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ROMA CAPITALE - ROMA MULTISERVIZI: incontro del 22 luglio 2022. Il Capo di Gabinetto, il Sindaco Gualtieri e i sindacati concertativi rinviano le scelte decisive

ROCCO SCOTELLARO avrebbe giustamente detto, agli operai e operaie di Roma Multiservizi Spa, in attesa passiva degli eventi “SCETATEVE GUAGLIO’…CHE E’ FATTO IUORNE…!”

(28 Luglio 2022)

comunicatousi

Si è svolto il 22 luglio 2022, dopo l’incontro sulla situazione di Farmacap, quello richiesto dai sindacati concertativi Cgil-Cisl-Uil e loro sigle di categoria, sulla annosa vicenda della ROMA MULTISERVIZI, in particolare per lo scenario dei servizi di pulizia, supporto e ausiliari al sistema educativo e scolastico, comunale e per le scuole statali di pertinenza di Roma Capitale. Il Capo di Gabinetto del sindaco Gualtieri, Dott. Albino Ruberti, ha illustrato i punti rimasti critici e le scelte dell’Amministrazione.

In sostanza, Roma Capitale prende ancora tempo, rinviando tutto a “dopo le vacanze estive” quindi a fine agosto primi di settembre, con l’acquiescenza dei sindacati concertativi, come al solito a ridosso dell’inizio del nuovo anno educativo e scolastico 2022/2023, sia sulla scelta del futuro assetto di questa società (che rimane al di là degli slogan una società partecipata di secondo livello con 51% quote AMA SpA e il restante a REKEEP ex Manutencoop facility management e a La Veneta). Roma Capitale, in attesa della sentenza annunciata per l’ennesima volta ad agosto, della Corte di Giustizia Europea nel contenzioso con Roma Multiservizi Spa e Rekeep, sulla inopportuna idea della “gara a doppio oggetto” e dei passaggi a gestione finta pubblica ma sempre privatistica, NON HA ANCORA PRESO UNA DECISIONE CHIARA, verso la GESTIONE DIRETTA, quindi un avvio di parziale RI-PUBBLICIZZAZIONE DELLA SOCIETA’, nelle due opzioni rimaste (trasformazione in società di primo livello, comprando le quote di Rekeep e la Veneta del 49% totale e da AMA 51% totale quote societarie) o la creazione di società mista pubblico privata a maggioranza pubblica, la “newco” (soluzione che ci ricorda il famigerato passaggio che ha segnato la fine di ALITALIA…), a cui affidare la gestione del lucroso appalto dell'ex global service, pulizia, supporto e ausiliariato, trasporto scolastico, relativo a nidi e scuole comunali e a quelle statali.

UNA SCELTA…DI NON SCEGLIERE E DI LASCIARE SOTTO LA CLASSICA SPADA DI DAMOCLE, IL SERVIZIO ALLA CITTADINANZA, LA CONDIZIONE SALARIALE E LAVORATIVA DELLE CIRCA 2500 (stanno diventando di meno, con il passare degli anni tra pensionamenti e chi prova a farsi cambiare di appalto, il numero di operai e operaie che servirebbero per l’aumentato carico di impegni, mansioni e attività comprese le misure di contrasto al contagio da Covid 19, diminuisce…) e una prospettiva di gestione trasparente, efficace ed efficiente di questo strategico e importante servizio che ha un “tesoretto” di diverse centinaia di milioni di euro. Oltre ad eventuali supporti provenienti da fondi di origine PNRR, che sembra aleggiare su qualsiasi azione prendano pubbliche amministrazioni italiche.

L’UNICA DECISIONE, CHE IN QUESTI GIORNI STA PRENDENDO IL DIPARTIMENTO COMPETENTE, scuola-formazione-lavoro, ma non poteva essere altrimenti per non creare pure il rischio dell’INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO A SETTEMBRE, E’ LA “PROROGA TECNICA”, A ROMA MULTISERVIZI (scadenza il 31 luglio prossimo), dopo aver avuto anche parere dall’ANAC, fino a quando non sarà operata la scelta del modello e dell’assetto organizzativo che dovrà avere tale società, nell’ambito dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione delle società del gruppo comune di roma, nel recente passato definita pomposamente “holding Campidoglio”.

Per il resto, molto fumo (roghi e incendi a parte) e zero…. arrosto, specie per le vicende relative al personale utilizzato, molte donne e in regime di part time, nonché delle diverse centinaia di “somministrati - ex interinali”, ai quali le classiche “voci di corridoio”, avevano fatto intravvedere la possibilità dopo 24 mesi di utilizzo, di stabilizzazione in organico alla Roma Multiservizi, creando una classica GUERRA TRA POVERI, rispetto ai tanti e tante a tempo indeterminato a part time in regime misto di contratti a 8-10 mesi(ex part time ciclico multiperiodale).

