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(4 Gennaio 2011) Enzo Apicella
Dopo Pomigliano anche a Mirafiori il ricatto di Marchionne: o lavorare schiavi o non lavorare più

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    Rocca di Papa: risolta positivamente la vicenda di 5 ex lavoratori della cooperativa sociale San Filippo Neri in liquidazione

    (16 Novembre 2022)

    L'intervento di Usi fondata nel 1912 fa recuperare somme a titolo di Tfr - liquidazione, ratei di 13° mensilità, ferie e permessi maturati e non goduti, con assistenza sindacale a titolo GRATUITO e senza spese di lunghe cause di lavoro e accordi onerosi di conciliazione. UN ALTRO MODO DI FARE SINDACATO DALLA PARTE GIUSTA ESISTE ED E' PRATICABILE.

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    L'autorganizzazione sindacale e sociale dà sul territorio locale un piccolo ma significativo segnale, di come un'organizzazione autogestita e indipendente come la Usi Unione Sindacale Italiana fondata nel1912, possa fare tutela e assistenza in modo gratuito ed efficace, senza lunghe e costose cause di lavoro e onerose conciliazioni in sede sindacale,.

    Il fatto: ad ottobre del 2021 un gruppo di operatori di base che erano utilizzati presso il Cas Centro di Accoglienza straordinaria UN MONDO MIGLIORE a Rocca di Papa, ai Castelli romani, passa per cambio di appalto dalla cooperativa sociale San Filippo Neri in liquidazione, collegata alla più conosciuta cooperativa Auxilium, alle dipendenze della Croce Rossa Italiana.

    Dopo molti mesi, dopo l'ultima busta paga e il pagamento di alcune competenze economiche arretrate, con diversi solleciti rimasti senza risposta, 5 ex lavoratori più determinati di altri, si rivolgono al punto info lavoro autogestito dall'Usi fondata nel 1912, nella sua versione virtuale tramite e mail, per avere assistenza e cercare di recuperare le somme spettanti e maturate, ma non ancora versate a loro favore. Tra loro anche un lavoratore proveniente dal Ghana e uno di origine palestinese. Usi accetta l'incarico di aiutarli e compilati i mandati ad agire che sono firmati e inoltrati tra la fine di settembre e i primi di ottobre 2022 (era quindi passato un anno dalla cessazione del rapporto di lavoro), e verificate le buste paga, nel mese di ottobre 2022predisponeva le verifiche contabili e inoltrava missiva alla San Filippo neri soc. coop. in liquidazione, chiedendo a nome dei 5 assistiti (ASSISTITI GRATUITAMENTE E SENZA OBBLIGO DI ISCRIZIONE) il versamento a saldo delle somme spettanti, maturate, esigibili e non liquidate per la parte residua per 3 di loro del TFR LIQUIDAZIONE, per tutte e tutti dei ratei di13° mensilità, dei giorni di ferie e di permessi retribuiti non goduti che vanno monetizzati secondo le tabelle del CCNL Cooperative Sociali. NELLA STESSA GIORNATA, risponde la San Filippo Neri in liquidazione, che ammette il mancato versamento ma produce al sindacato Usi 1912, i riscontri di BUSTE PAGA ED ESTRATTO DEL LUL (libro unico del lavoro, che dal 2010 ha sostituito i libri matricola e le verifiche contabili, sulle quali si fanno oggi i prospetti di buste paga) NON DEFINITIVO dei 5 ex lavoratori con data...OTTOBRE 2022! Dichiarando di aver dato mandato proprio in quel giorno, lo stesso in cui era intervenuta con lettera e PEC Usi 1912, alla banca, la liquidazione delle somme (nette) a favore dei 5 ex dipendenti. Tutto è bene quel che finisce bene, però se non fosse intervenuto un sindacato capace e combattivo di antica origine e consolidata esperienza, i lavoratori e le lavoratrici, avrebbero recuperato così velocemente le somme spettanti e dovute, sulle quali avevano inutilmente mandato lettere, raccomandate, pec e telefonate per avere il dovuto, per quasi un anno? Probabilmente no, dovendo fare la scelta tra lunghe e costose cause di lavoro, o inserirsi nella procedura fallimentare di liquidazione della cooperativa come creditori privilegiati e attendere anni, o seguire le procedure sindacali di accordi onerosi di conciliazione, impinguando le tasche di prezzolati sindacalisti di mestiere dei sindacati concertativi e collaborazionisti (ndr che non vuol dire che non si facciano anche da noi le conciliazioni in sede sindacale previste dal rito del lavoro e dal codice di procedura civile, ma almeno pagano i padroni l'assistenza sindacale da conciliatori e non ci prendiamo le percentuali dei sindacalisti concertativi sul totale delle somme che devono prendere i salariati...), per RECUPERARE QUASI LE STESSE SOMME, SE NON DI MENO...ottenute usando gli strumenti sindacali e di esperienza maturati sul campo dai lavoratori e lavoratrici AUTORGANIZZATISI CON USI 1912.

