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    Roma. Nel quartiere popolare Tiburtino, Sonia Pecorilli si presenta sostenuta dalla Lista del mondo del lavoro

    Presenti il segretario regionale Lazio Oreste Della Posta e il segretario nazionale Mauro Alboresi

    (24 Gennaio 2023)

    Sonia Pecorilli

    Domenica mattina, nel quartiere popolare Tiburtino, al circolo Arci, il PCI, ha presentato la lavoratrice Sonia Pecorilli, quale candidata alla presidenza della regione Lazio. Esplicito il forte sostegno del mondo del lavoro della Lista PCI caratterizzata per tantissimi candidati che sono appartenuti o tutt’ora appartengono concretamente, quotidianamente, al mondo del lavoro: operai, impiegati, insegnanti, artigiani, professionisti. Il tipo di incontro, era indetto per incontrare la stampa. Tranne alcune presenze di quotidiani online (regionali e nazionali) non ci sono state troupe televisive. Per questo la comunicazione immediata è stata anche affidata ad una diretta FB, dalla pagina PCI Partito Comunista Italiano-Roma, che in pochi minuti ha raggiunto l’accesso di alcune migliaia di visualizzazioni (https://fb.watch/ie7L732ZYj/). Il segretario regionale del PCI Lazio ha esposto come “nella individuazione di una proposta alternativa agli errori gravi e sostanzialmente allo sfacelo delle politiche della sanità, della difesa dell’ambiente, delle politiche atte a creare lavoro, il PCI è stato compatto. Così come lo è stato nell’individuare nel mondo del lavoro la risposta per poter governare in modo completamente nuovo la Regione; ed in questo, medesima compattezza nell’individuare in Sonia Pecorilli, una lavoratrice della sanità la vera guida alternativa per la Regione Lazio.”. Allo stesso modo, il segretario nazionale del PCI, Mauro Alboresi, che ha voluto con la propria presenza e quella di tanti dirigenti nazionali, sottolineare “l’oggettiva rilevanza dell’appuntamento elettorale del Lazio, che certo ha valenza per i milioni di cittadini e lavoratori di Roma e di tutta la Regione, ma che si innesta in una sorta di prova per politica generale. Infatti - ha continuato Alboresi - occorrerà vedere se su questo governo di destra-centro dove ormai è tanto il peso della storia fascista a cui si rifanno i vari dirigenti/ministri che circondano la presidente del Consiglio, comincerà a pesare la valutazione di molti delusi per le promesse, anche quelle immediate, lanciate e già smentite. Noi comunisti, per parte nostra, presenti in questa competizione regionale del Lazio siamo convintamente schierati dalla parte del nostro blocco sociale di riferimento, i lavoratori e gli ultimi. Ecco perchè, riteniamo positive certe critiche che “finalmente” emergono in modo chiaro anche dalla Cgil, e che potrebbero aiutare, in una rinnovata stagione di lotte contro precariato, contro sfruttamento e morti sul lavoro, a mettere in evidenza la portata straordinaria della lista di lavoratori proposta e Sonia Pecorilli, una lavoratrice alla guida della Regione Lazio. L’obiettivo del superamento dello sbarramento è a portata di mano - conclude il segretario del PCI - perchè c’è una buona proposta politico amministrativa, perchè c’è l’assenza di altre organizzazioni della sinistra di classe, perchè non sta pagando l’errore compiuto da Unione Popolare e Rifondazione di non accedere alla nostra proposta di unità di coalizione. Avanti nel Lazio con Sonia Pecorilli presidente e col PCI a rappresentare il mondo del lavoro!”. Dal canto suo, Sonia Pecorilli, con una punta di emozione ha voluto immediatamente portare alla Conferenza Stampa e all’assemblea una notizia: “c’è stato il sorteggio per il posizionamento nella scheda dei vari simboli. Dopo 32 anni, il PCI è tornato presente con la falce e martello sulla scheda elettorale del Lazio, ed è il primo in alto a sinistra!”. Naturalmente è seguito un forte applauso tra i presenti. Perchè la storica posizione nelle schede elettorali che il PCI, da Togliatti a Berlinguer, ha sempre perseguito (quando non c’era il sistema del sorteggio) era proprio ottenere il primo posto sulla scheda in alto a sinistra. Ora, complice un po’ di fortuna ciò è avvenuto. Quindi, la candidata comunista ha proseguito: ”voglio presentare in questo consesso tutti e tutte le candidate e i candidati perchè sono la vera forza di questa scelta di alternativa e perchè sono i rappresentanti di un percorso che ha visto in queste settimane decine e decine di compagne e compagni raccogliere le firme per poterci presentare nella competizione. Certamente la spinta di cui siamo portatori è l’insieme della risposta che mettiamo in campo per la capitale d’Italia e per tutta la Regione. Noi vogliamo affrontare e risolvere, e per questo sto accogliendo i tanti contributi programmatici che ci vengono da gruppi, associazioni, organismi e perfino da singoli. - continua Pecorilli - Il nostro NO all’inceneritore a S.Palomba, l’allarme scorie d’origine nucleare nel viterbese, la Valle del Sacco emergenza nazionale, sono questioni che non possono essere gestite come una pratica burocratica! Allo stesso modo, le questioni della sanità, con in capo a tutte la privatizzazione esasperata di tutti i rivoli in cui far incuneare il sistema della sanità privata va respinto, si deve tornare allo spirito della sanità pubblica, gratuita ed universale, come già è stato possibile impostare nel nostro Paese. Per non dire del respingimento degli effetti della cosiddetta autonomia differenziata, che già nella scuola fanno vedere gli effetti devastanti. Infine, il nostro programma, ciò che rappresenterò - conclude Sonia Pecorilli - dovrà avere effetto immediato per il lavoro, con scelte a sostegno dei lavoratori e della occupazione accompagnata sempre dalla dignità e dalla sicurezza; così come ai bisogni primari quale quello della casa, in città piene di case vuote e gente senza alloggio, vanno date risposte certo di welfare per l’immediato, ma risposte strutturali che affermino il sacrosanto diritto alla casa . Infine noi non staremo silenti a vedere giovani e società senza riferimenti culturali, o addirittura, con false riconversioni di cultura dall’alto come certi ministri paventano: noi sosterremo dal diritto allo studio (altro che scuola lavora mortifera!) al diritto alla diffusione e fruizione culturale.”.

    Trasmesso da Maurizio Aversa

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