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(29 Aprile 2010) Enzo Apicella

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(Ora e sempre Resistenza)

27 GENNAIO 2023: PER NON DIMENTICARE MAI LA SHOAH delle comunità ebraiche E IL PORRAJMOS di Rom e Sinti

LA MEMORIA STORICA E’ IMPORTANTE PER CONTRASTARE LA BARBARIE DEI GENOCIDI DEI REGIMI TOTALITARI E IL NAZIFASCISMO

(27 Gennaio 2023)

Anche oggi, con la guerra di nuovo in Europa, ora e sempre resistenza attiva

entrata di auschwitz

Sono passati 78 anni, da quando l’Armata Rossa entrò nel campo di sterminio di Auschwitz – Birkenau, scoprendo l’orrore dei campi di sterminio nazisti.

Lo stesso avvenne per altri campi di concentramento, di smistamento e di sterminio disseminati in Europa, dal regime nazista e dai governi alleati di stampo totalitario e fascista, scoperti dalle truppe angloamericane e russe nella loro avanzata verso la Germania.

Le stime danno in circa 6 MILIONI, gli ebrei eliminati nei campi per il fenomeno chiamato SHOAH, circa MEZZO MILIONE I Rom e i Sinti sterminati, oltre a centinaia di migliaia di omosessuali (usati dal gruppo comandato dal famigerato dott. MENGELE, per esperimenti genetici finalizzati a trovare i geni della presunta “razza eletta” e l’eliminazione di ogni genere di devianza e stortura di quel criminale progetto hitleriano) e di oppositori politici ai regimi nazifascisti.

UN GENOCIDIO CHE NON DOBBIAMO DIMENTICARE MAI e di cui abbiamo il compito di tramandare le storie, il ricordo e i fatti registrati e filmati, scritti e raccontati nei films e nei documentari, man mano che i sopravvissuti di quell’olocausto, stanno finendo le loro esistenze. Molte le iniziative istituzionali e sui mass media, in questa giornata del 27 gennaio, in Italia e nel mondo, oltre a quelle cuturali e indipendenti che come noi dell’Usi fondata nel 1912, legano gli orrori collegati alla guerra mondiale, con il genocidio di milioni di persone e i disastri che lasciano nei popoli e nelle classi lavoratrici le guerre, con la situazione di sfruttamento del lavoro salariato a livello planetario, oppressione, negazione di libertà civili e sociali fondamentali in varie parti del pianeta, attraversata da conflitti locali e dalla guerra di nuovo presente in Europa, con il conflitto russo-ucraino.

Non si può negare il fatto che tra coloro che speculano vendendo armi ai contendenti, ricavandone enormi profitti attraverso politiche di austerity, effetto di speculazioni finanziarie, bancarie e di controllo dei mercati economici e finanziari, SONO GLI STESSI POTERI FORTI, che appoggiano i governi guerrafondai, che LUCRANO QUOTIDIANAMENTE CON LO SFRUTTAMENTO DELLE MASSE LAVORATRICI E DELLA FORZA LAVORO di ogni sesso, età, religione, nazionalità ed etnia, PROFITTI a favore di pochi e a danno della maggioranza degli abitanti del pianeta, sempre più inquinato, devastato e impoverito di risorse naturali.

A questo sistema di potere economico finanziario e di controllo politico istituzionale, anche limitando le pur flebili proteste degli organismi sovranazionali degli effetti delle guerre come situazione bellica e della “guerra di classe” che ci è stata proclamata da anni senza alcuna dichiarazione ufficiale, che ci tiene ancora oppressi e soggiogati, anche dalla schiavitù della precarietà del lavoro salariato e della sua IN-SICUREZZA, anche nei Paesi definiti capitalisticamente avanzati e “civili” , DOBBIAMO OPPORRE LA NOSTRA FORZA COLLETTIVA A LIVELLO LOCALE E INTERNAZIONALE, LA NOSTRA CAPACITA’ DI RESISTENZA ATTIVA OGGI, PER LA RIPRESA DEL CONFLITTO SOCIALE E DELLA RICONQUISTA DI DIRITTI E DI SERENITA’ PER TUTTI E TUTTE, superando LA BARBARIE DELLE GUERRE, DEI GENOCIDI, OGGI COME PER IL FUTURO, per costruire una nuova umanità e per un altro futuro.



Solo a LIVELLO INTERNAZIONALE, LA SITUAZIONE PUO’ ESSERE RIBALTATA A NOSTRO FAVORE (non esistendo la prospettiva vincente del cambiamento radicale in un solo Paese). RESISTERE OGGI, ANCHE CON LA MEMORIA STORICA E IL RICORDO DI SHOAH E PORRAJMOS, E’ CONDIZIONE FONDAMENTALE PER ESSERE COERENTI CON L’ANTICO MOTTO “L’EMANCIPAZIONE DI LAVORATORI E LAVORATRICI, SARA’ OPERA DI LORO STESSI”, A OLTRE 150 ANNI DALLA CONVENZIONE E CONGRESSO DI SAINT IMIER, che sarà oggetto di iniziative dal 19 al 23 luglio 2023, nel cantone del Jura in Svizzera, promossa da un cartello ampio, della componente libertaria e non autoritaria del movimento operaio, sindacale e di lotta al potere e al dominio, al quale daremo il nostro contributo attivo e propositivo, assieme ad altre organizzazioni sindacali collegate al nostro percorso a livello internazionale, con le quali si sta dialogando, per costruire momenti autorganizzati e autogestiti di dibattito.

A cura di USI fondata nel 1912

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