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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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14 febbraio – Sciopero nazionale contro la gestione capitalistica della pandemia

O lavoriamo tutti o non lavora nessuno

(10 Febbraio 2022)

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Il governo Draghi sta imponendo al paese riforme strutturali decise dalla borghesia europea: tagli alla sanità (altri 6 miliardi in meno quest’anno), privatizzazioni, repressione maniacale del dissenso, aumento spaventoso delle bollette e dei generi di prima necessità, corsa agli armamenti, licenziamenti di massa e macelleria sociale non sono che l’inizio di quella che chiamano “la nuova normalità”. Per imporre le controriforme il governo usa la pandemia come un’arma: ha imposto alla popolazione decreti sempre più arbitrari e grotteschi, erodendo diritti individuali e collettivi, fomentando dibattiti artificiali per dividere la popolazione e spaccare il fronte dell’opposizione.

L’introduzione del lasciapassare (il cd. green pass) rientra in questa strategia di divisione e distrazione. L’Italia è uno dei pochi paesi in cui, proprio nel mentre si allentano le già blande misure di tutela e di prevenzione dei contagi, vengono ulteriormente inaspriti i controlli del certificato verde per andare a lavorare, rinnovare la carta d’identità o salire su un autobus.

Oramai persino gli esperti e i virologi ufficiali riconoscono che non c’è nulla di medico, sanitario o “scientifico” nel Green Pass: si tratta unicamente di uno strumento finalizzato a scaricare la responsabilità della pandemia sui comportamenti individuali, liberando da un lato lo stato e i padroni da ogni obbligo di tracciamento, di monitoraggio, di prevenzione e di sanificazione, e dall’altro creando ad arte una categoria di capri espiatori, i “non vaccinati”: categoria in cui ora ricade paradossalmente anche chi è vaccinato ma senza terza dose.

Il governo chiude gli ospedali, elimina i fondi INPS per la quarantena, licenzia e sospende migliaia di medici, lascia i positivi con green pass e terza dose “liberi” di andare in giro e di contagiare, ma accusa i non vaccinati di provocare un’emergenza sanitaria!

E’ sempre più evidente che il lasciapassare è uno strumento di oppressione classista e razzista, che nulla ha a che fare con la prevenzione dai contagi e che colpisce doppiamente i lavoratori migranti, in primo luogo coloro che sono privi del permesso di soggiorno (e quindi di tessera sanitaria) e quindi costretti a interminabili trafile burocratiche per accedere alla vaccinazione (e quindi al greenpass); per non parlare di tutti quei lavoratori stranieri che hanno ricevuto vaccini non riconosciuti dall’EMA e che vengono costretti a ricominciare daccapo l’iter vaccinale.

Dal 15 febbraio entra in vigore un’ulteriore stretta, che prevede l’obbligo vaccinale per chi ha compiuto 50 anni: in pratica si annulla il greenpass base, eliminando i test per accedere al lavoro (gli stessi tamponi con cui gli ospedali tracciano i contagi) e cioè l’unico sistema davvero efficace per individuare e circoscrivere i focolai sia tra i vaccinati che tra i non vaccinati! Di nuovo si rende evidente che queste misure non hanno nulla di scientifico, servono solamente ai padroni per liberarsi di un’altra fetta di lavoratori e per abbattere i costi della sorveglianza sanitaria, che per legge dovrebbe essere a carico dei datori di lavoro (L.81/08 – Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro)

Se è vero che i vaccini attuali contribuiscono ad abbattere nettamente le morti e le ospedalizzazioni, è altrettanto vero che anche i vaccinati possono contagiarsi e contagiare: se il governo avesse davvero a cuore la salute e la vita dei lavoratori e non quella dei profitti, invece che scatenare un isterica caccia alle streghe nei confronti dell’esigua minoranza di non vaccinati, di fronte al dilagare della variante Omicron avrebbe provveduto a chiudere tutte le attività non essenziali, come da noi richiesto fin dal mese di marzo 2020!

Se il governo Draghi avesse voluto costruire una vera campagna vaccinale basata sul consenso volontario e consapevole, si sarebbe battuto contro i brevetti e per il libero accesso in Italia dei vaccini proteici di tipo “classico” (che in molti paesi stanno garantendo una protezione anche maggiore rispetto a quelli a Mrna autorizzati in Occidente) al fine di convincere e rassicurare la fetta di popolazione esitante, diffidente o spaventata, e non al contrario alimentando ad arte una campagna di criminalizzazione e di caccia alle streghe!

Se i media di regime avessero davvero voluto contribuire a fermare il virus, avrebbero in questi mesi dato voce alle lotte dei lavoratori e dei proletari contro la gestione capitalistica della pandemia e contro la stretta repressiva nei confronti degli scioperi, invece di dare spazio alle farneticazioni complottiste e negazioniste di stampo sovranista e trumpista.

Di fronte a questa grave strumentalizzazione politica, il S.I. Cobas chiama ad uno sforzo comune per unire l’opposizione al governo Draghi e al lasciapassare, un’opposizione libera dalle fuorvianti polemiche alimentate dalla stampa di regime e dalla vulgata complottista-negazionista: un’opposizione che veda la classe operaia in prima fila.

Proclamiamo quindi per l’intera giornata di lunedì 14 febbraio 2022 lo stato di agitazione con SCIOPERO su tutto il territorio nazionale.

Nella sola città di Torino, lo sciopero avrà luogo anche nella giornata del 15 febbraio a seguito di una iniziativa già precedentemente assunta dal coordinamento provinciale assieme ai lavoratori coinvolti; in ogni caso ci preme specificare che le iniziative del SI Cobas non hanno nulla a che fare con lo “sciopero generale” proclamato il 15 febbraio da due minuscole sigle sindacali, caratterizzato da contenuti e parole d’ordine ambigue e teso ad alimentare divisioni nel fronte dei lavoratori.

Non lasceremo che milioni di lavoratori, di nostri compagni e colleghi, continuino ad essere privati dello stipendio in nome di norme illogiche e oppressive: lotteremo noi per la nostra salute! Lotteremo insieme per cacciare Draghi e la sua corte di tecnocrati!

Basta sospensioni di lavoratori: O LAVORIAMO TUTTI O NON LAVORA NESSUNO!!

- Per l’abolizione immediata del green pass e la revoca dello stato di emergenza;
- No a questo obbligo vaccinale: per l’abolizione dei brevetti e l’accesso libero, consapevole e universale ai vaccini;
- Reintegro immediato dei lavoratori sospesi e pagamento giornate di sospensione
- Prevenzione, sanificazione e tracciamento a carico delle aziende attraverso protocolli vincolanti per la salute e la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro
- Quarantena e malattia pagate al 100%
- Massicci investimenti per la sanità pubblica e territoriale
- Rilancio dell’istruzione pubblica e NO all’alternanza scuola-lavoro
- NO al carovita e all’aumento delle bollette e dei generi di prima necessità;
- NO alla repressione del diritto di sciopero e di manifestazione: abolizione immediata del decreto-Salvini.

SI Cobas nazionale

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