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(31 Luglio 2011) Enzo Apicella

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(Flessibili, precari, esternalizzati)

I lavoratori ricorrono al TAR contro l'assessora Pratelli

(14 Luglio 2022)

Tar

L’Assessora Claudia Pratelli è riuscita nel non facile compito di rendere i lavoratori precari ancora più precari. Il nuovo sistema di gestione dell’assistenza educativa agli alunni disabili, basato sull’accreditamento delle aziende e sulla scelta delle famiglie, consegna lavoratrici e lavoratori alla precarietà, persino più di quanto avveniva con le gare di appalto, che garantivano almeno determinati periodi di stabilità. Il “nuovo” sistema, invece, vede la possibilità da parte delle famiglie di cambiare cooperativa ogni anno, il tutto nella conclamata inefficacia della cosiddetta “clausola sociale”, letteralmente inapplicabile in un simile contesto. Infatti, si stanno moltiplicando le trasformazioni di contratti a tempo indeterminato in tempi determinati.
Questo surplus di precarietà va ad aggiungersi a condizioni già pesantissime di lavoro povero, praticamente a cottimo, con lunghi periodi di sospensione dell’attività e dello stipendio. Un vero capolavoro, per realizzare il quale l’Assessora Pratelli ha potuto contare sulla preziosa collaborazione dei consiglieri “di sinistra” Cicculli e Luparelli e di CGIL, CISL e UIL.
Il sistema dell’accreditamento non colpisce solo i diritti e la professionalità di operatrici e operatori, esponendoli come scatolette di tonno o confezioni di detersivo sugli scaffali di un discount. Ad essere colpito duramente è lo stesso concetto di servizio pubblico, ridotto al rango di ufficiale pagatore – con i soldi di tutti i cittadini – e spogliato da ogni responsabilità di gestione. E’ il trionfo del liberismo, come, del resto, è sempre stato obiettivo del Partito Democratico romano, da quando non si chiamava ancora così e, fra la fine degli anni novanta e i primi duemila, ha avviato l’esternalizzazione e la privatizzazione dei servizi pubblici della città, svendendo la Centrale del Latte, mezza ACEA, il venti per cento del trasporto pubblico e tutti i servizi socioassistenziali.
E’ in difesa dei diritti sociali e del servizio pubblico che lavoratrici e lavoratori, dopo manifestazioni e scioperi, hanno promosso un ricorso al T.A.R. del Lazio per l’annullamento di tutti gli atti che hanno portato al sistema dell’accreditamento, atti dai quali traspaiono tutta l’incompetenza e l’arroganza di chi è mosso solo da ragioni ideologiche e interessi di bottega, nella più totale indifferenza verso la tutela dei beni comuni e dell’interesse generale. Un’ indifferenza palesata anche dalla disinvoltura con cui sono state violate persino le regole più elementari dello stesso accreditamento, ammettendo cooperative che mancano dei requisiti fondamentali. Su questo ultimo aspetto, è stata inviata una diffida formale e siamo pronti ad investire della questione la Procura della Repubblica.

Comitato Romano Aec/Oepa

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