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(28 Gennaio 2011) Enzo Apicella
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(Lotte operaie nella crisi)

CONTRO IL CAROVITA È NECESSARIA UN’AZIONE UNITARIA DEL SINDACALISMO CONFLITTUALE

OCCORRE COSTRUIRE UN MOVIMENTO GENERALE PER FORTI AUMENTI SALARIALI

(12 Settembre 2022)

fronte unico bla bla bla n. 3

Secondo le statistiche i salari dei lavoratori in Italia sono inferiori a quelli del 1992.
Responsabili di questa situazione sono – oltre alle aziende e a tutti i vari governi che si sono succeduti – i sindacati di regime(Cgil, Cisl, Uil, Ugl) che proprio nel 1992, in nome del collaborazionismo sindacale e della politica del “siamo tutti sulla stessa barca” hanno inaugurato la cosiddetta concertazione.

Concertazione, collaborazionismo,
tradotti in concreto, hanno significato 30 anni di rinnovi contrattuali a perdere, con peggioramenti normativi e incrementi salariali inferiori ai pur bassi tassi di crescita dell’inflazione di queste tre decadi, che dopo la crisi del 2008 hanno sfiorato persino la deflazione.

Da un anno invece l’inflazione ha ripreso a correre. Prima per effetto di problemi nella catena degli approvvigionamenti industriali, poi per la guerra imperialista tra USA-UE e Russia, in realtà per tentare di contrastare la stringente crisi di sovrapproduzione e ridisegnare le sfere d'influenza e di egemonia nel mondo.

La situazione sta diventando drammatica per i lavoratori, soprattutto per i peggio pagati e spesso precari o a part-time, e ad ogni modo sempre più dura per la massa dei lavoratori e pensionatia reddito fisso.

Questa situazione è generale e a livello internazionale ha già ha messo in moto azioni di lotta e scioperi in molti paesi, dal Sud Africa al Regno Unito, dall’America Latina agli stessi Stati Uniti.

Nel caso a noi più vicino, in Inghilterra, sono già scesi in sciopero ferrovieri, aeroportuali, postali, lavoratori di Amazon e molti altri. Nel principale porto del paese, a Felixstowe, i portuali hanno iniziato uno sciopero di ben 8 giorni, cosa che per altro in Italia sarebbe illegale, grazie alle leggi antisciopero che sono state varate con il beneplacito di Cgil Cisl e Uil!

Di fronte all’inflazione rampante, mentre dagli industriali ai commercianti possono reagire aumentando i prezzi dei beni e dei servizi che vendono – o spingere sui governi per avere aiuti e finanziamenti – i lavoratori salariati e quelli in pensione sono gli unici che non possono farlo, e così pagano per tutti.

Per aumentare i loro salari e difendersi dal carovita i lavoratori hanno una sola possibilità: tornare alla lotta per questo obiettivo, rompendo la pace sociale e, quindi, col sindacalismo collaborazionista che la propizia.

Affinché sia la più efficace possibile, la lotta dei lavoratori deve essere quanto più possibile unita e generalizzata: non dobbiamo lottare divisi per azienda e categoria, nel tempo e nello spazio, ma scendere in sciopero insieme. Più lo sciopero è unito, generale e partecipato, prima il governo e gli industriali possono cedere alle richieste di aumenti salariali.

Una simile lotta non si costruisce dall’oggi al domani: serve unità e organizzazione.

Per questo è necessario che gli attivisti sindacali combattivi ovunque collocati, il sindacalismo di base e le aree di opposizione in Cgil
prendano l’iniziativa di costruire unitariamente una mobilitazione dei lavoratori contro il carovita, per forti aumenti salariali che superino i tassi dell’inflazione e che rompa con le politiche concertative dei sindacati di regime.

Un'azione convergente di forze proletarie e popolari per arrivare ad uno sciopero generale capace di superare i limiti di lotte e scioperi separati superando tentennamenti, titubanze e divisioni utili solo al padronato.

La lotta per difendere gli interessi e i bisogni della classe lavoratrice è anche il primo passo concreto per opporsi alla guerra imperialista perché il primo nemico è proprio in casa nostra.

Le lotte operaie in tanti paesi del mondo indicano la strada della classe lavoratrice anche in Italia e i compiti dei militanti del sindacalismo di classe nei mesi a venire.

12 settembre 2022

Coordinamento Lavoratori/trici Autoconvocati (CLA)
per l’unità della classe

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