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    (Imperialismo e guerra)

    No alla guerra in Ucraina, no ai guerrafondai di tutte le risme!

    (2 Marzo 2022)

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    La tensione in Ucraina, che da molti mesi è all’ordine del giorno in Europa, è diventata allarmante con l'intervento militare che la Russia ha lanciato in questo paese dall'aria, dalla terra e dal mare dopo aver riconosciuto le due “repubbliche popolari" autoproclamate nell'Ucraina orientale.

    La tensione è iniziata quando la Russia ha annesso la Crimea e sostenuto le due autoproclamate "repubbliche popolari" (Donetsk e Lugansk), nell'est dell’est dell’Ucraina in risposta al fatto che l’Ucraina si volgeva ad Occidente con il colpo di stato del "Maidan" appoggiato dagli Stati Uniti e dall'UE. E quando, con l’incoraggiamento degli USA, è emersa la volontà dell’Ucraina di entrare nella NATO e di dispiegare missili di lunga gittata nel suo territorio, spingendo la Russia a dichiarare che queste erano le sue "linee rosse."

    La tensione di lunga data è diventata acuta nel momento in cui la Russia ha ammassato ingenti truppe vicino l’Ucraina, e ancora più con la sua decisione di inviare truppe nel Donbass, a Donetsk e Lugansk. Tuttavia, la Russia non si è fermata al Donbass e ha iniziato a distruggere l'infrastruttura militare dell’Ucraina per costringere questo paese e l’Occidente a rinunciare ai piani di adesione dell’Ucraina alla NATO, affermando che ciò comportava un rischio per la sicurezza della Russia. I paesi della NATO, specialmente gli USA e il Regno Unito, si accontentano per ora con sanzioni economiche e politiche, che, come hanno detto, si intensificheranno. La Russia, da parte sua, costringe l’Ucraina, la cui borghesia di governo è divisa da tempo, ad un cambiamento di posizione mediante la pressione militare. La Russia sembra avere come obiettivo quello di persuadere il governo di Zelensky a un compromesso che accetti le imposizioni russe, o di provocare un cambio di governo che faccia esattamente questo.

    Siamo testimoni di una nuova "guerra fredda" intensificata dagli USA fino a che la Russia non ha riconosciuto le "repubbliche" del Donbass e lanciato un intervento militare. Gli Stati Uniti e i suoi più stretti alleati, come il Regno Unito, dai primi di gennaio indicavano che la Russia avrebbe invaso l’Ucraina, fornendo persino termini approssimativi come "presto" o "in 48 ore." Sebbene l'entrata della Russia nel territorio dell’Ucraina con le sue forze militari sembri aver giustificato gli imperialisti occidentali incentrati sugli USA e il Regno Unito, questi due paesi e la NATO hanno provocato apertamente la guerra insistendo sull'adesione dell’Ucraina alla NATO e intensificando la propaganda di una "invasione russa."

    La questione dell’Ucraina riguarda certamente questo paese e l'Europa, ma non è un problema isolato. Fa parte di un "grande quadro", come l'attuale problema della Siria, le "guerre commerciali" che gli USA hanno avviato contro la Cina in particolare, ma anche contro l'Europa, e più recentemente, il riarmo cinese di basi insulari artificiali nel Mar della Cina Meridionale, dove anche il Giappone e il Vietnam reclamano diritti. Il "grande quadro" è la lotta per una nuova ripartizione economica e territoriale del mondo tra i principali paesi imperialisti, con le loro zone di influenza. La Russia partecipa a questa rivalità, dapprima facendo retrocedere l'avanzata occidentale in Georgia, successivamente affrontandola direttamente in Siria, ed ora in Ucraina.

    I due principali attori nella lotta interimperialista per la nuova ripartizione del mondo sono gli USA e la Cina. Gli Stati Uniti, anche se si sono indeboliti, mantengono la loro posizione dominante sia a livello economico che politico-strategico. La Cina avanza a passi da gigante e ha già esteso la sua influenza economica a tutti i continenti. Si trova ancora dietro agli USA, ma quest’ultimo paese è consapevole che verrà superato dalla Cina in un futuro prossimo, probabilmente in un decennio.

    La Cina ha accantonato vecchi problemi con la Russia e si è mostrata solidale con essa. Ha bisogno delle risorse energetiche russe, così come della protezione delle armi nucleari russe quale contrappeso agli Stati Uniti. La Russia, da parte sua, ha bisogno del potere economico della Cina. Insieme, costituiscono una grande minaccia per gli Stati Uniti.

    Di fronte a Cina e Russia, gli USA stanno cercando di riunire i loro vecchi alleati europei che fanno capire a chiare lettere di voler seguire la loro propria strada e tendono a praticare politiche indipendenti, dovute ai loro differenti interessi. Gli Stati Uniti sanno che devono difendersi dalla minaccia che costituiscono Cina e Russia per il loro dominio mondiale, prima che la Cina sia divenuta troppo forte per essere fermata. Pertanto gli USA, mostrando loro la canna del fucile, stanno applicando una politica di potenza e tentano di forzarli ad una battaglia prima che siano sufficientemente forti o che retrocedano ed accettino i suoi termini. Il fatto che la Russia non solo abbia inviato truppe a Donetsk e Lugansk, ma sia avanzata nel resto dell’Ucraina, a rischio di essere il bersaglio della risposta dei paesi dell'Europa e di essere accusata di essere un "invasore", dimostra che neanche essa si fa scrupolo di seguire una politica di potenza.

