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(31 Ottobre 2010) Enzo Apicella
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    La farsa è servita

    Dopo una settimana di teatrino e marionette finalmente hanno messo fine alla farsa

    (3 Febbraio 2022)

    La Repubblica sarà guidata ancora da Mattarella, colui che, per amore di verità non bisogna dimenticare, ha controfirmato a suo tempo i decreti sicurezza sull’immigrazione, e il consiglio dei ministri sarà capitanato ancora da Draghi.

    mattarella

    Dopo una settimana di teatrino e marionette hanno messo fine alla farsa, hanno fatto il presidente e hanno pure evitato la grande sciagura che il festival della ‘canzone’ potesse saltare. Mattarella, come si era ampiamente capito, è di nuovo il capo dello stato e la corte dei giullari rimane al loro posto in parlamento. Dopo la rielezione di Napolitano, nove anni orsono, oggi anche quella di Mattarella, a dimostrazione che in Italia esiste un parlamento composto da burattini, saltimbanchi e voltagabbana senza arte né parte completamente privi di autonomia e credibilità e asserviti al pensiero unico. La Repubblica sarà guidata ancora da Mattarella, colui che, per amore di verità non bisogna dimenticare, ha controfirmato a suo tempo i decreti sicurezza sull’immigrazione, e il consiglio dei ministri sarà capitanato ancora da Draghi. Da questa elezione tramutata in commedia viene fuori l’immagine di una classe politica italiana inadeguata e incapace di autodeterminarsi oltre che offensiva e irrispettosa nei confronti del popolo italiano. Hanno ridotto il parlamento italiano a una accozzaglia di strafottenti, i quali alla fine, si sono esibiti perfino in un lungo applauso alla loro scarsità morale. Nessuno di loro lo ammetterà mai togliendo il disturbo e andando a casa, ma tutti continueranno a fingere che tutto va bene, affidandosi al drago e ai servitori di confindustria per rimanere aggrappati allo scranno di un parlamento declassato senza più politica ed evitare un voto anticipato che li avrebbe dimezzati, con la benedizione di un Presidente che invece di mettersi a riposo come avrebbe preferito, dovrà continuare a essere il garante di questo circo. Sopravvivrà questo governo dei migliori, sic! Continueranno le politiche liberiste e reazionarie, peggioreranno, se possibile, le condizioni dei lavoratori, proseguiranno le misure repressive contro il dissenso e le restrizioni alle libertà di ognuno. La pandemia è stata la grande opportunità per tracciare la pista che porterà a una dittatura della quale dopo Amnesty International, anche CIEB (Comitato Internazionale per l'Etica della Biomedicina) ne ha preso atto. Si compirà, rispolverando il motto del Britannia Whatever it takes la svendita dell’Italia agli ordini del neoimperialismo europeo e dei poteri dell’alta finanza mondiale. Il parlamento nato come tempio della sovranità popolare è stato trasformato in un dispositivo del capitale che ha il compito di convalidare decine di riforme dopo essere state decise a Bruxelles e inventare tutte le giustificazioni possibili per farle digerire al popolo. Mattarella sarà ancora, dunque, il garante degli equilibri tra poteri e il custode di un patto di stabilità che irrigidisce e immobilizza l’amministrazione degli enti a tutti i livelli, lasciando loro soltanto bruscoli, giusto per continuare a cibare e sostenere quei gruppi clientelari della borghesia locale che servono ad assicurare il minimo vitale del consenso che permette di continuare a galleggiare. Nel frattempo i ‘grandi soldi’ del PNNR serviranno a insufflare ossigeno nei polmoni delle grandi industrie e società finanziarie multinazionali che continueranno a impostare i loro affari su vantaggi fiscali ad hoc e leggi nazionali contando sui trattati tra continenti, nel tentativo di curare un capitalismo in affanno. Intanto nelle piazze gli studenti vengono manganellati dalla polizia per essere scesi in piazza a ricordare Lorenzo, studente vittima di quei progetti perversi come l’alternanza scuola-lavoro, e ad affermare che lo stato non garantisce il diritto allo studio quando sostiene e finanzia una scuola che invece di formare, trasforma gli studenti in forza-lavoro gratuita per i padroni.

    Pasquale Aiello

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