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In parole povere

In parole povere

(20 Gennaio 2011) Enzo Apicella
Afghanistan. Un partigiano che indossava l'uniforme dell'esercito afgano uccide l'alpino Luca Sanna

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    (Imperialismo e guerra)

    Ucraina : ognun per sé
    CAPITALISMO PER TUTTI!

    TUTTE LE GUERRE CONTRO DI NOI.
    NOI CONTRO TUTTE LE GUERRE.

    (15 Febbraio 2022)

    noi contro tutte le guerre!

    Il corso storico di ogni formazione economico-sociale ha dimostrato che le idee, e le ideologie, coprono, o nascondono, o travisano, gli affari.
    Essendo le idee, e la loro massificazione in ideologie, quelle del potere,
    la loro diffusione molecolare produce un senso comune a formare una crosta di fallace apparenza universalmente condivisa.

    La realtà è tutt'altra cosa, da ricercare, svelare e combattere tra le pieghe della contraddizione, presente in guerra come in pace.
    Scoprire il profondo del movimento reale è utile non solo, né tanto, come accademica conoscenza, ma allo scopo della lotta per liberarsi da ogni oppressione, senza essere utilizzati da nessun boia in concorrenza con l'altro.

    Questa griglia interpretativa l'agire politico rivoluzionario vale sempre,
    in ogni epoca, sotto qualsiasi latitudine politica e geografica.

    La presente “crisi Ucraina” non se ne sottrae.

    Va detto, come contesto e contenitore generale di ogni analisi, che, da quando questo sistema di mercato è diventato planetario, la guerra, commerciale-economica-militare, è diventata condizione permanente per l'umanità.
    Mentre ci si interroga, a fronte della cosiddetta “offensiva diplomatica” euroamericana, sul se e quando “scoppierà” la guerra, possiamo affermare che è già scoppiata, da tempo.
    Una guerra non convenzionale che, per ora, esclude il “dominio fisico” che decapiti il comando Ucraino, ma contempla una serie di domini multipli di carattere cybernetico e informativo, nuova forma dei conflitti del XXI° secolo.

    Conflitti tesi a disarticolare la coesione sociale del “nemico” attentando alla qualità di vita e di relazione economico-finanziaria e di controllo del cyberspazio.

    Conflitti connotati dallo stesso cielo capitalistico sotto il quale concorrono, si accordano in precari equilibri o guerreggiano in varie forme, gli aumentati protagonisti dominanti sempre piu' concentrati in blocchi sovranazionali.

    E' esattamente quello che sta succedendo nella “crisi Ucraina”.

    Un po' tutti alla “canna del gas” i pescecani di questa diatriba mondiale.

    Gli U.S.A., in ultima analisi, interessati a vendere il loro gas, riducendo gli attuali consistenti approvigionamenti Europei ( Ge. 55% del gas nazionale) dalla Russia, frenando cosi' il loro storico indebolimento
    sul mercato mondiale.
    Il vero nemico dell'America è l'”officina del mondo” cinese, contro il quale combatte la sua battaglia epocale cercando di schierare al suo fianco, tramite la NATO, l'U.E..

    L'U.E., timida perchè “dipendente” dal gas russo, non rinuncia ad un proprio rilancio, attraverso la riproposizione di cangianti “cooperazioni rafforzate” Franco-Italo-Tedesche, ed il rafforzamento del proprio dispositivo militare autonomo.

    La Russia, orfana del “pianeta URSS”, cerca di ritornare alle “sfere di influenza” di Sovietica memoria, spargendo la balla delle “esercitazioni ( con 100.000 soldati e 30 portaaerei....) in territorio nazionale”.

    La Cina, nel suo accordo tattico di “sostegno” alla “vittima” russa, guarda alla riconquista di Taiwan, studiando le reazioni (e le sanzioni ….) occidentali, per meglio prepararsi alla riappropriazione della “provincia ribelle”.

    Ognun per se, profitti per tutti!

    Manchiamo solo noi, la stragrande maggioranza dell'umanità, sfruttati ad est come ad ovest, abili ed arruolati in qualche trincea militare o ideologica, incapaci di studiare la realtà, per cambiarla.

    In un mondo in cui, tra i boia,
    non abbiamo amici.

    PINO FERROVIERE

    Fonte

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