORREMMO AVERE RISPOSTA.

CASA ROSSA Spoleto

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