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(26 Ottobre 2022)
I modi della sostanza, mostrano come, ufficialmente tramite la nota del segretario nazionale del PCI, Mauro Alboresi, i comunisti, il PCI, ha scelto di continuare ad essere coerentemente contro la guerra Russia-Ucraina, e come questa viene giudicata nella fase attuale come la guerra NATO-Russia/Cina perpetrata dagli USA. Sempre in coerenza tutto ciò fa decidere al PCI di continuare a chiedere de-escalation, no invio armi, stop immediato alla guerra, avvio di negoziati. Ancora coerentemente, il PCI, si impegna a promuovere, sostenere, e partecipare ad iniziative di pace che abbiano questo segno. Per questo il 5 novembre, sottolinea nella nota il Segretario del PCI, noi parteciperemo alla grande manifestazione a Roma che si sta preparando. Oltre i modi della sostanza, fin qui descritti, ci sono i modi della verifica e costruzione delle scelte, in questo caso del PCI. Che, ad esempio, già prima del pronunciamento, ma credendo di essere nel percorso che il PCI su questo spartiacque fondamentale (della Pace e della Guerra) porta avanti, cerca nella sua attività "locale" di essere parte attiva/propositiva. Così è stato fatto dal PCI Lazio che, convertendo a livello regionale, quella che era una iniziativa territoriale, ha partecipato e condotto un confronto aperto a Marino sabato 22. E' lì che è emerso che dagli interventi di Marco Onofrio (scrittore e della sezione PCI di Marino), di Massimo De Magistris (Laico e responsabile di una delle attività della Diocesi di Albano), Maurizio Aversa che ha coordinato l'incontro e Oreste della Posta (segretario PCI Lazio), che la linea ora confermata dalla nota del segretario nazionale Mauro Alboresi, è proprio la medesima linea che dal vivo del confronto è scaturita a Marino nella assemblea aperta promossa dal PCI. E' importante questa ricostruzione perchè mostra due cose: che il PCI, che sta crescendo molto in quantità e qualità, sempre più mostra la propria capacità critica e autonomia dal pensiero unico, svolgendo in mille modi differenti la propria presenza e le proprie scelte coincidenti con la visione e la linea generale che contraddistingue il partito. In secondo luogo, che è conseguenza e complementare di quanto detto ora, che il PCI non persegue, anzi rigetta, qualunque ricerca o errore che conduca ad un settarismo che farebbe del PCI un soggetto di maniera o folkloristico. Il PCI invece c'è, ed oggi ha il primario compito di contribuire a creare un grande movimento per la pace non caratterizzato dall'ipocrisia.
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Trasmesso da Maurizio Aversa
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