    Un piccolo segale certo, nella massa di milioni di persone sottoposte alla perdita durante la pandemia, dei posti di lavoro o soggette al ricatto occupazionale in cambio di salari bassi e contratti non stabili,, alla precarietà e alla IN-SICUREZZA SUL-DE LAVORO. Ma un segnale importante, quello della SOLIDARIETA'SOCIALE praticata nei punti info lavoro e "sportelli diritti" autorganizzati e autogestiti dall'USI 1912 in varie zone della città e del territorio metropolitano, dove alle consulenze e informazioni gratuite, si possono associare in casi valutati da chi autogestisce tali attività di sostegno e assistenza al duro lavoro sindacale e politico sociale sui posti di lavoro e sui territori, la gratuità dell'intervento dell'organizzazione autogestita e indipendente e la non obbligatorietà all'iscrizione sindacale, prima di aver impostato la controversia e a prescindere dal risultato...UNA PRATICA CHE CI CONTRADDISTINGUE, ma che dovrebbe e potrebbe diventare un patrimonio importante di diffusione del "sapere operaio" e delle conoscenze di AUTODIFESA COLLETTIVA e personale, UTILE PER TUTTO IL SINDACALISMO CONFLITTUALE E COMBATTIVO, per LE ESPERIENZE DI AUTORGANIZZAZIONE SOCIALE che stanno nascendo in Italia per contrapporsi agli effetti dannosi delle crisi, marcando la differenza tra il sindacalismo concertativo e mercantile oggi dominante, rispetto alle sane e antiche pratiche di MUTUO APPOGGIO E SOSTEGNO SOLIDALE, tipiche del movimento operaio e sindacale genuino e del movimento cooperativistico. Un piccolo segnale, da valorizzare e prendere a riferimento anche per le prossime e imminenti battaglie e campagne contro il carovita, per adeguati aumenti salariali e forme di sostegno reddituale di natura universale, da proporre e praticare per contrastare la nuova ondata di licenziamenti, cassaintegrazione, precarietà e ricatto sociale e lavorativo, che si sta abbattendo di nuovo sulle classi lavoratrici e sui settori popolari sfruttati e oppressi, per il profitto di pochi a danno di tanti e tante.

    UN ULTERIORE PICCOLO SEGNALE, IN CONTROTENDENZA ALLA MERCIFICAZIONE DELLE NOSTRE VITE, pure nelle "micro vertenze sindacali" E UNA BUONA PRASSI DA ESTENDERE, ANCHE COME INCITAMENTO VERSO IL PASSAGGIO INTERMEDIO E DI VERIFICA DELL'OPPOSIZIONE SOCIALE E DI CLASSE, DELLO SCIOPERO NAZIONALE "GENERALE" (ma falcidiato dalle limitazioni e restrizioni delle leggi 146 90 e 83 2000) INTERA GIORNATA DEL PROSSIMO 2 DICEMBRE ...L'AUTORGANIZZAZIONE E L'AUTODIFESA COLLETTIVA SONO UNA SANA PRATICA...COMINCIAMO A PRATICARLA E FARLA PRATICARE IN MASSA, senza delegarla solo agli esperti e agli addetti ai lavori, allo stesso modo dei punti difesa diritti utenti e consumatori USICONS, diffusa sul territorio nazionale, che interviene e aiuta dove il sindacato non può arrivare, nelle mobilitazioni territoriali e sui diritti sociali e di cittadinanza, sul diritto all'abitare e agli effetti del caro bollette e del carovita..

    a cura di Usi fondata nel 1912 servizio controversie di lavoro della Federazione territoriale di Roma e provincia e per la rete dei punti infolavoro e sportelli lavoro e diritti sociali autorganizzata novembre 2022

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