Su questi due aspetti, rimane ATTUALE E VALIDA la nostra proposta, di adeguamento del monte ore contrattuale ai dipendenti part time già a tempo indeterminato (5 ore contrattuali minime regolari su 5 giorni lavorativi settimanali, per i part time già a 15 -18 ore, solo in parte adeguati a 20 ore...) e gli adeguamenti di monte ore per i part time più alti, con la possibilità di trasformazione dei contratti di durata di 11 mesi (che con le ferie estive pagate nel mese di agosto, porterebbero alla totale stabilizzazione a 12 mesi) e l’impiego di chi ha già il contratto a 12 mesi a tempo indeterminato, di essere utilizzati in altri servizi nei mesi estivi di chiusura delle scuole (pulizia degli spazi di verde non pregiato e dei parchi romani, pulizie degli arenili…). PROPOSTE CHE AVREBBERO ROTTO IL CONSOLIDATO MECCANISMO, MAI ACCETTATO DA USI fondata nel 1912, di natura clientelare e feudale, della gestione non corretta, personalizzata e non trasparente delle ore di straordinario e supplementari, da parte di capisquadra e capetti vari, con palesi disparità di trattamento e un uso abnorme e inoppportuno dei soldi pubblici, tali cifre ben potevano e possono essere utilizzate perla REGOLARIZZAZIONE E ADEGUAMENTO DEI CONTRATTI INDIVIDUALI E DEI RISPETTIVI MONTE ORE, per l’innalzamento anche della qualità del servizio all’utenza e la sua continuità, a seguito delle ipotizzate trasformazioni societarie, carichi di lavoro aumentati, mansioni più articolate rispetto al passato.

Così come L’Amministrazione sarà costretta, rispetto all’idea originaria, a bloccare l’impiego oltre i 24 mesi e con un meccanismo di reclutamento falsato, per chi è stato utilizzato con contratti di somministrazione-ex interinali, fino a che non si sarà impostata e si spera risolta, nel senso da noi proposto, la regolarizzazione dei contratti dei part time operai già a tempo indeterminato (che come spiegato già in altre occasioni da Usi, per legge sul part time D. Lgs. 81/2015, avrebbero la priorità e precedenza negli adeguamenti di monte ore e dei passaggi a tempo pieno, rispetto ad altri esterni) e della durata degli stessi nell’arco dell’anno scolastico e solare, eliminando una stortura e un meccanismo barbaro, di gestione della forza lavoro, fornendo anche una prospettiva regolare e lecita in termini occupazionali anche per i “somministrati”, circa 500 persone in totale “chiamati in missione” nei servizi del global service. CONTINUEREMO A FARE PRESSING SU ROMA CAPITALE, SIA ASSEMBLEA CAPITOLINA CHE GIUNTA COMUNALE, FINO A CHE GLI OBIETTIVI DELLA NOSTRA PIATTAFORMA E IL PROCESSO COLLEGATO STRETTAMENTE DI RI-PUBBLICIZZAZIONE DI SERVIZI E ATTIVITA’, NON SI SARA’ ATTIVATO, sempre in attesa di un RISVEGLIO dell’impaurita, impoverita, quasi rassegnata forza lavoro di Roma Multiservizi, troppo sonnecchiante rispetto alla situazione in fase di sviluppo, che da troppe giunte di vario colore, ha ricevuto molte promesse, tante aspettative franate in un imbuto, dal quale sembra non esserci mai una soluzione dignitosa. EPPURE I RAPPORTI DI FORZA, COME IN PASSATO QUANDO SI BLOCCARONO CASSA INTEGRAZIONE- MOBILITA’ ESTERNA, LICENZIAMENTI E CHIUSURE DI SERVIZI, SONO ANCORA OGGI UN FATTORE INELIMINABILE PER SPOSTARE GLI EQUILIBRI che non si sbloccano sui tavoli di trattativa ufficiale, né con soluzioni sindacali di tipo autonomo-corporativo e neo-clientelare, fuori dalla generale lotta intercategoriale su salari, diritti, gestione pubblica dei servizi strategici per la città, che qualche personaggio per finalità personalistiche e di “bottega” (la sua), sta caldeggiando. Come avrebbe citato, secondo noi Usi giustamente, un antico poeta della Basilicata e sostenitore delle lotte contadine negli anni ‘50 del secolo scorso, Rocco Scotellaro (per anni anche sindaco socialista del suo paese, Tricarico in Lucania): “SCETATEVE GUAGLIO’, CHE E’ FATTO IUORNE…” e mai frase è ancora valida e attuale, oggi.

Unione Sindacale Italiana Usi fondata nel 1912 e ricostituita segreteria intercategoriale e
Usi C.T.&S. fedele a Usi 1912

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