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LIBERTA?

(17 Febbraio 2022)

referendum eutanasia

Oltre le valutazioni di cronachistica politicista e vaticana,
si pone il problema della trasformazione delle “libertà” individuali in diritto giuridico costituzionalmente garantito.
A parte l'evidenza della falsità, o della non applicazione di certe “libertà” e di certi “diritti” ( diritto al lavoro, alla pace, alla eguaglianza di fronte alla legge, alla maternità etc), sorge la domanda sull'effettivo esercizio
di queste “libertà” e di questi “diritti”.

Di solito, chi si appella ad una “libertà” senza sostantivi,
ne è sostanzialmente nemico.
Sia di quella individuale che di quelle collettive.
Come dimostra la bocciatura del referendum sull'eutanasia firmato da 1,2 milioni di persone.

Certo, l'italica culla del soglio di Pietro,
cosi' interessato alla “vita” e alle anime delle sue pecorelle,
non poteva permettere l'esercizio
di un diritto contemplato in mezza Europa.

La verità è che per dare corpo, spessore e significanza
alla libertà bisognerebbe accompagnarla con un bel
“Per chi? Perchè?”

E, in termini piu' generali,
interrogarsi sul diritto alla “dolce vita”,
oltrechè alla “dolce morte”.

Voglio dire che questa società, spesso, garantisce in 1000 modi il “diritto” a morire collettivamente (guerre, violenza, malattie, catastrofi pandemico-naturali), negando però il “diritto” individuale a vivere, fin dalla nascita.
Morte al posto di vita senza scelta, dettata da un mondo in cui la libertà diventa spesso strumento di corruzione ideologica quando non arma di conquista militare.

Ora, truccato da “diritto”, si vorrebbe garantire, ed esercitare, la “scelta”, di morire, inizialmente solo per conclamati motivi medico-clinici.
Quindi, alla domanda sostantivata “libertà perchè?”, la risposta di stato è:
: Libertà di morire, garantita, legale.

La “società civile” garantisce ai suoi cittadini
di poter esercitare la “scelta” di morire.

Io per esempio, sono contro la libertà di sfruttare, e di essere sfruttato.
O di opprimere, ed essere oppresso.
O di uccidere, ed essere ucciso.

Lorenzo e Giuseppe, giovani morti in stage a 18 e 16 anni,
quale libertà hanno avuto?
Di quale diritto hanno goduto?
Quale scelta gli è stata garantita?

La realtà è che le “libertà” e i “diritti” di questo mondo sono quelle che convengono al potere, al dominio, e alla sua perpetuazione, nella forma ideologica di farti “scegliere” ciò che è già deciso da lui.

Ecco perchè al falso slogan
“la mia libertà finisce dove inizia quella dell'altro”
oppongo
“la mia libertà comincia dove finisce quella dei miei oppressori”!

PINO FERROVIERE

Fonte

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