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Bell'Italia amate sponde

Bell'Italia amate sponde

(16 Maggio 2009) Enzo Apicella
L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha reiterato al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, la richiesta di porre fine alla prassi del respingimento di migranti dalla Libia.

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    SITI WEB
    (La tolleranza zero)

    Roma, 15 ottobre: No al memorandum Italia-Libia

    (9 Ottobre 2022)

    no al memorandum Italia-Libia

    Le proteste si sono propagate in tutto il mondo!

    Campagna per la dignità ed i diritti umani!
    ABOLISH FRONTEX
    SOLIDARITY WITH REFUGEES IN LIBYA
    DIRITTO DI MIGRARE, DIRITTO DI RESTARE
    NO MEMORANDUM Italia-Libia
    NO BORDERS
    STOP AL MACELLO DEI DIRITTI UMANI
    MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE
    15 OTTOBRE 2022


    Il 15 ottobre sarà una giornata di MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE:
    Barcellona, Berlino, Bruxelles, Londra, Madrid, Milano, Roma, Tripoli, Zurigo e altri luoghi chiederanno al governo italiano di porre fine a questo Memorandum fuorilegge. Tutti le istanze di difesa dei diritti umani sostengono questo appello.

    Il Memorandum è un accordo della durata di 3 anni, che nega i principi fondamentali delle leggi internazionali e contro tutti i diritti umani. È stato contestato dalle ONG, dall'UNHCR, da Amnesty International, da tutte le associazioni, ma anche denunciato dalle Nazioni Unite e dalla stessa Unione Europea. Perché oggi sappiamo tutti che il governo italiano sta addestrando milizie locali direttamente colluse con i trafficanti di migranti, con i quali fa affari più lucrosi del traffico di droga. I numerosi rapporti che evidenziano le atrocità perpetrate in Libia e finanziate da questi accordi italiani, sono più che noti.

    La Libia non ha mai ratificato la Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status dei rifugiati e non riconosce nemmeno pienamente l'UNHCR. I migranti vengono arrestati arbitrariamente e tenuti in centri di detenzione che sono veri e propri lager.

    Il Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle sparizioni forzate o involontarie (WGEID) ha evidenziato che, anche se le “sparizioni” sono dovute ad attori "non statali", essi operano con il sostegno delle autorità ufficiali, compresa la cosiddetta Guardia costiera libica completamente collusa con i trafficanti.

    ll Memorandum non è un accordo di cooperazione, ma solo un modo per instaurare un processo di radicale esternalizzazione dei confini, installando un regime di morte alle frontiere e nei lager libici. L'Italia ha già speso circa 271 milioni di euro negli ultimi anni, per creare un regime di morte e di tortura.

    Se il Memorandum non sarà denunciato entro il 2 novembre 2022, sarà rinnovato per altri tre anni (da febbraio 2023 a febbraio 2026), con ingenti finanziamenti alla Guardia costiera libica e ai lager libici.
    TUTTO QUESTO DEVE CESSARE IMMEDIATAMENTE.


    A Roma, saremo dalle 14 alle 17 nel cuore della città, al Foro Traiano,
    per dire NO al rinnovo automatico del memorandum per gli accordi Italia-Libia!

    Black Lives Matter Roma

    Fonte

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