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Il dilemma dei generali

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(23 Giugno 2012) Enzo Apicella

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Reddito di Cittadinanza: più luci che ombre

Soltanto gli sprovveduti non possono comprendere come questo provvedimento abbia strappato dal rischio della disperazione migliaia di esseri umani

(20 Gennaio 2023)

Rdc 2

Ora che il reddito di cittadinanza sta per imboccare la strada dell’abrogazione, tutti quei politici incauti e scriteriati che lo definivano reddito di criminalità e metadone di stato, ora saranno contenti, potranno gioire e cantare vittoria, perché consumeranno la loro vendetta politica con arroganza e vigliaccheria ma solo ed esclusivamente a spese degli ultimi.
Quantunque, bisogna dire con chiarezza che coloro che affermavano tutto ciò di cui sopra sono gli stessi che godono di una massiccia e corposa rendita in qualità di deputati e senatori della Repubblica Italiana, pagata, anch’essa come il RdC, con i soldi pubblici. In più adesso, sempre loro, grazie al voto ‘democratico’ degli italiani, governano l’Italia. Se non è un paradosso questo. Anzi è proprio da guinnes dei primati! Soltanto gli sprovveduti non possono comprendere come questo provvedimento abbia strappato dal rischio della disperazione migliaia di esseri umani. Così come solo una buona dose di incoscienza e imprudenza può indurre a eliminarlo. Di sicuro va perfezionato, ma altrettanto sicuramente non cancellato. Esistono i furbi, e probabilmente qualche malavitoso, che lo intascano senza averne diritto, fottendosene di rubarlo a tanti altri che forse ne avrebbero più bisogno. Però, purtroppo, nello sport della scaltrezza gli italiani, generalmente, sono in vetta alle classifiche e per questo ci sono le verifiche e i controlli, che vanno rafforzati e ottimizzati, così come esistono anche i falsi invalidi, ma nessuno ha mai vagheggiato di abolire la pensione di invalidità. Per completezza, invece, i nostri parlamentari come regalo di Natale, tanto per cominciare, hanno già intascato una ignobile e spregevole prebenda di 5.500 euro, la chiamano ‘dotazione d’ufficio’ o ‘aggiornamento tecnologico’. Vale a dire, aboliscono il RdC per regalarsi nuovi tablet e pc, magari firmati. Una vergogna disonorevole. Anzi no, semplicemente l’ennesima ‘lecita nefandezza’ commessa legittimamente. Fuori da ogni dubbio, intanto, è bene evidenziare che soltanto il lavoro, quello vero e dignitoso è l’effettiva emancipazione dell’uomo e non l’assistenzialismo. Infatti tra i doveri di ogni cittadino dovrebbe esserci anche quello di lottare per una società dove ci sia lavoro per tutti, quel lavoro di marxiana memoria che rende felici, che non disgusti, che non alieni l’uomo e non sia oppressivo e umiliante. Tuttavia il nuovo governo ha dedicato gran parte dell’azione politica di questa prima fase durante la stesura della finanziaria 2022 al RdC. Qualche (de)merito, probabilmente, è da addebitare a quegli imprenditori bugiardi e commedianti che lo hanno demonizzato, imputando allo stesso, il calo degli affari per mancanza di personale. Colpevolizzano il RdC per mistificare la vera causa che è da imputare solo a loro stessi, i padroni, i quali, si sa, tendono a praticare lo sfruttamento regolare del lavoratore in ogni modo e occasione possibile. E’ tipico di un modo di produzione impietoso e perverso e per questo va combattuto. L’avversione che molte forze politiche fondamentalmente liberiste e oscurantiste sbandierano contro il reddito di cittadinanza è solo uno stratagemma per innescare la classica guerra tra bisognosi, perché quando i poveri entrano in conflitto tra di loro, gli esponenti di una classe politica incapace, arrogante e autoritaria ci sguazzano, allo stesso modo di come si fregano le mani, le grandi imprese del calcestruzzo e delle armi durante una guerra o un terremoto. Ottusi e poco intelligenti, considerano il RdC uno spreco di soldi pubblici, come se i cittadini non sapessero delle faraoniche indennità dei parlamentari italiani o quelle sontuose dei consiglieri regionali e dei sindaci delle grandi città. Si scagliano contro il RdC, ma votano convintamente il finanziamento delle guerre per conto del padrone americano. Attaccano il RdC per colpire tutte quelle famiglie povere che stentano a far mangiare i propri figli, tutti quei minori che le stime degli osservatori quantificano in un milione e trecentomila e vivono in stato di povertà assoluta. Quella italiana, ha ragione la prof. Saraceno, è una classe politica che odia i poveri non la povertà! L’informazione di regime, poi, per mezzo di una propaganda disciplinata e sottomessa, concede interi talkshow alle carenze e le imperfezioni del RdC, le quali vanno sicuramente colmate sotto il profilo del controllo e ancora di più per quanto riguarda le politiche del lavoro. Tanti media ufficiali che avversano questa misura, poco o niente dicono della gigantesca evasione fiscale compiuta dalle multinazionali che dislocano il lavoro, dell’ingente spesa in armi e dei cospicui ‘soccorsi finanziari’ alle banche e alle grandi imprese, e nulla raccontano delle truffe e dei saccheggi degli affaristi nella sanità pubblica. E’ regolare, rientra tutto nei diktat che guidano le scelte politiche e sociali oltre che quelle economiche, imposti dalla cupola della finanza mondiale, le grandi dinastie Rothschilds, Rockefeller, J.P.Morgan, Goldman Sachs, Famiglia reale saudita ecc… un circolo ristretto di qualche migliaio di persone che insieme ai padroni dei grandi social, decide le sorti di intere popolazioni. Un insieme di faccendieri, banchieri e capitalisti, tra mafia e massoneria in grado di manipolare, tramite i più grandi fondi d’investimento black rock, vanguard group, state street global ecc… i mercati finanziari di tutto il mondo, gestendo migliaia di miliardi di dollari e imponendosi sulla politica e sull’economia degli Stati. Con la complicità dei governi, stanno eliminando i poveri, i fragili e tutti gli improduttivi per disegnare una società di marionette da muovere secondo i propri interessi.

Pasquale Aiello

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