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(24 Aprile 2011) Enzo Apicella

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(Imperialismo e guerra)

Roma/Marino. Una nota del Segretario nazionale del PCI sancisce una coerente posizione dei comunisti su Pace e Guerra

IA Marino, sabato 22, su questi stessi temi, su questa stessa linea si era svolto un proficuo confronto in una assemblea aperta regionale promossa da PCI Lazio

(26 Ottobre 2022)

pci

I modi della sostanza, mostrano come, ufficialmente tramite la nota del segretario nazionale del PCI, Mauro Alboresi, i comunisti, il PCI, ha scelto di continuare ad essere coerentemente contro la guerra Russia-Ucraina, e come questa viene giudicata nella fase attuale come la guerra NATO-Russia/Cina perpetrata dagli USA. Sempre in coerenza tutto ciò fa decidere al PCI di continuare a chiedere de-escalation, no invio armi, stop immediato alla guerra, avvio di negoziati. Ancora coerentemente, il PCI, si impegna a promuovere, sostenere, e partecipare ad iniziative di pace che abbiano questo segno. Per questo il 5 novembre, sottolinea nella nota il Segretario del PCI, noi parteciperemo alla grande manifestazione a Roma che si sta preparando. Oltre i modi della sostanza, fin qui descritti, ci sono i modi della verifica e costruzione delle scelte, in questo caso del PCI. Che, ad esempio, già prima del pronunciamento, ma credendo di essere nel percorso che il PCI su questo spartiacque fondamentale (della Pace e della Guerra) porta avanti, cerca nella sua attività "locale" di essere parte attiva/propositiva. Così è stato fatto dal PCI Lazio che, convertendo a livello regionale, quella che era una iniziativa territoriale, ha partecipato e condotto un confronto aperto a Marino sabato 22. E' lì che è emerso che dagli interventi di Marco Onofrio (scrittore e della sezione PCI di Marino), di Massimo De Magistris (Laico e responsabile di una delle attività della Diocesi di Albano), Maurizio Aversa che ha coordinato l'incontro e Oreste della Posta (segretario PCI Lazio), che la linea ora confermata dalla nota del segretario nazionale Mauro Alboresi, è proprio la medesima linea che dal vivo del confronto è scaturita a Marino nella assemblea aperta promossa dal PCI. E' importante questa ricostruzione perchè mostra due cose: che il PCI, che sta crescendo molto in quantità e qualità, sempre più mostra la propria capacità critica e autonomia dal pensiero unico, svolgendo in mille modi differenti la propria presenza e le proprie scelte coincidenti con la visione e la linea generale che contraddistingue il partito. In secondo luogo, che è conseguenza e complementare di quanto detto ora, che il PCI non persegue, anzi rigetta, qualunque ricerca o errore che conduca ad un settarismo che farebbe del PCI un soggetto di maniera o folkloristico. Il PCI invece c'è, ed oggi ha il primario compito di contribuire a creare un grande movimento per la pace non caratterizzato dall'ipocrisia.

Per leggere la nota clicca qui

Trasmesso da Maurizio Aversa

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