    *

    La tensione in Ucraina si spiega in questo panorama. Gli Stati Uniti vogliono dividere il blocco rivale, prendono di mira e soffocano quello relativamente più debole, accerchiandolo. Dopo la disintegrazione dell'URSS, gli USA hanno preso misure per indebolire la Russia e accerchiarla, piegando verso occidente le vecchie repubbliche sovietiche e popolari mediante le "rivoluzioni colorate”, ed incorporandole nella NATO una dopo l’altra. Gli Stati Uniti e i loro più stretti alleati, specialmente il Regno Unito, cercano di isolare la Russia ed obbligarla a retrocedere rompendo tutti i suoi legami con i paesi della UE, presentandola come una potenza aggressiva che ha la tendenza ad iniziare una guerra in Europa. Con ciò, gli Stati Uniti puntano anche a destabilizzare economicamente la Russia, poiché la sua principale fonte di entrate è la vendita di petrolio e gas naturale.

    Se riusciranno, non solo faranno retrocedere la Russia, ma avranno anche indirettamente un successo contro la Cina. La Cina è consapevole di ciò e, benché abbia evitato di coinvolgersi a pieno nella questione ucraina, si è posizionata a fianco della Russia contro le tattiche di "guerra fredda" degli Stati Uniti.

    Gli Stati Uniti puntano anche a tagliare il flusso di gas della Russia verso l'Europa, specialmente alla Germania la cui industria necessita del gas russo relativamente a buon mercato, attraverso i gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2. Con ciò, gli Stati Uniti vogliono obbligare la Germania, che ha seguito sempre una "ostpolitik" (politica orientale) differente verso la Russia, ed altri paesi europei, a serrare i ranghi con gli Stati Uniti. Dato che la Germania ha fermato malvolentieri il processo di approvazione del gasdotto North Stream 2 dopo l'entrata della Russia in Ucraina, gli Stati Uniti sembrano avere ottenuto un certo risultato, benché temporaneo. D'altra parte, è ovvio che Germania e Francia, le principali potenze dell'UE, sono paesi imperialisti che perseguono i loro interessi, si armano per ciò, e hanno fatto in modo che l’Ucraina modificasse con un sollevamento il suo orientamento per farla entrare nell'UE.

    Come prima è stato per la Siria e la Libia, ora è l’Ucraina lo scenario del conflitto interimperialista per la nuova ripartizione del mondo. In questi scontri i lavoratori e i popoli di Ucraina, Siria e Libia sono coinvolti come truppe e carne di cannone a beneficio di questo o quel paese imperialista, sono trascinati nel conflitto dai differenti schieramenti e soffrono le conseguenze della guerra.

    *

    Nessuna delle parti implicate nella questione ucraina segue una politica favorevole ai popoli: né gli Stati Uniti e i loro maggiori alleati che sono le principali forze che perseguono una politica di potenza, né la Russia e la Cina, né gli imperialisti europei capeggiati da Germania e Francia che non vorrebbero oggi una guerra generalizzata, nonostante reagiscano di volta in volta nei riguardi della Russia sul problema di Ucraina. Non ci si può appoggiare a nessuna di queste potenze per nessun motivo. La tesi secondo cui Russia e Cina sono amici dei popoli è tanto falsa come l'idea che l’Occidente è il "difensore della sovranità e della democrazia".

    I popoli dei paesi imperialisti che sono coinvolti nel problema non hanno il benché minimo interesse nella politica seguita dalle loro classi dirigenti nei confronti dell’Ucraina. Inoltre, i popoli di tutti i paesi, specialmente quelli dell'Europa, soffrono l'aumento dell'inflazione, il ribasso dei salari, il deterioramento delle condizioni di lavoro e di vita - a cui concorrono le spese belliche - e la tendenza crescente al fascismo. A ciò bisogna aggiungere la continua salita dei prezzi provocata dall'aumento del costo dell'energia, aggravato dalle interruzioni nelle vie di trasporto come conseguenza dell'attacco della Russia all’Ucraina.

    Mentre gli Stati Uniti e i loro alleati continuano ad utilizzare i loro vassalli in Ucraina (il regime di Zelinsky), l'uso diretto delle armi da parte della Russia rivela che la lotta interimperialista per la spartizione del mondo si sta inasprendo. Allo stesso tempo, questo dimostra la facilità con la quale la disputa imperialista può trasformarsi in un conflitto armato, ignorando completamente la lotta dei popoli per i loro mezzi di sussistenza.

    La classe operaia internazionale e i popoli del mondo sono senza dubbio a favore della pace nella quale possano lavorare e vivere umanamente senza sfruttamento né oppressione. Noi, comunisti marxisti-leninisti del mondo, la cui unica preoccupazione sono gli interessi della classe operaia internazionale e dei popoli, siamo naturalmente a favore della pace. Anche per tale ragione ci opponiamo agli interventi militari, alle invasioni e alle guerre che occultano e complicano la lotta delle masse lavoratrici di tutti i paesi contro lo sfruttamento e la tirannia, così come difendiamo il diritto di ogni nazione all'autodeterminazione. Condanniamo perciò l'attacco russo all’Ucraina.

    La classe operaia e i popoli di tutti i paesi devono unire le loro forze e lottare per il socialismo, esigendo lavoro, pane e vera democrazia politica, assieme alla fine della lotta imperialista per la nuova ripartizione del mondo – che non è limitata all’Ucraina – e che cessi il frastuono delle armi per quello scopo.

    La Russia deve ritirarsi incondizionatamente dall’Ucraina.

    Basta spese di guerra!

    Dissolvere i patti militare come la NATO e ritirare le truppe straniere da tutti i paesi!

    Viva la lotta della classe operaia internazionale e dei popoli oppressi per il lavoro, il pane, la democrazia, la pace e il socialismo!

    Febbraio 2022

    Comitato di Coordinamento della Conferenza Internazionale di Partiti e Organizzazioni Marxisti-Leninisti

    Fonte

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