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MORTI SUL LAVORO, PROTESTE E MANGANELLI

(28 Gennaio 2022)

ancora morti sul lavoro

Continua la strage quotidiana di lavoratori.

Anche oggi 28 gennaio 2022, un operaio di 57 anni, è morto in ospedale a causa di un incidente sul lavoro accaduto nel primo pomeriggio in un cantiere edile di via Spinola a Milano. Il lavoratore mentre si trovava su un cestello elevatore, è rimasto incastrato tra lo stesso cestello e lo stipite di una porta. Ora come sempre la magistratura aprirà un’inchiesta mentre i rappresentanti del governo, padroni, sindacati ipocritamente esprimeranno cordoglio alla famiglia senza fare nulla per impedire questi omicidi di lavoratori.

Tutte le istituzioni, dal presidente della Repubblica Mattarella, al Papa, da Confindustria ai sindacati confederali, ma anche alcuni di base affermano che “il contrasto alle morti sul lavoro deve diventare la priorità dell'agenda politica del Governo, di aprire tavoli di confronto con i sindacati per adottare un piano nazionale volto a prevenire simili tragedie”. Per i padroni e sindacati le morti sul lavoro sono solo “morti bianche” come se fossero eventi inevitabili, fatalità, senza responsabilità di nessuno. In realtà gli infortuni e i morti sul lavoro dipendono dall’aumento dallo sfruttamento, dalla precarietà, dal ricatto padronale e da accordi sindacali che favoriscono il profitto alla sicurezza dei lavoratori, costringendoli a lavorare sotto il continuo ricatto del licenziamento.

In particolare nell’edilizia, le morti sul lavoro sono aumentate anche grazie agli ultimi provvedimenti del governo che con la riforma degli appalti e subappalti e i bonus del 110% ha concesso agli industriali e manager mano libera nello sfruttamento

Oggi durante le manifestazioni di protesta degli studenti in tutta Italia per lo studente ucciso sul lavoro a 18 anni nell'ultimo giorno di stage i manifestanti hanno giustamente affermato che “Questa non è scuola, non è lavoro”, ricevendo in cambio in molte città le manganellate delle “forze dell’ordine” .

La sicurezza sul lavoro riguarda non solo i lavoratori di oggi ma anche gli studenti, che nell’imminente futuro entreranno nel mercato del lavoro, i lavoratori di domani

I lavoratori devono prendere in mano il problema della sicurezza nei luoghi di lavoro e di vita senza delegare ad altri la difesa dei loro diritti e interessi.

I lavoratori coscienti sono loro in prima persona quelli che hanno interesse a condurre questa battaglia, spingendo le organizzazioni sindacali a promuovere uno sciopera generale contro i morti sul lavoro.

Non si può continuare a morire ogni giorno sul lavoro per il profitto senza scendere in lotta contro padron i e governo per ottenere adeguate misure di sicurezza. L’unità dei lavoratori che si riconoscono come appartenenti alla stessa classe è la nostra forza

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio

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