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Cantiere Italia

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(17 Novembre 2010) Enzo Apicella
Presentato il report Inail: gli omicidi sul lavoro nel 2009 sono stati 1021

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(Di lavoro si muore)

MARCINELLE, 8 AGOSTO 1956. STRAGE DI MINATORI E DI EMIGRATI: 66 anni dopo, si CONTINUA A MORIRE SUL LAVORO e da…LAVORO SALARIATO

Ieri era l’ORO NERO (carbone), OGGI l’oro “rosso” (pomodori) nei campi e la SALUTE E SICUREZZA sono ancora un OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE, nelle fabbriche, nelle campagne, sui posti di lavoro pubblici e privati

(5 Agosto 2022)

A 150 ANNI DALL’INTERNAZIONALE antiautoriataria di SAINT IMIER, LOTTIAMO UNITI PER UN ALTRO FUTURO, ENSEMBLE POUR UN AUTRE FUTUR

marcinelle

RICORDIAMO UNA DATA, l’8 AGOSTO 1956. 66 anni fa, la strage su lavoro nella miniera di MARCINELLE in Belgio. Il bilancio totale fu di 262 morti, di cui 136 di emigrati italiani.

Causa della strage operaia, l’ennesima STRAGE ANNUNCIATA, un incendio scoppiato a quota 975 della miniera, nel distretto carbonifero di Charleroi, i minatori morirono a causa di un banale e prevedibile incidente, dovuta alla mancata applicazione di semplici misure di protezione, dalla disorganizzazione che utilizzava e sfruttava, allora come oggi, la forza lavoro, specie soggetta a emigrazione dai paesi di origine, posta in competizione tra le diverse nazionalità ed etnie e con lavoratori-trici italiani, una merce umana di scambio, per accordi internazionali e l’ottenimento o il mantenimento di margini di profitto di pochi, a danno di tanti e tante.

Allora, erano gli accordi tra i Governi belga e italiano, forza lavoro e braccia in cambio di quote di carbone, l’ORO NERO dell’epoca, per la "ripresa economica”. A 66 ANNI DI DISTANZA, nonostante l’innovazione tecnologica e una legislazione potenzialmente migliore (D. Lgs. 81/2008 e le tante direttive europee su salute e sicurezza), SI CONTINUA A MORIRE SUL LAVORO E …DA LAVORO SALARIATO, in ITALIA con un triste primato di morti, infortuni sul lavoro (pure quelli denunciati ufficialmente, che non sono la totalità di quelli che realmente avvengono), aumento di malattie professionali e…la siccità e il caldo che ti fanno star male per tenere alti i ritmi di produttività, nelle fabbriche, come nei campi dove si MUORE PER “l’ORO ROSSO” (la raccolta di pomodori, frutta e ortaggi) o negli uffici e servizi pubblici e privati. MOLTE LE PROTESTE E GLI SCIOPERI SPONTANEI, NELLE FABBRICHE COME IN AGRICOLTURA, anche nella torrida estate del 2022, anche se il protagonismo operaio è ancora sfilacciato e non coordinato, con un’attenzione continua a tenere insieme LA LOTTA PER ADEGUATI AUMENTI SALARIALI, PER CONDIZIONI DI SALUTE E SICUREZZA IDONEE E DIGNITOSE PER LA VITA DELLE PERSONE, CON LA LOTTA CONTRO LE DISCRIMINAZIONI E LE DISPARITA’ DI TRATTAMENTO “DI GENERE”, che riportano ad una concezione autoritaria, feudale, patriarcale dei rapporti di lavoro conseguenti a quelli sociali in fase di ristrutturazione e di crisi, con un dominio culturale delle classi dominanti e di chi gestisce il potere anche a livello istituzionale, approfittando dello smantellamento dell’istruzione pubblica, di massa, riducendo a mera testimonianza, il sapere critico e collettivo, la stessa formazione delle giovani generazioni, la futura forza lavoro da sfruttare e sottomettere.

Fino a che la SALUTE SARA’ CONSIDERATA UNA MERCE, LA SICUREZZA UN “COSTO”, da ridurre, abbattere, o contenere per mantenere profitti e utili, sulla pelle di chi lavora, la strada sarà ancora lunga da percorrere. A questo stato di cose, 66 ANNI FA COME A MARCINELLE, OGGI IN ITALIA E NELLA “CIVILE EUROPA” dilaniata da conflitti etnici e da guerre per il controllo delle materie prime e delle risorse energetiche, rimane VALIDA E ATTUALE LA PRATICA della “LOTTA DI CLASSE”, la pratica che abbiamo ereditato dai fondatori dell’Usi nel 1912 e dalla lezione degli aderenti all’INTERNAZIONALE ANTIAUTORITARIA DI SAINT IMIER, di cui ricorrono i 150 anni (con iniziative che avranno il loro culmine internazionale l’anno prossimo in Svizzera), per la liberazione da sfruttamento e dominio. PER RICORDARE SEMPRE, per mantenere viva la memoria delle stragi operaie e la necessità, oggi ancora più di ieri, di autorganizzarsi sui posti di lavoro, di organizzarsi sul lavoro mantenendo una natura, per noi Usi imprescindibile non solo per vincolo statutario fin dal 1912, ma come pratica solidale e internazionale, POSEGUIAMO LE INIZIATIVE DI INFORMAZIONE, DI FORMAZIONE E DI TENTATIVO DI COORDINARE LE LOTTE nei vari settori e secondo l’intreccio lavoro-salario-salute e sicurezza-contrasto alle discriminazioni di genere, mettendo in conto e in preventivo, quello che la reazione padronale e governativa attua a fini repressivi e di criminalizzazione, per stroncare qualsiasi tentativo di opposizione.

CHI NON HA MEMORIA, NON HA UN FUTURO E NONOSTANTE TUTTO, SIAMO ANCORA TENACEMENTE DETERMINATI, A LOTTARE COLLETTIVAMENTE, SOLIDALI e ORGANIZZATI A LIVELLO ITALIANO E INTERNAZIONALE.

UNITI PER UN ALTRO FUTURO...ENSEMBLE, POUR UN AUTRE FUTUR.

Usi Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912 e ricostituita - Comitato dei Garanti
Caserta/Cuneo/Roma ed esecutivo nazionale

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