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(26 Febbraio 2022)
La situazione è sotto gli occhi di tutti. La ripresa economica si è già fermata e i licenziamenti continuano. Per governo e padroni la pandemia è l’occasione per intensificare l’offensiva: aumento dei carichi e dei ritmi di lavoro, mentre la precarietà dilaga e la sicurezza non viene rispettata.
L’inflazione è al 5%, il che significa carovita, continua perdita del potere di acquisto di salari e pensioni, povertà dilagante fra i lavoratori.
La sanità pubblica è a pezzi: ospedali che scoppiano, operazioni e visite rinviate, personale sottorganico e stressato. Con le migliaia di morti da Covid registrati nelle ultime settimane il tragico bilancio supera ormai le 153.000 vittime. L’Italia è fra i primi paesi al mondo per numero di morti per milione di abitanti. Una chiara espressione del fallimento della classe dominante e della sua politica sanitaria improntata alla legge del profitto a ogni costo.
Nella scuola, i giovani che perdono la vita nell’alternanza scuola-lavoro sono l’esempio più lampante del fiasco del modello aziendalista.
Lo scenario politico vede un governo oligarchico che galleggia nel discredito dei corrotti partiti parlamentari.
Draghi agita il bastone e la carota per andare avanti a tappe forzate nel programma che l’alta finanza gli ha assegnato. Deve realizzare gli obiettivi del PNRR a favore del grande capitale.
Intanto trascina il nostro paese nella politica di guerra voluta da USA, NATO e UE. Le sanzioni senza compromettere le forniture energetiche sono una pia illusione che i lavoratori pagheranno caro, assieme all’aumento delle spese militari.
In questa situazione procede la tendenza al risveglio della lotta di classe, per difendere strenuamente gli interessi economici e politici del proletariato, per esigere lavoro, pane, salute, democrazia popolare, pace, socialismo. Con forme di lotta di massa adeguate alla situazione attuale che è di offensiva borghese aperta.
Il nemico principale è dentro casa! Tutti i lavoratori che resistono all’attacco padronale, tutti coloro che antepongono le necessità vitali delle masse lavoratrici alle “ragioni dell'economia” capitalistica, tutti coloro che rifiutano la guerra dei briganti imperialisti rivali Biden e Putin, senza lasciarsi ingannare da ipocrisia e sciovinismo, si mobilitino per la cacciata del governo Draghi, governo di rovina nazionale.
L’alternativa non sorgerà da soluzioni parlamentari, ma dal movimento delle masse sfruttate e oppresse con la classe operaia alla loro testa, dai loro organismi di lotta, per soddisfare le esigenze operaie e popolari, per farla finita con il dominio del capitale e conquistare un nuovo e superiore ordinamento sociale.
Nella lotta per il potere politico il proletariato ha bisogno di uno strumento particolare: il Partito comunista. Porre le basi della sua formazione è il compito attuale e non rinviabile dei comunisti e dei settori avanzati della classe operaia. Organizziamoci!
Da Scintilla, n, 121 – febbraio 2022
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