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È inaccettabile la violazione della Costituzione e della convenzione di Ginevra sulla vicenda della nave Humanity 1

(7 Novembre 2022)

salvare vite umane

Salvare vite umane quando si trovano in pericolo non è solo una norma prevista dal diritto internazionale e sancita dalla Costituzione Italiana, ma è un valore assoluto che connota il grado di civiltà di uno Stato, sempre se si vuole annoverare ancora tra quelli civili e dove vige il diritto.
Da ciò ne derivano comportamenti istituzionali, amministrativi e personali tali da garantire la tempestività del soccorso e dello sbarco, oltre che della qualità dell’assistenza. Da questo punto di vista, denunciamo l’arbitrarietà e la disumanità dei provvedimenti del governo Meloni (in violazione della Costituzione) che hanno determinato l’esclusione dei migranti maschi relegati nella nave Humanity 1, considerati “non fragili” a differenza del trattamento riconosciuto a donne e bambini. Tale scelta non puo’ che configurarsi come un inaccettabile respingimento, in violazione dell’art. 33 della Convenzione di Ginevra che anche l’Italia dovrebbe rispettare.
Non possiamo peraltro non sollecitare una riflessione sul clima determinatosi da molti anni a questa parte, sicuramente dal 2018 ad oggi, di caccia alle streghe, oltre che dei migranti considerati invasori, nei confronti delle Ong e dei soccorritori. Migranti e profughi che scappano da guerre, torture e carestie e che dovrebbero avere un giusto trattamento così come avvenuto per gli Ucraini arrivati in Italia.
Vanno denunciati poi gli accordi (i cosiddetti memorandum) sottoscritti dall’Italia con la Libia e il ruolo forcaiolo di Frontex, finalizzati a impedire ai migranti la fuga dalla Libia di Serraj e dei signori della guerra, le pratiche dilatorie ormai generalizzate di ritardo nei tempi di soccorso, gli ostacoli frapposti alla ricerca dei naufraghi. Così come il penoso tentativo di scaricare sui paesi di bandiera delle navi l’obbligo di primo soccorso e assistenza che è molto diverso dal percorso successivo di accoglienza e integrazione.
Rifondazione comunista Sicilia è presente nelle mobilitazioni di solidarietà in corso nel porto di Catania, e fa appello alla mobilitazione delle cittadine e dei cittadini per partecipare agli appuntamenti di lotta programmati, e più in generale per la cancellazione della legislazione razzista di respingimento che Meloni e Salvini vogliono confermare e ulteriormente peggiorare.

Nicola Candido, Segretario regionale della Sicilia
Mimmo Cosentino, Segretario provinciale di Catania
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

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