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USA. 46 milioni di poveri

USA. 46 milioni di poveri

(28 Settembre 2011) Enzo Apicella
I poveri negli USA sono 46 milioni, il 15% della popolazione. I due terzi di questi poveri lavorano, ma per un salario da fame

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Il 22/10 incontro lavoratori Pubblico Impiego. Per l’unità dei lavoratori, contro i governi di ieri oggi e domani

(20 Ottobre 2022)

Sabato 22 ottobre

incontro dei lavoratori del Pubblico Impiego

ore 10.30 – sede via Bernardo Celentano 5, Milano

si cobas pugno

Nella sede milanese del SI Cobas in via Bernardo Celentano i compagni della sanità e del pubblico impiego si incontrano per fare il punto sulla fase politica caratterizzata da un sommarsi di crisi: economiche, sanitarie, militari ecc. rispetto alle quali l’unica misura da mettere in campo è la risposata organizzata della nostra classe.

Il sistema sanitario (pubblico e privato) sta segnando un degrado senza precedenti.

Ogni giorno assistiamo al taglio dei servizi per dirottare sempre più risorse verso l’economia di guerra.

Le denunce, pur necessarie, se non accompagnate da lotte e mobilitazioni, si risolvono in una presa d’atto che induce a rassegnazione e sconforto.

E’ proprio a partire da questa situazione di estremo disagio, dobbiamo fare chiarezza tra le nostre file, ed essere elemento di contraddizione per non soccombere alla rassegnazione.

Forti e consapevoli della situazione che viviamo dobbiamo ritrovarci per disegnare un percorso di riflessione necessario a promuovere e qualificare il nostro intervento tra i lavoratori.

Noi, non possiamo essere espressione della passività, noi, dobbiamo essere in grado di indicare la strada anche quando questa si presenta irta di ostacoli.

I temi da affrontare nella riunione sono: la guerra.

La guerra è portato e conseguenza immanente di un sistema fondato sulla concorrenza, che non ammette ostacoli alla sua corsa: Concorrenza economica, commerciale, finanziaria e militare; la prevenzione e la sicurezza sui posti di lavoro: l’allungamento e l’intensità dell’orario di lavoro oltre a peggiorare la qualità della vita degli operatori si risolve in peggioramento della salute della popolazione.

La recrudescenza di misure disciplinari che rispondono alla logica di disciplinare lavoratori e popolazione per sottometterla ad in clima di legge, ordine e guerra.

Noi dobbiamo ribadire che siamo contro la guerra perché siamo contro il capitalismo e sulla base della inconciliabilità degli interessi di classe attuiamo una opposizione che fa della nostra classe una classe internazionale non disponibile alle ragioni della nazione (che materialmente è proprietà delle borghesie) ma disponibile, invece, solo all’unità di tutti i lavoratori.

Forti di questo ancoraggio ai principi di autonomia della nostra classe e ad una strategia che non parteggia per nessun fronte o alleanza borghese dobbiamo affinare il nostro intervento e schierarci per la difesa degli interessi immediati che è il solo modo per poter in prospettiva difenderne gli interessi storici.

Siamo una classe, ma solo in potenza, possiamo essere una potenza reale se uniamo le forze.

Come lavoratori della sanità pubblica e privata, come lavoratori dei servizi prepariamoci allo sciopero generale del 2 dicembre e alla manifestazione nazionale a Roma del 3 dicembre.

Contro i governi di ieri, oggi e domani.

SI Cobas

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