">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

La sanità a Cuba e negli Usa

La sanità a Cuba e negli Usa

(28 Marzo 2012) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

  • Domenica 21 aprile festa di Primavera a Mola
    Nel pomeriggio Assemblea di Legambiente Arcipelago Toscano
    (18 Aprile 2024)
  • costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

    SITI WEB
    (Imperialismo e guerra)

    Russia-Ucraina
    Al capitalismo è neccessaria la guerra

    Eserciti degli Stati e “Resistenza popolare” contro la classe operaia

    (7 Marzo 2022)

    international communist party

    - La guerra è una inevitabile necessità economica del capitalismo. Forze incontenibili costringono tutti gli Stati a una politica di aggressione per poter sopravvivere alla loro crisi generale, causata dalla smisurata sovrapproduzione di merci, che nessuno vuole e di cui nessuno ha bisogno.

    - La guerra non è quindi il prodotto della malvagità o follia di alcuni capi. Nemmeno quella in Ucraina è uno scontro tra sistemi democratici-liberali e totalitarismi, ma tra potenze imperialiste.

    - La guerra è fra fronti imperiali, fra alleanze di Stati, non fra nazioni. Non è per garantire libertà ai popoli, ma per maggiore tirannia e sopraffazione. La Libertà è solo un pretesto per gettare la classe operaia nella fornace della guerra

    - Il nazionalismo ucraino è la maschera dell’imperialismo occidentale, così come la difesa delle minoranze russe di Ucraina serve a giustificare quello russo.

    - È una guerra per procura: i capitalisti di Russia intendono recuperare spazio per i loro affari e in vista del conflitto generale che si prepara, i capitalisti di occidente armano l’esercito ucraino e la “resistenza” perché combattano al fine della loro espansione a oriente.

    - Esercito russo, esercito ucraino e “partigiani” stringono d’assedio i lavoratori di Ucraina, tenuti in ostaggio dalle due borghesie rivali ma in questo alleate. Il “partigianesimo” è il contrario, la negazione della lotta di classe.

    - Intanto la polizia borghese in Russia arresta e reprime chi si oppone alla guerra.

    - È una guerra reazionaria, contro la classe operaia, oggi di Ucraina e di Russia, sempre del mondo intero. Tanto all’immediato quanto in senso storico generale.

    - La guerra è per la conservazione globale del capitalismo. È contro il comunismo che, spettro invisibile ma sempre presente, matura e preme dall’interno del capitalismo nella sua mostruosa fase agonica. Perché il comunismo, da tutti negato, è già pronto a nascere, una volta abbattuta la dittatura del capitale.

    - La classe operaia non ha una patria da difendere. Ha da difendere e affermare solo se stessa, contro tutti gli Stati dei loro padroni, la cui prima funzione e mantenerla sottomessa.

    - Per i lavoratori di Ucraina, come per quelli di Russia, nulla cambierà nell’essere sfruttati da capitalisti ucraini o russi o taglieggiati da governanti ucraini o russi.

    - Ugualmente per i proletari russi, americani, europei nulla cambierebbe nella loro condizione di miseria che i loro padroni prevalgano o siano sopraffatti dal blocco imperialista rivale.

    - Il pacifismo borghese, di fronte alla realtà della guerra, ubbidiente nasconde la bandiera arcobaleno per alzare quella del borghese Stato ucraino, e la parola Pace per inneggiare alla Guerra “per la Libertà”.

    I comunisti oppongono alla guerra dei borghesi la fraternizzazione tra i soldati, giovani proletari, con la quale, e con la loro rivolta, metter fine alla guerra dal suo interno. E vi oppongono la sociale lotta generale di classe, in una rinata solidarietà internazionale operaia sul piano dei sindacati, degli scioperi, del suo partito comunista, il quale solo conosce e può indicare la via della definitiva liberazione dal capitalismo.

    - L’antimilitarismo proletario può avere una sola parola d’ordine:

    GUERRA ALLA GUERRA
    LOTTA DI CLASSE
    CONTRO PADRONI E STATI
    IN PACE E IN GUERRA
    FINO AL COMUNISMO

    Partito Comunista Internazionale

    5287